Ciao a tutti, volevo chiedere la vostra opinione a proposito di un condono a cui si è succeduto una ristrutturazione con aumento delle volumetrie e con modifica dell'impronta a terra del fabbricato.
Il fabbricato inizialmente aveva una parete in aderenza ad un condominio al piano terra del quale era ed è presente una finestra "luce". Questa prima si affacciava e prendeva aria e luce direttamente dal locale citato mentra adesso, con questi lavori, per aumentare l'altezza del nuovo fabbricato il progetto ha previsto un'intercapedine di 50 cm. tra il muro del condominio e il nuovo muro della costruzione. In questo stato quindi la luce ha perso il diritto di affacciarsi sul altrui locale ma soprattutto ha una parete distante 50 cm. e alta 3.85 metri che gli impedisce di svolgere anche minimamente la sua funzione. Sono andato a visionare il progetto in comune e mi sono accorto che il tecnico si è "dimenticato " di segnalare la finestra "luce" sui disegni e il comune mi ha detto che per loro è tutto corretto. Ma non esisteva una legge del '68 (mi pare 1333 o simie) che obbligava a non modificqare l'impronta se questa limitava l'altrui diritto?
Sono ben accetti consigli su come agire e quali strade percorrere. Ancora grazie.
Vi ringrazio molto.
michail : [post n° 180606]
importante aiuto, altro tentativo!!
scusami ma sembrerebbe fatta a posta questa svista della finistra. Per poter fare una finestra a distanze inferiori a 5 metri dovresti chiedere il parere ( eventualmente una richiesta ai proprietari dell'altra struttura).Dovresti fare secondo me una variante al progetto, ma cmq senza costruire così vicino o cambiando il progetto. Nelle ristrutturazione puoi aumentare fino ad un massimo del 10% della cubatura.