oltre a stare a casa, che sarebbe la soluzione migliore, per chi di voi collabora con altri professionisti e fattura con partita iva (quindi non ha nessun tipo di contratto), come avete affrontato questo delicatissimo tema??
io collaboro con un collega (fatturo con partita iva) e lavoro nel suo studio. in caso di una maternità potrei mettermi d'accordo per lavorare un pò a casa nei primi mesi senza stare tutto il giorno in studio?
so che di solito si viene cacciate via immediatamente appena si intuisce il pericolo dell'arrivo di un bebè.
qualcuna di voi si è salvata? come avete fatto? trovo solo ragazze che se la spassano con i soldi della maternità standosene a casa pagate perchè hanno un contratto di assunzione oppure ancora meglio non lavorano o hanno i genitori che le guardano i figli.
qualcuna più esperta sa darmi qualche dritta per favore???
da padre nonchè da marito di architetto oltre che da possessore di p iva ti informo che inarcassa viene incontro alle giuste esigenze delle iscritte future-mamme riconoscendovi un'indennità di maternità.
Questo dal punto di vista economico...per quanto riguarda la possibilità di non perdere il lavoro presso uno studio...beh tutto dipende dalla sensibilità e dal bisogno del titolare dello studio.
auguri
Questo dal punto di vista economico...per quanto riguarda la possibilità di non perdere il lavoro presso uno studio...beh tutto dipende dalla sensibilità e dal bisogno del titolare dello studio.
auguri
quando ho avuto la bambina ho rinunciato al lavoro (avevo un'ipotesi di stipendio e nessuna gratificazione) però mi è costato e mi costa tantissimo rientrare. Se le persone con cui collabori sono comprensive, puoi sperare di gestirti il lavoro con gli orari, ma non aspettarti comunque aiuti pratici in caso di emergenza. Dalle tue parti c'è un nido? Hai nonni disponibili? Preparati a sputare sangue, e se hai qualche emergenza non dire che è per il bambino, o vieni guardata con compatimento o peggio come una di quelle mamme che con la scusa del bambino lavorano poco... Purtroppo ho delle conoscenti (una minoranza, però!) che, lavorando nel settore pubblico, ne hanno approfittato per fare congedi eterni, e vanno a scapito di tutte noi.
purtroppo non ho i nonni vicini ho pensato al nido, ma in ogni caso almeno qualche settimana dovrò stare a casa per forza quindi spero che non mi sbattano fuori per questo.
per il contributo inarcassa ti ringrazio di avermelo detto, lo sapevo già ma sono poche lire (euro :-)) non possono colmare la grave eventuale perdita di un lavoro! perchè anche se va tutto bene e considero il contributo inarcassa devo pensare a come continuare DOPO nel senso che il problema si pone dopo un mesetto dalla nascita. capite?
spero di riuscire a trovare un modo per collaborare ancora con lo studio dove lavoro adesso.
se avete qualche esperienza simile da raccontare mi date un grosso aiuto.
grazie
per il contributo inarcassa ti ringrazio di avermelo detto, lo sapevo già ma sono poche lire (euro :-)) non possono colmare la grave eventuale perdita di un lavoro! perchè anche se va tutto bene e considero il contributo inarcassa devo pensare a come continuare DOPO nel senso che il problema si pone dopo un mesetto dalla nascita. capite?
spero di riuscire a trovare un modo per collaborare ancora con lo studio dove lavoro adesso.
se avete qualche esperienza simile da raccontare mi date un grosso aiuto.
grazie
ciao, anche io qulache anno fa ho avuto il tuo stesso problema: nello studio in cui lavoravo non hanno accettato il part-time, e così sono stata a casa per un anno circa. L'indennità di maternità che INARCASSA mi ha mandato non è stato sufficiente ma almeno è qualcosa.
Anche la richiesta al nido è un dramma, perchè non avendo busta paga, e quindi non essendo lavoratrice dipendente, sono stata esclusa dalle liste del nido. La ripresa del lavoro ancora più dura, perchè oltre al distacco non mi sentivo più adeguata, e non volevo lavorare 10 ore al giorno. dopo questo quadro drammatico ci sono anche gli aspetti positivi: ho deciso di mettermi in proprio così da giostrarmi meglio il tempo, e le mie soddisfazioni proffessionali sono di molto aumentate, ho trovato una baby sitter fino all'ingresso alla scuola materna che ora la mia bambina frequenta a tempo pieno, e quando torno a casa sono soddisfatta della mia professione e quindi una mamma non frustata.
auguri
Anche la richiesta al nido è un dramma, perchè non avendo busta paga, e quindi non essendo lavoratrice dipendente, sono stata esclusa dalle liste del nido. La ripresa del lavoro ancora più dura, perchè oltre al distacco non mi sentivo più adeguata, e non volevo lavorare 10 ore al giorno. dopo questo quadro drammatico ci sono anche gli aspetti positivi: ho deciso di mettermi in proprio così da giostrarmi meglio il tempo, e le mie soddisfazioni proffessionali sono di molto aumentate, ho trovato una baby sitter fino all'ingresso alla scuola materna che ora la mia bambina frequenta a tempo pieno, e quando torno a casa sono soddisfatta della mia professione e quindi una mamma non frustata.
auguri
