Dove posso trovare delle informazioni dettagliate e chiare (anche su come funziona il versamento dei contributi) sui contratti a progetto?
Sto convincendo il mio capo a farmene uno ma devo recuperare tutto il materiale informativo perchè non sa come funzionano...
Ale : [post n° 165702]
contratto a progetto
Provo a risponderti io:
- I contributi sono il 24,75% dello stipendio lordo.
- Il datore di lavoro deve pagare i 2/3 dei contributi, il restante 1/3 è a carico del dipendente (i soldi si tolgono dal netto dello stipendio)
- Il datore di lavoro deve pagare i contributi entro il 16 del mese successivo (cioè i contributi di giugno vanno pagati entro il 16 luglio).
- Il lavoratore deve iscriversi alla Gestione Separata INPS (basta compilare un modulo)
- Il datore di lavoro fa da sostituto di imposta, cioè deve anche pagare le tasse per conto tuo (cioè niente commercialista). Ovviamente è dovuta solo l'IRPEF, quindi niente Irap o Iva (paghi le stesse tasse dei dipendenti).
- Il lavotarore deve compilare il 730 come i dipendenti.
Lo stipendio è quindi così formato:
Lordo - 24,75% (contributi) - Tasse = Netto - 1/3 di 24,75% = in tasca a te (l'aliquota minima è il 23%, comunque c'è la casistica delle deduzioni, detrazioni, no tax area etc. Se lo stipendio è molto basso, diciamo sugli 800 euro, non si dovrebbero pagare tasse. Le tasse se non ricordo male si calcolano al netto dei contributi).
Il contratto si fa accordandosi fra il datore di lavoro e il lavoratore, ci si può mettere d'accordo su un preavviso minimo in caso di licenziamento (da entrambe le parti), su una penale da pagare in caso di mancato preavviso (di solito pari a una mensilità), tutela in caso di malattia etc.
Il contratto a progetto di vantaggioso ha che fissa un tot mensile, per cui eventuali giorni di assenza non causano diminuzioni dello stipendio (per legge non si può calcolare una paga oraria); ovviamente vale anche nel caso degli straordinari, che non vengono considerati come tali (ma questo anche con la partita IVA).
Rispetto alla partita IVA direi che è molto più vantaggioso: nessun fastidio burocratico e sopratutto niente commercialista, molta più tutela in caso di licenziamemento (sono previsti il licenziamento per giusta causa -come i dipendenti-, il licenziamento con preavviso o il licenziamento senza preavviso ma con pagamento di penale).
Ah, ovviamente non sono previsti ne tfr ne tredicesima (salvo diverso accordo tra le parti).
Esiste un modello di contratto standard, modificabile a piacere, che si può scaricare da vari siti internet.
- I contributi sono il 24,75% dello stipendio lordo.
- Il datore di lavoro deve pagare i 2/3 dei contributi, il restante 1/3 è a carico del dipendente (i soldi si tolgono dal netto dello stipendio)
- Il datore di lavoro deve pagare i contributi entro il 16 del mese successivo (cioè i contributi di giugno vanno pagati entro il 16 luglio).
- Il lavoratore deve iscriversi alla Gestione Separata INPS (basta compilare un modulo)
- Il datore di lavoro fa da sostituto di imposta, cioè deve anche pagare le tasse per conto tuo (cioè niente commercialista). Ovviamente è dovuta solo l'IRPEF, quindi niente Irap o Iva (paghi le stesse tasse dei dipendenti).
- Il lavotarore deve compilare il 730 come i dipendenti.
Lo stipendio è quindi così formato:
Lordo - 24,75% (contributi) - Tasse = Netto - 1/3 di 24,75% = in tasca a te (l'aliquota minima è il 23%, comunque c'è la casistica delle deduzioni, detrazioni, no tax area etc. Se lo stipendio è molto basso, diciamo sugli 800 euro, non si dovrebbero pagare tasse. Le tasse se non ricordo male si calcolano al netto dei contributi).
Il contratto si fa accordandosi fra il datore di lavoro e il lavoratore, ci si può mettere d'accordo su un preavviso minimo in caso di licenziamento (da entrambe le parti), su una penale da pagare in caso di mancato preavviso (di solito pari a una mensilità), tutela in caso di malattia etc.
Il contratto a progetto di vantaggioso ha che fissa un tot mensile, per cui eventuali giorni di assenza non causano diminuzioni dello stipendio (per legge non si può calcolare una paga oraria); ovviamente vale anche nel caso degli straordinari, che non vengono considerati come tali (ma questo anche con la partita IVA).
Rispetto alla partita IVA direi che è molto più vantaggioso: nessun fastidio burocratico e sopratutto niente commercialista, molta più tutela in caso di licenziamemento (sono previsti il licenziamento per giusta causa -come i dipendenti-, il licenziamento con preavviso o il licenziamento senza preavviso ma con pagamento di penale).
Ah, ovviamente non sono previsti ne tfr ne tredicesima (salvo diverso accordo tra le parti).
Esiste un modello di contratto standard, modificabile a piacere, che si può scaricare da vari siti internet.
Che un professionista iscritto come tale all'albo/ordine non possa essere assunto come collaboratore a progetto: è una forma di contratto molto più tutelata della semplice partita Iva. Perchè ovviamente nessuno o quasi assume come dipendente (a proposito, esiste una tariffa fissata dall'ordine per un architetto che lavora come dipendente per un collega? Se no, a quale contratto collettivo - se esiste - è necessario rifarsi?)
no, non sono ne iscritta all'ordine ne ho partita iva, è che ho raggiunto i 5000 € annuali concessi per la ricevuta con ritenuta d'acconto. e devo trovare un sistema per non arrivare alla fine dell'anno in nero.
Anche se alla parola "contratto" il mio datore di lavoro è sbiancato, anche se sarebbe solo a progetto...
Anche se alla parola "contratto" il mio datore di lavoro è sbiancato, anche se sarebbe solo a progetto...
precisa nel contratto che non hai partita iva e non sei iscritta all'albo e nel progetto non mettere mansioni che potresti svolgere solo da architetto abilitato....rischi di perdere le agevolazioni che spettano i primi anni ai liberi professionisti (così mi ha detto il commercialista e non solo il mio)...
anche il mio capo era sbiancato quando gliel'avevo proposto, e ho dovuto romperegli le...scatole...per un paio di mesi, ma non ho ceduto assolutamente dicendo che piuttosto venivo via perchè alla cifra che mi dava non avevo intenzione di aprire partita iva....basta essere decisi!
scusate la domanda,ma io sono iscritta all'albo e ho un regolare contratto dove però non è specificato che non posso essere iscritta...
le due cose non sono compatibili?
le due cose non sono compatibili?
forse ti riferisci al commento di Ily, perchè io intendevo che chi non ha partita iva e non è iscritto all'albo se fa un contratto a progetto è meglio che lo specifichi nel contratto per non avere brutte soprese poi....che è diverso dal tuo caso! Spero di non averti creato confusione io!