Cari colleghi vi pongo un caso,
sono stato incaricato da un mio cliente di effettuare un cambio di destinazione d'uso da un immobile attualmente accatastato come C2 a un C1. Dalle ricerche che ho fatto le notizie che ho ricavato sono:
- la costruzione dell'immobile risale a circa il 1930;
- il mio cliente ha comprato l'immobile nel 1960 e sull'atto notarile si parla di un immobile accatastato a C2;
- in comune non ci sono progetti ne autorizzazioni riguardanti la costruzione o le modifiche negli anni di questo immobile;
- gli unici documenti che ho trovato sono le planimetrie catastali risalenti al 1940;
-dal rilievo da me effettuato dell'immobile ho notato che non ci sono i requisiti necessari per per poter fare il cambio di destinazione d'uso in quanto le altezze inferiori a 3.50 m (in alcuni punti l'altezza è di 3.00 m,in altri 3.40) e le superfici finestrate sono inferiori a 1/8 di quelle pavimentate;
-attualmente e dal 1945 in questo immobile è presente un'attività di ristorazione.
Essendo un immobile ante 1967 ed essendo presente un'attività di ristorazione dal 1945, posso in qualche modo avvalermi del fatto che sia da più di 60 anni utilizzato come C1?
Ringrazio anticipatamente coloro che mi daranno consigli per risolvere questo problema.
Saluti Alfredo
Alfredo : [post n° 186610]
Cambio destinazione d'uso immobile ante 1967
La vera destinazione d'uso indipendentemente da ciò che dice il catasto è quello di ristorazione stante che l'attività da quando ha avuto inizio non ha mai cessato. Per quanto riguarda le altezze e quant'altro, esse sono delle specifiche norme del nuovo RE e RI, che vanno bene per le nuove attività che si volessero aprire oggi, quindi ritengo derogabili per le vecchie, fermo restando che tutti i requisiti di accessibilità per disabili, norme sull'igiene in genere, antincendio ovvero sicurezza in genere vanno garantite anche per locali datati in considerazione del normale e fisiologico sviluppo delle norme a tutela della salute pubblica.
Il problema potrebbe nascere al contrario, cioè dal fatto che è sempre rimasto C2 quando di fatto è sempre stato C1, quindi una incongruenza ai fini fiscali, ma questo è un altro discorso da farsi in altra sede. Ma anche questo mi sembra poco rilevante anche perchè l'unico documento probante l'essere ristorante è la sua licenza commerciale, rilasciata al suo tempo dal comune stesso, indipendentemente dal fatto che non vi siano pratiche edilizie che ne comprovono la destinazione.
Poi va considerato il fatto che sicuramente questo locale pagherà la sua bella TARSU per ristorante, quindi altro probante documento comunale.
Quindi io per rendere tutto congruo all'attività mi farei solo il docfa.
Il problema potrebbe nascere al contrario, cioè dal fatto che è sempre rimasto C2 quando di fatto è sempre stato C1, quindi una incongruenza ai fini fiscali, ma questo è un altro discorso da farsi in altra sede. Ma anche questo mi sembra poco rilevante anche perchè l'unico documento probante l'essere ristorante è la sua licenza commerciale, rilasciata al suo tempo dal comune stesso, indipendentemente dal fatto che non vi siano pratiche edilizie che ne comprovono la destinazione.
Poi va considerato il fatto che sicuramente questo locale pagherà la sua bella TARSU per ristorante, quindi altro probante documento comunale.
Quindi io per rendere tutto congruo all'attività mi farei solo il docfa.
che ridere... scusa beppe, ma scoprire dopo la lettura di un lungo commento che questo portella eri tu è stato esilarante... non so perchè.