salve a tutti, sono un giovane studente di architettura alle prese con le difficoltà della progettazione....quello che mi risulta + complicato è dare forma al progetto, nel passaggio che va dallo schizzo al dimensionamento tramite cad.
vorrei chiedere consigli basati sulle esperienze di voi progettisti già navigati...
come procedete?
-cercate dopo gli schizzi prospettici di rezlizzare uno stralcio di pianta a mano oppure iniziate col "tirare una linea" al cad?
-come adattate il vostro schizzo alle specifiche dimensionali che nel mio caso vengono date dai professori?
-utilizzate schemi funzionali che possono essere considerati come una possibile aggregazione degli ambienti interni?
ogni consiglio sarà utilissimo,grazie in anticipo
NiK : [post n° 125879]
passaggio dagli schizzi di progetto al cad
forse non c'è una regola che valga sempre. Secondo me dipende da cosa progetti e come te lo immagini.
Se stai progettando dei pieni, puoi aver bisogno di un plastico per controllarne i rapporti; se progetti spazi puoi aver un continuo bisogno di continue verifiche dimensionali quindi passare più volte dall'immagine a una proiezione e viceversa. Non credo ci sia un percorso preferenziale. C'è chi parte da un plastico, trova la forma che gli interessa e poi ne fa una scansione con uno scanner 3D. Se le forme sono particolarmente complesse puoi trovarti "costretto" a lavorare sempre con un software modellatore.
Non c'è una regola. E poi devi scegliere tu qual'è il metodo che ti dà maggiore controllo sul prodotto finale. Il passaggio al CAD può essere uno step intermedio o il passaggio finale. Dipende se sei riuscito ad avere un prodotto accettabile. Ma raramente un progetto si considera "finito". Nella maggior parte dei casi si conclude perché non c'è più tempo e va consegnato.
Sì: il problema è il controllo del progetto, in qualunque cosa tu faccia, da una sedia a un piano paesistico.
Se stai progettando dei pieni, puoi aver bisogno di un plastico per controllarne i rapporti; se progetti spazi puoi aver un continuo bisogno di continue verifiche dimensionali quindi passare più volte dall'immagine a una proiezione e viceversa. Non credo ci sia un percorso preferenziale. C'è chi parte da un plastico, trova la forma che gli interessa e poi ne fa una scansione con uno scanner 3D. Se le forme sono particolarmente complesse puoi trovarti "costretto" a lavorare sempre con un software modellatore.
Non c'è una regola. E poi devi scegliere tu qual'è il metodo che ti dà maggiore controllo sul prodotto finale. Il passaggio al CAD può essere uno step intermedio o il passaggio finale. Dipende se sei riuscito ad avere un prodotto accettabile. Ma raramente un progetto si considera "finito". Nella maggior parte dei casi si conclude perché non c'è più tempo e va consegnato.
Sì: il problema è il controllo del progetto, in qualunque cosa tu faccia, da una sedia a un piano paesistico.