mario : [post n° 187075]
parcella per progetto con repliche di realizzazione
Ho progettato e diretto in tutte le sue parti un chiosco-bar particolare del valore di 40.000 euro circa. Il cliente vuole riconoscermi la parcella professionale per questo lavoro, ma vuole realizzare altri chioschi identici o quasi senza il mio intervento e senza riconoscermi altre spettanze. Ritiene anche che avendomi pagato è in diritto di registrarlo come modello e farne ciò che vuole. E' lecito tutto questo? Grazie
dipende da quanto ti paga e dai vs accordi. mi spiego
se ti riconoscesse una percentuale ti paga il progetto e altro 100 e per ogni pezzo 1.
se te vendi il progetto e no ti vuole far sapere nulla venderai il progetto a 1000.
ad essere lecito sono leciti entrambi, nel primo caso rischi anche te ovvero prendi un tot di progetto e un tot per ogni oggetto prodotto, ma quanti chioschi venderà???
nel secondo caso ti assicuri il tuo compenso e anche se diventa un oggetto must non becchi più un euro!!!
gli accordi come al solito andavano presi prima di cominciare e in forma scritta, per cui ora puoi solo provare a chiudere la faccenda in maniera da tenerti il cliente per futuri lavori.
se ti riconoscesse una percentuale ti paga il progetto e altro 100 e per ogni pezzo 1.
se te vendi il progetto e no ti vuole far sapere nulla venderai il progetto a 1000.
ad essere lecito sono leciti entrambi, nel primo caso rischi anche te ovvero prendi un tot di progetto e un tot per ogni oggetto prodotto, ma quanti chioschi venderà???
nel secondo caso ti assicuri il tuo compenso e anche se diventa un oggetto must non becchi più un euro!!!
gli accordi come al solito andavano presi prima di cominciare e in forma scritta, per cui ora puoi solo provare a chiudere la faccenda in maniera da tenerti il cliente per futuri lavori.
... anche se esiste una cosa che si chiama "diritto d'autore", poco conosciuta fra gli architetti, forse perché facilmente aggirabile.
Se registrano loro il brevetto credo abbiano tutto il diritto di sfruttarlo come vogliono. Prova a farti riconoscere una direzione artistica, per evitare che te lo stravolgano.
Se registrano loro il brevetto credo abbiano tutto il diritto di sfruttarlo come vogliono. Prova a farti riconoscere una direzione artistica, per evitare che te lo stravolgano.
Anche se eticamente scorretto, non siamo mai in grado di sapere se una nostra idea verra' "rubata", il cliente e' stato anche onesto a dire che voleva riciclare il progetto. Che cosa avresti fatto se avresti visto spuntare altri chioschi identici nella tua citta' senza saperne nulla??? Forse siamo troppo infantili con la storia dei diritti d'autore, gira pagina.
ma come è possibile registrare il brevetto con un progetto mio, con miei disegni e che è stato pagato come singolo lavoro, cioè con una parcella relativa ad un solo lavoro del costo di 40.000 euro? Le eventuali repliche non dovrebbero fare salire il costo del lavoro da me progettato? O almeno non dovrebbero registrarlo con disegni loro, magari un pò modificati per evitare il diritto d'autore?
se non ricordo male,quando ad esempio si progettano delle casa e schiera,la parcella viene calcolata su un progetto di un' abitazione più una percentuale in base al numero di schiere riprodotte!!!ora non sono a casa, ma appena torno controllerò!!!
"non dovrebbe" essere cosi?
"non dovrebbe" essere cosi?
Non posso entrare nel merito di quanto è stato pagato il progetto. Ma immagino che l'idea sia stata pagata.
Poi, gli oneri e i rischi d'impresa del produrre e vendere l'oggetto, in una o diecimila copie, se li accolla tutti il produttore, che brevetta quell'oggetto (di cui ha pagato l'idea) per evitare che qualcun altro glielo possa copiare.
Si può discutere se l'idea è stata pagata a sufficienza, ma sul fatto che te l'abbiano pagata, non credo ci siano dubbi.
Se non ci sono stati accordi presi in precedenza, hanno tutto il diritto di non riconoscerti niente per ciascun oggetto riprodotto e venduto. Anche perché, ripeto, il rischio d'impresa è di chi lo produce e lo vende.
Per salvaguardare il diritto d'autore, rimango dell'idea di concordare almeno una direzione artistica, in modo da essere messo al corrente ed eventualmente partecipare a eventuali sviluppi del progetto. Formalmente non avresti nessun diritto di veto, ma almeno hai diritto di parola.
Una considerazione generale. Anni di "tariffa professionale obbligatoria" ci hanno impedito di sviluppare quelle misure di cautela che altre categorie meno "protette", come i designer, imparano fin dai primi lavori. Credo che noi italiani siamo gli unici professionisti al mondo che iniziano a lavorare senza un contratto scritto, cioè senza avere prima stabilito condizioni, modalità e compensi.
Non è folle? Non dovrebbe essere oggetto della prima lezione al primo anno d'Università?
Poi, gli oneri e i rischi d'impresa del produrre e vendere l'oggetto, in una o diecimila copie, se li accolla tutti il produttore, che brevetta quell'oggetto (di cui ha pagato l'idea) per evitare che qualcun altro glielo possa copiare.
Si può discutere se l'idea è stata pagata a sufficienza, ma sul fatto che te l'abbiano pagata, non credo ci siano dubbi.
Se non ci sono stati accordi presi in precedenza, hanno tutto il diritto di non riconoscerti niente per ciascun oggetto riprodotto e venduto. Anche perché, ripeto, il rischio d'impresa è di chi lo produce e lo vende.
Per salvaguardare il diritto d'autore, rimango dell'idea di concordare almeno una direzione artistica, in modo da essere messo al corrente ed eventualmente partecipare a eventuali sviluppi del progetto. Formalmente non avresti nessun diritto di veto, ma almeno hai diritto di parola.
Una considerazione generale. Anni di "tariffa professionale obbligatoria" ci hanno impedito di sviluppare quelle misure di cautela che altre categorie meno "protette", come i designer, imparano fin dai primi lavori. Credo che noi italiani siamo gli unici professionisti al mondo che iniziano a lavorare senza un contratto scritto, cioè senza avere prima stabilito condizioni, modalità e compensi.
Non è folle? Non dovrebbe essere oggetto della prima lezione al primo anno d'Università?
caissimo "poipoi" ti ringrazio dell'interessamento. C'è un punto importante che forse non ho chiarito bene. Il committente mi ha pagato la tariffa professionale prevista per un lavoro di irca 40.000 euro (in pratica 10.000+iva) senza considerare che si tratta di un'opera originale e brevettabile. In pratica l'idea come la definisci tu non è stata considerata. Adesso il punto è che tutti i progetti di architettura sono idee originali, ma la proprietà intellettuale dovrebbe rimanere dell'architetto. In pratica, e anche a titolo di esempio, come si può pensare che 10.000 euro vadano bene sia se si realizza un solo esemplare del progetto (€ 40.000) che 1000 (€ 40 milioni)? C'è qualcosa che non va, non credi?
ogni incarico se non diversamente stabilito e' finalizzato alla realizzazione di quanto indicato nel contratto, l'opera resta proprieta' intellettuale e unica (sottolineo unica...includendo i files) dell'autore dell'opera, diritto d'autore etc sono comunque sempre tutelati in caso di "replica" conforme al progetto originario.