Un fabbricato privo di impianto di riscaldamento nella Regione Abruzzo è soggetto alla Certificazione Energetica in fase di vendita?
Si tratta di una casa indipendente vecchia interamente da ristrutturare: il notaio ha fermato l'atto perché manca il Certificato.
Se fosse in Lombardia, sono certa che non sarebbe soggetta, ma non so se la situazione in Abruzzo sia diversa...
nik : [post n° 168285]
Certificazione Energetica immobile privo di impianto
leggiti art. 3 del DLgs 192/2005 integrato e modificato dal DLgs 311/2006... > lì trovi risposta da girare al notaio
bye bye
bye bye
non che io non conosca la normativa nazionale...
la domanda è: per caso in Abruzzo c'è una norma di cui non sono a conoscenza?
la domanda è: per caso in Abruzzo c'è una norma di cui non sono a conoscenza?
tornando alla normativa nazionale: non è comunque precisato che per gli edifici privi di impianto l'attestato non serve...
L'art. 3, comma 3 del DLgs192-05 coordinato col DLgs 311-06, infatti, recita:
3. Sono escluse dall'applicazione del presente decreto le seguenti categorie di edifici e di impianti:
a) gli immobili ricadenti nell'ambito della disciplina della parte seconda e dell'articolo 136, comma 1, lett. b) e c) del decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio, nei casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici;
b) i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili;
c) i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati.
c-bis) gli impianti installati ai fini del processo produttivo realizzato nell'edificio, anche se utilizzati, in parte non preponderante, per gli usi tipici del settore civile.
Ho trovato discussioni in proposito su altri forum, e ho capito che è un tema dibattuto e aperto.
C'è chi sostiene che sia sufficiente una dichiarazione del venditore (ma bisogna vedere se il notaio è d'accordo), c'è chi invece predispone attestati di qualificazione (e non di certificazione) ponendo l'indice di prestazione pari a 0, facendo risultare il fabbricato in classe A+.
Io non lo trovo corretto, perché non si deve certificare il consumo di energia (che è nullo), bensì il fabbisogno di energia (alto, dato che l'edificio è vecchiotto)!
Però mi domando: come mettere a tacere il notaio, se non gli basta la dichiarazione del venditore?
3. Sono escluse dall'applicazione del presente decreto le seguenti categorie di edifici e di impianti:
a) gli immobili ricadenti nell'ambito della disciplina della parte seconda e dell'articolo 136, comma 1, lett. b) e c) del decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio, nei casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici;
b) i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili;
c) i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati.
c-bis) gli impianti installati ai fini del processo produttivo realizzato nell'edificio, anche se utilizzati, in parte non preponderante, per gli usi tipici del settore civile.
Ho trovato discussioni in proposito su altri forum, e ho capito che è un tema dibattuto e aperto.
C'è chi sostiene che sia sufficiente una dichiarazione del venditore (ma bisogna vedere se il notaio è d'accordo), c'è chi invece predispone attestati di qualificazione (e non di certificazione) ponendo l'indice di prestazione pari a 0, facendo risultare il fabbricato in classe A+.
Io non lo trovo corretto, perché non si deve certificare il consumo di energia (che è nullo), bensì il fabbisogno di energia (alto, dato che l'edificio è vecchiotto)!
Però mi domando: come mettere a tacere il notaio, se non gli basta la dichiarazione del venditore?
X esperienza quelli che "si accontentano" della dichiarazione del venditore confondono l'attestato di certificazione/qualificazione dell'edificio, con la dichiarazione di conformità degli impianti di cui all'art.13 DM 37/08 (la cui allegazione obbligatoria è abrogata dal DLgs 112/08)
Solo x questa dichiarazione è prevista la possibilità di essere sostituita da una dichiarazione del venditore!
Solo x questa dichiarazione è prevista la possibilità di essere sostituita da una dichiarazione del venditore!