indeciso : [post n° 140070]

pubblica amministrazione o lavoro privato?

salve a tutti, ho un dilemma che mi perseguita da alcuni giorni:
sono vincitore di un concorso in una pubblica amministrazione e a breve devo decidere se entrare o meno.
cosa comporta questo? bhè orario di ufficio, chiusura partita iva, chiusura di uno studio che ho tirato su con molta dedizione da 5 anni e che da un annetto sta iniziando a darmi delle soddisfazioni, una compagna con la quale oggi divido lo studio e con la quale abbiamo fatto progetti per continuare a far in modo che lo studio ci aiuti a vivere.
molti di voi diranno...ma questo che scrive è scemo? con l'aria che tira oggi chiudere sarebbe il minimo tanto stiamo lavorando per pagare le tasse.
sono daccordo con voi ma non mi vedo chiuso dentro una stanza a lavorare 8 ore al giorno solo di leggi e di certificati di pagamento.
sento di avere molto da dare a questa professione e soprattutto molto da ricevere.
per fortuna ho un pò di tempo ancora prima che le carte siano pronte e chiedevo se qualcuno di voi può darmi dei consigli validi.
inizialmente entrerei con un livello medio alto con grandi possibilità di crescita...ma addio libera professione.
Pubbl Amm=chiudere lo studio
Studio=sacrificio si ma liberi di decidere

sono combattuto fortemente, che fareste?
gaia :
Ho letto attentamente il tuo post.
Se lo studio decolla...be', i guadagni sono nettamente superiori che nella PA.
Anche io faccio concorsi, ma io sono donna e lo scopo per cui li faccio è di "sistemarmi" per un po': avere un fisso mensile che mi permetta l'acquisto della tv a rate, malattia pagate, ferie pagate, maternità pagate. Se tu queste cose riesci a gestirtele con sufficiente margine con la libera professione, forse ti conviene rimanere così. D'altro canto, pero', visto che dici di avere ancora molto da ricevere, forse un'esperienza "dall'interno" non sarebbe sconsigliabile: puoi sempre licenziarti se ti fa troppo schifo quello che fai. Inoltre so che non tutte le PA fanno chiudere p.iva: escludi un trasferimento di sede? Potresti momentaneamente sospendere la libera professione (se poco ti dà), farti qualche anno in PA e poi riprendere, più esperto e competente di prima.
Ecco, lo so che non ti ho detto cosa fare, ma ho cercato di suggerirti degli spunti per riflettere...perchè, ad ogni modo, è una scelta dura.

Facci sapere!

Gaia

(ps. visto che lavori già da anni, rispondi al post che metto tra 2 minuti?! Eh eh grazie!)
marte :
scusa ma perchè sostieni che scegliere la p.a. significa per forza chiudere lo studio? Non potresti accettare il posto e contemporaneamente continuare a dare il tuo contributo? Credo che passare dall'altro lato della barricata potrebbe cmq aiutare il vostro lavoro (non so da dove vieni, ma qui è una guerra con i tecnici, ed io farei i salti di gioia se il mio compagno - anche lui architetto! - avesse quest'occasione). certo daresti un apporto diverso, di sicuro minore...ma la situazione è ottima considerando che siete una coppia, che lavorate insieme (so cosa vuol dire, anche se noi non abbiamo ancora totale autonomia, qnd il lavoro entra nel privato) ... io accetterei. Se non ti soddisferà farai sempre in tempo a licenziarti! Il migliore investimento sono le conoscenze, e li te ne potrai fare! Scusate la lungaggine!!!! In bocca al lupo! (ps. meglio pentirsi di aver fatto una cosa piuttosto che di non averla fatta)
indeciso :
speravo più in una spinta per restare ma so già che sarebbe una scelta poco ponderata se vista ad oggi con i miei 30 anni e forse già tra una decina le cose sarebbero diverse....
cero la p+a mi da libertà di vivere dalle 17 in poi, di non lavorare il sabato e la domenica, cosa che spesso facciamo oggi, di non correre come un forsennato per riuscire a stae dietro ai tecnic comunali, alle ditte, allo studio.
sono convinto anche che fare la scelta di entrare e di impegnarsi a lavorare senza cullarsi di avere uno stipndio fisso potrebbe in parte cambiare il malcostume che in molti uffici hanno: giornale, caffe, sigaretta
Sdo :
Vai in PA e schiena il grano tanto il lavoro è quel che è. La tua socia dello studio continua col suo nome e tu lavori dietro le fila. doppio lavoro, uno dichiarato e l'altro sottobanco. 2 piccioni con una fava!!!!!!!!
MEGLIO DI COSì

ciao facci sapere
gaia :
che ha avuto la faccia di scriverlo su un pubblico forum! :-)
indeciso :
ovviamente avevo pensato alla cosa ma vedremo...
vi aggiornerò
Sdo :
Ahi me l'Italia funziona così se non lo fai tu, dietro te ce ne sono 1000 ( o+ ) che lo fanno, quindi la tua rinuncia da spazio a un altro.

OK tu ti sei comportato in maniera esemplare ma lo hai preso nel "...."

Paolo :
Potresti accettare il lavoro nella PA con un contratto Part-time, ad esempio di 4 ore al giorno.questo ti consentirebbe di tenere aperto lo studio legalmente, e di fare tutte e due le cose.Un mio amico ing. lo sta facendo, lavora in Uff. tecnico al Comune per 4 ore e il pomeriggio va allo studio.Pensaci.....
indeciso :
questa notizia mi consola....cosi potrei avere modo e tempo di decidere se fare uno o l'altro.
grazie ancora...vediamo che mi diranno.
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