paoletta : [post n° 194724]
piano di sicurezza?
Ciao a tutti?...per un intervento di manutenzione straordinaria (diversa distribuzione degli spazi interni e riordino igenico)...devo fare anche il piano di sicurezza?, l'importo dei lavori è di 40.000,00 euro...non conosco il nuovo testo unico e non capisco se il mio caso rienta necessita del Piano di sicurezza...Mi potete aiutare?...P.S. Inizialmente lavorerà l'impresa poi subentrerà elettricista, idraulico, falegname, piastrellista...grazie 1000 a chi mi può dare un consiglio...b.lavoro.
se fai la dia -mi sembra di aver capito che rientri in dia questo tipo di lavoro- nn è necessario, cmq devi guardare sulla legge regionale x averne la certezza.
Devi farti fare un PSC da un tecnico abilitato perchè sono presenti in cantiere più di una impresa. l'impresa delle opere edili se ha dipendenti ti deve fornire un POS mentregli altri se sono artigiani indipendenti firmerano per presa visione il tuo PSC, mentre se hanno dipendenti ti forniranno il loro POS. Saresti esente se l'impresa principale si occupasse lei di tutte le lavorazioni
ma che c'entra la legge regionale con la sicurezza?
La 81/2008 è norma nazionale e tale rimane per tutta l'Italia senza recepimento delle regioni e/o varianti alcune.
DIA: Non necessita della nomina del CSP e pertanto nessun PSC in fase di progettazione.
Essendovi la presenza di più imprese è necessaria la nomina del CSE che dovrà redigere il PSC e fascicolo.
Infine ogni impresa o ditta artigianale con almeno un operaio in carica dovrà redigere il proprio POS. Le ditte individuali non hanno obbligo del POS ma devono attenersi alle disposizioni dell'allegato XVII comma 2.
La 81/2008 è norma nazionale e tale rimane per tutta l'Italia senza recepimento delle regioni e/o varianti alcune.
DIA: Non necessita della nomina del CSP e pertanto nessun PSC in fase di progettazione.
Essendovi la presenza di più imprese è necessaria la nomina del CSE che dovrà redigere il PSC e fascicolo.
Infine ogni impresa o ditta artigianale con almeno un operaio in carica dovrà redigere il proprio POS. Le ditte individuali non hanno obbligo del POS ma devono attenersi alle disposizioni dell'allegato XVII comma 2.
In realtà il piano va fatto se ci sono in cantiere più imprese anche non contemporaneamente, (art.90 d.lgs 81/2008); se l'elettricista, pavimentista ecc..... sono lavoratori autonomi non necessita; ovviamente devi essere sicuro di ciò e devi fare la verifica d'idoneità dell'impresa (i cui documenti, riportati sempre nell'art.90 + allegato, se non erro vanno trasmessi al comune insieme alla comunicazione d'inizio lavori, che per la DIA credo non si faccia); oltre alla verifica dell'impresa devi verificare l'idoneità anche dei lavoratori autonomi e vedere se rientri nel caso di cui all'art.99.per la notifica. Ll'ispettore mi ha consigliato in tal caso di specificare sul contratto che gli altri lavori dovranno essere eseguiti da lavoratori autonomi e non imprese per evitare problemi in caso di controlli!!
Che sia poi una DIA o Permesso a costruire non c'entra nulla, tutto dipende dalle + imprese che lavorano contemporaneamente e non.
ciao
Che sia poi una DIA o Permesso a costruire non c'entra nulla, tutto dipende dalle + imprese che lavorano contemporaneamente e non.
ciao
x manuela.
Innanzitutto la differenza tra DIA e PdC c'è.
Per ordine.
DIA con una sola impresa: solo Pos dell'impresa. (art.90 comma 11)
DIA con 2 o + imprese: CSE, PSC e fascicolo redatto dal CSE, POS delle imprese.(art.90 comma 11 e comma 5)
PdC con una sola impresa: solo POS dell'impresa. Art90 comma 3)
PdC con 2 o + imprese: CSP che redige il PSC e fascicolo, CSE, Pos delle imprese. (art.90 comma 3 e 4)
Lavori in cui c'è una impresa ed uno o più lavoratori autonomi: solo POS dell'impresa, perchè gli autonomi senza dipendenti non sono giuridicamente imprese.
Poi c'è il caso particolare quando 2 o + autonomi lavorano in gruppo: esempio 2 piastrellisti, in questo caso ci vuole il POS.
Ma torniamo al discorso 1 impresa e 1 o + autonomi.
E' vero che la legge all'art.90 comma 3 stabilisce che il PSC va redatto in caso di 2 o più imprese presenti anche non contemporaneamente in cantiere. Ma se il PSC con i relativi fascicoli servono per porre in essere tutti gli accorgimenti necessari al fine di ridurre al minimo se non a zero i rischio che possono scatirire tra le varie fasi lavorative delle imprese, mi sembra quasi palese ma soprattuto giusto, rapportare anche il lavoratore autonomo, che non ha rapporti di subordinazione con l'impresa di fatto, a tutti i rischi che l'impresa e l'autonomo stesso possono incorrere durante le loro distinte fasi di lavorazione, indipendentemente dal fatto che il lavoratore autonomo senza dipendenti non è giuridicamente una impresa. Io credo che in ogni caso dovrà pur esserci una figura che dovrà coordinare la sicurezza in cantiere tra le 2 figure, stante che l'una non dipende dall'altra. Figura che per me dovrebbe configurarsi quantomeno nel CSE.
Questo è un mio semplice parere.
Innanzitutto la differenza tra DIA e PdC c'è.
Per ordine.
DIA con una sola impresa: solo Pos dell'impresa. (art.90 comma 11)
DIA con 2 o + imprese: CSE, PSC e fascicolo redatto dal CSE, POS delle imprese.(art.90 comma 11 e comma 5)
PdC con una sola impresa: solo POS dell'impresa. Art90 comma 3)
PdC con 2 o + imprese: CSP che redige il PSC e fascicolo, CSE, Pos delle imprese. (art.90 comma 3 e 4)
Lavori in cui c'è una impresa ed uno o più lavoratori autonomi: solo POS dell'impresa, perchè gli autonomi senza dipendenti non sono giuridicamente imprese.
Poi c'è il caso particolare quando 2 o + autonomi lavorano in gruppo: esempio 2 piastrellisti, in questo caso ci vuole il POS.
Ma torniamo al discorso 1 impresa e 1 o + autonomi.
E' vero che la legge all'art.90 comma 3 stabilisce che il PSC va redatto in caso di 2 o più imprese presenti anche non contemporaneamente in cantiere. Ma se il PSC con i relativi fascicoli servono per porre in essere tutti gli accorgimenti necessari al fine di ridurre al minimo se non a zero i rischio che possono scatirire tra le varie fasi lavorative delle imprese, mi sembra quasi palese ma soprattuto giusto, rapportare anche il lavoratore autonomo, che non ha rapporti di subordinazione con l'impresa di fatto, a tutti i rischi che l'impresa e l'autonomo stesso possono incorrere durante le loro distinte fasi di lavorazione, indipendentemente dal fatto che il lavoratore autonomo senza dipendenti non è giuridicamente una impresa. Io credo che in ogni caso dovrà pur esserci una figura che dovrà coordinare la sicurezza in cantiere tra le 2 figure, stante che l'una non dipende dall'altra. Figura che per me dovrebbe configurarsi quantomeno nel CSE.
Questo è un mio semplice parere.
scusa Beppe forse non sono stata precisa come te ma mi riferivo solo al fatto che se ci sono 2 imprese il piano li devi fare, questo lo devi stabilire in fase di progettazione ma soprattutto in fase di esecuzione, se pure non fai il piano in fase di progettazione perchè ritieni che non ci siano più imprese a lavorare, se in fase di esecuzione si verifica invece questa situazione sei tenuto poi a farlo durante l'esecuzione e fare le relative nomine ed adempimenti, pertanto che sia una DIA o PC se ci sono due imprese il CFE necessita e così piano fascicolo ecc...... ciao