Ho già scritto stamattina, e mi ha risposto gentilmente Francesco, ho un altro dubbio, sto preparando una planimetria da dare al geometra che farà l'accatastamento, è un edificio rurale molto degradato con gravi dissesti statici, ho fatto un rilievo abbastanza preciso dello stato di fatto, però dato che ci sono molte lesioni e l'edificio si è spostato in varie direzioni a causa del cedimento del terreno, mi sono resa conto, che per fare un rilievo proprio precisissimo, avrei dovuto fare molte più misure, e ci avrei messo un mese, invece la vogliono in una settimana, ma per presentare al catasto, cos'è che conta, le misure interne, cioè degli ambienti? cioè anche se ho tirato un pò via è lo stesso oppure il rilievo deve essere proprio "scientifico" scusate ma ho presente i rilievi che si fanno per gli interventi di restauro e mi sento in colpa perchè qui non sono stata proprio accurata.
Grazie se qualcuno mi chiarisce il dubbio.
Ciao.
Federica : [post n° 159090]
Planimetria per docfa dubbio
da cosa intendi per tirato via!
Al catasto essenzialmente importa la distribuzione dei vani, l'altezza e la superficie.
Ho visto planimetrie che voi umani...
Cioè direi che in linea di massima un rilievo di massima fatto da un restauratore è più che sufficiente per il catasto (ricorda che di solito poi le planimetrie sono inserite in scala 1:200 o 1:100!
ciao!
Al catasto essenzialmente importa la distribuzione dei vani, l'altezza e la superficie.
Ho visto planimetrie che voi umani...
Cioè direi che in linea di massima un rilievo di massima fatto da un restauratore è più che sufficiente per il catasto (ricorda che di solito poi le planimetrie sono inserite in scala 1:200 o 1:100!
ciao!