parcella?????

c'è un problema.
il progetto e gli esecutivi che produci non possono essere usati direttamente. Serve un tecnico abilitato.
Questo può ridurre il tuo compenso, dato che presumibilmente la tua conoscente dovrà pagare qualcun altro che ti firma il progetto.

La qual cosa non è proprio conveniente visto che chi firma è penalmente responsabile di quello che presenta in Comune. Personalmente chiederei sempre la parcella completa, visto che me ne devo assumere la piena responsabilità.

Se la tua conoscente ti ha chiesto il progetto per la stima che nutre nei tuoi confronti, allora non c'è problema, ma se l'ha fatto perché crede di risparmiare, non è proprio la strada migliore da percorrere.

Puoi proporre un contratto per una "direzione artistica", cioè poter dare le linee direttive del progetto, con diritto di veto su quanto viene messo in esecutivo.
Buona fortuna.

quoto poipoi: non essendo un tecnico abilitato ti dovranno affiancare a qualcuno e, temo, che sia lui a decidere cosa lasciarti della parcella. Inoltre dovrai lavorare a stretto contatto con il Direttore dei Lavori, poichè i dettagli costruttivi, ossia gli esecutivi, richiedono la sua stretta supervisione, dato che è poi lui ad assumersi le responsabilità di questi, soprattutto a livello strutturale. Se la tua committente ti ha dato carta bianca sul tecnico a cui affiancarti ti conviene accordarti con qualche collega abilitato con maggiore esperienza, magari un amico. Ti sconsiglio di andare in uno studio già affermato: ti lascerebbero proprio poco spazio e denaro! Ottima esperienza comunque, in bocca al lupo!

Ma solo a me è sembrata strana la scissione tra chi progetta e chi firma???Evviva il nuovo codice deontologico!!!!Incoraggiamo chi si rivolge agli studenti di architettura e non agli architetti abilitati!!!E, dulcis in fundo,un minuto di silenzio per quel povero architetto che si troverà costretto a firmare per fame un progetto non suo, perchè...........................serve "solo" la firma!Sia chiaro,archi80,non cel'ho con te.Capisco che muori dalla voglia di iniziare,ma voglio dirti anche che stai per intraprendere una professione che ha delle regole etiche,oltre che tecniche.

la direzione artistica e la progettazione di massima possono essere scorporati dalla direzione lavori, anche per legge. l'importante è che la DL sia strettamente a contatto con questi ruoli per avere già da subito il pieno controllo del progetto. Ci sono inoltre altri ruoli che archi80 può coprire da collaboratore nn abilitato, come l'assistente di cantiere e il disegnatore, tutti ruoli che possono servire per fare esperienza ed avere una parte in questo progetto! :-)

Ah,certamente!!!Riguardo ai ruoli di cui parli,bonaparte,siamo perfettamente d'accordo.........nulla vieta ad archi80 di affiancare l'architetto incaricato.............all'inizio non avevo capito proprio così,però...............;P

per gabriella ed altri: capisco la vostra indignazione, ma se tutti l'avessero pensata come voi, anche in passato, non potremmo oggi studiare personaggi del calibro di Libera, Quaroni, Ridolfi ed altri. Non voglio assolutamente paragonarmi a loro, voglio solo avere la possibilità di fare esperienza non scolastica con idee basate sul nulla. cmq grazie a tutti per le risposte.

a me fa sorridere quando leggo di eprsone che si giustificano tirando in ballo grandi nomi del passato: sono, appunto, di un'epoca differente, con legislazioni, tecniche e realtà che non sono paragonabili alle attuali. con questi ragionamenti allora legittimiamo anche la sciura maria, che è tanto brava perchè legge sempre l'inserto casa di novella 2000, a farsi il suo progetto che poi un pirla abilitato dovrà firmare.

consiglio: hai una grande possibilità, sfruttala entro le tue relai competenze e i limiti imposti dalla legge; fai la direzione artistica, stendi un progetto di massima e stop, poi limitati a seguire il tecnico per imparare le fasi di progetto e realizzazione: non è come te lo presentano in università, dove tutti ci sentiamo geni o professionisti capaci, c'è dietro tutta una trafila burocratica, un ragionamento a monte distributivo e logico che nei laboratori non insegnano

sì, quelli erano tempi in cui c'era una necessità di progettisti tale per cui anche solo l'intenzione di diventarlo ti spianava la strada... la saturazione che c'è ora sicuramente nn lo permetterebbe, motivo per cui ci dobbiamo attaccare con le unghie e con i denti agli inarichi che ci vengono promessi... sperando in tempi migliori!

vi ringrazio di cuore degli utilissimi consigli dati...cmq so perfettamente tutta la fila burocratica che c'è da fare, in quanto sono già geometra (so cosa pensate dei geometri quindi risparmiatevi)...sono anni che lavoro per uno studio quindi conosco perfettamente l'iter. Ancora nessuno però si è limitato a rispondere alla mia semplicissima domanda...quanto dovrei chiedere? Magari sono stato poco chiaro e lo farò adesso....ho già chi firma, cnhi farà il calcolo strutturale e sono tutte persone che conoscono come lavoro e si fidano di me (non sono sciura maria che legge l'inserto di novella 2000...è preoccupante per chi conosce l'esistenza di tale inserto). Se riusciste a ripsondere semplicemente alla mia domanda ve ne sarei grato!!!!! scusate il disturbo e buona fortuna a tutti!!!!!

archi, intanto quella sulla sciura maria era una battuta (e l'inserto nemmeno esiste!), in secondo luogo se sei già geometra perchè non firmi come tale?

sinceramente non so dirti, visto che non sei abilitato architetto, quanto dovresti cheidere: a questo risponderà chi è più scafato e informato

Infatti,perchè non firmi tu?
"[...]ho già chi firma[...]".......non si può proprio leggere!