Ciao a tutti,
sono un architetto e stò per acquistare un appartamento. l'immobile in questione necessitta della certificazione enrgetica.
Secondo voi è deontologicamente corretto se mi occupo io della certificazione energetica?
MICHELE : [post n° 212204]
Certificazione energetica e deontologia
Al di là della deontologia, non è corretto dal punto di vista normativo, in quanto non sei terzo rispetto all'edificio da certificare (vedi DLgs 115/08 allegato III).
A mio avviso anche deontologicamente, poi, sarebbe una cosa da evitare.
A mio avviso anche deontologicamente, poi, sarebbe una cosa da evitare.
Invece è assolutamente corretto, ho fatto la stessa domanda durante il corso. Tu sei un acquirente, quindi di fatto ancora non sei proprietario né implicato nelle attività specificate dalla normativa: progettazione, costruzione, amministrazione, fornitura di energia, gestione impianti, responsabile sicurezza. Tra l'altro è una cosa positiva in quanto, essendo l'acquirente, è nel tuo interesse che la certificazione sia fatta in modo corretto e veritiero.
Quindi tu hai il pieno diritto di proporti come certificatore...
Quindi tu hai il pieno diritto di proporti come certificatore...
Non concordo, campanellino. Se la categoria energetica influisce sul costo dell'edificio, tu che sei il compratore, nel tuo interesse cercherai di ottenere il prezzo più basso. Mi sembra un conflitto d'interesse lampante. Al di là di quello che ti hanno detto al corso, amplierei la definizione di "terzietà", in quanto come certificatore non devi trarre alcun vantaggio dalla classificazione e dalla relativa compravendita. Se classifichi basso, spunti un prezzo migliore.
Ma sta di fatto che la qualifica di "compratore" non rientra in quelle escluse dalla normativa, che sono elencate una ad una in modo chiaro. Quindi per la legge sei nel giusto.
Poi visto che l'ente di accreditamento è esplicitamente d'accordo non vedo perché farsi problemi dove non ce ne sono...visto che nella nostra professione di bastoni tra le ruote ne abbiamo già abbastanza.
In più magari siamo un caso in cui il prezzo è stato già concordato (come nel 99% dei casi) quindi non ci sarebbe neanche il discorso del conflitto di interessi...
Poi visto che l'ente di accreditamento è esplicitamente d'accordo non vedo perché farsi problemi dove non ce ne sono...visto che nella nostra professione di bastoni tra le ruote ne abbiamo già abbastanza.
In più magari siamo un caso in cui il prezzo è stato già concordato (come nel 99% dei casi) quindi non ci sarebbe neanche il discorso del conflitto di interessi...
io ho certificato una villetta ch poi ho acquistato m in quel momento dato che l'ho certifiata prima del rogito ero soggetto terzo quindi è deontologico e corretto con tutte le normative.
La domanda è: è corretto o no? La risposta è "no", in quanto viene meno un presupposto, la terzietà del certificatore rispetto all'edificio. Le categorie sono elencate una ad una, ma è anche scritto "terzietà", che è una categoria più ampia, definita da norma UNI. Lo so anch'io che "se ppo ffa", ma che sia corretto non è vero. L'ente di accreditamento (cened?) è d'accordo per una risposta data verbalmente da un docente in un corso? Non credo sia sufficiente. In più non è detto che siamo in Lombardia, Michele non lo dice. Io infatti faccio riferimento al caso "nazionale".
E' vero che abbiamo già milioni di bastoni tra le ruote, ma credo che il forum serva anche a questo: scambiarci informazioni corrette per poi lasciare ad ognuno la possibilità di agire come crede, assumendosene rischi e responsabilità.
E' vero che abbiamo già milioni di bastoni tra le ruote, ma credo che il forum serva anche a questo: scambiarci informazioni corrette per poi lasciare ad ognuno la possibilità di agire come crede, assumendosene rischi e responsabilità.
roby se inizamo a spaccare un capello in 4 e poi lo dividiamo ancora non è che la sostanza cambia....
non farti coe si sul dire...... problemi dove non ce nè!
non farti coe si sul dire...... problemi dove non ce nè!
Innanzi tutto, grazie!
come potete immaginare sono molto combattuto sul da farsi.....
l'immobile fa parte di un condominio risalante agli anni '80 mai ristrutturato ubicato nel comune di Torino e il prezzo di acquisto è già deciso senza tenere conto della certificazione enegetica.
l'unica differenza sono appunto i 3/400 euro della pratica in oggetto.
Per come la vedo io, fino al momento del rogito, io sono "terzo" all'immobile, ma forse mi sbaglio........
Ma ora mi e vi chiedo se l'immobile in oggetto decidessi di darlo in affitto (certificazione a scadenza triennale, se non erro)sarei obbligato a dare la certificazione energetica ad un altro professionista?
Mi sembra un assurdità dal punto di vista normativo, posso capire la questione su un edificio nuovo in cui la classe di certificazione influisce direttamente sul prezzo, ma su un immobile datato e mai ristrutturato questa influisce marginalmente sul prezzo di acquisto e/o affitto.
Voi cosa ne dite in merito? anche per l'affitto di un immobile il proprietario se abilitato non può certificare il proprio immobile? Mi sembra un non senso molto "all'italiana". Noi come professionisti siamo già responsabili in prima persona di ciò che firmiamo o certifichiamo......che senso ha obbligare l'iserimento di un terzo soggetto?
come potete immaginare sono molto combattuto sul da farsi.....
l'immobile fa parte di un condominio risalante agli anni '80 mai ristrutturato ubicato nel comune di Torino e il prezzo di acquisto è già deciso senza tenere conto della certificazione enegetica.
l'unica differenza sono appunto i 3/400 euro della pratica in oggetto.
Per come la vedo io, fino al momento del rogito, io sono "terzo" all'immobile, ma forse mi sbaglio........
Ma ora mi e vi chiedo se l'immobile in oggetto decidessi di darlo in affitto (certificazione a scadenza triennale, se non erro)sarei obbligato a dare la certificazione energetica ad un altro professionista?
Mi sembra un assurdità dal punto di vista normativo, posso capire la questione su un edificio nuovo in cui la classe di certificazione influisce direttamente sul prezzo, ma su un immobile datato e mai ristrutturato questa influisce marginalmente sul prezzo di acquisto e/o affitto.
Voi cosa ne dite in merito? anche per l'affitto di un immobile il proprietario se abilitato non può certificare il proprio immobile? Mi sembra un non senso molto "all'italiana". Noi come professionisti siamo già responsabili in prima persona di ciò che firmiamo o certifichiamo......che senso ha obbligare l'iserimento di un terzo soggetto?
quando affitti puoi consegnare un certificato energetico redatto in precedenza, purché ancora valido (entro 10 anni e non devono esserci state modifiche all'edificio nel frattempo). Se ora ti consideri "terzo" prima di rogitare, fai riferimento a questa tua valutazione anche quando consegni l'ACE da proprietario al tuo inquilino. Dopotutto quando lo hai redatto eri terzo riseptto all'immobile, no?... (ecco perché per me - a rigore - questa valutazione non funziona!)
Aspetta non ho capito...adesso stai parlando del caso in cui uno E' GIA' proprietario e ha bisogno della certificazione perché decide di affittare (obbligo che scatterà il 1° luglio 2010)?
Ciao Campanellino, la miua dell'affitto è una mera ipotesi, giusto per sapere come bisogna comportarsi nel caso in cui..... ma soprattutto volevo sottolineare di come a mio avviso una simile norma sia svilente per chie esercita la professione arch., ing., geometra, che sia.
va bene il controllo e la divisone dei ruoli nei nuovi edifici, ma pensare che un professionista serio modifichi a proprio favore un ACE su un edificio esistenza facilmente verificabile mi sa di paradossale...... si da per scontato che uno potento agisce sempre e solo per se stesso fregandosone della professione e della deontologia....
va bene il controllo e la divisone dei ruoli nei nuovi edifici, ma pensare che un professionista serio modifichi a proprio favore un ACE su un edificio esistenza facilmente verificabile mi sa di paradossale...... si da per scontato che uno potento agisce sempre e solo per se stesso fregandosone della professione e della deontologia....
Sulle tue riflessioni, michele, sono d'accordo. Si potrebbe dire, qualunquisticamente, che siamo in Italia. Se non fosse che questo sospetto sul comportamento dei professionisti 8e quindi sulla necessità che il professionista sia estraneo all'edificio) deriva direttamente dalla direttiva europea sulla certificazione (2002/91/CE). Quindi ci considerano farabutti a livello europeo. Edificante no?
cara roby il problema d fondo è un'altro... SIAMO TROPPI! possibile che adesso le rertificazioni energetich le può firmare pure un perito forestale????? ma che CCaspita ne sà di edificie impinti termici!
All'estero nota bene anche solo di architetti cenè almeno un 10imo di quelli ch ci sono in italia, così capita ch in italia se chiedo per una certificazione energetica 500euro e un'ltro la fa 50 io passo per un ladro! scusate lo sfogo....
All'estero nota bene anche solo di architetti cenè almeno un 10imo di quelli ch ci sono in italia, così capita ch in italia se chiedo per una certificazione energetica 500euro e un'ltro la fa 50 io passo per un ladro! scusate lo sfogo....
caro davide, sono maschio! :-D comunque hai ragione da vendere. Però diciamo anche che c'è un sacco di gente che è laureata in architettura perché credeva "facesse figo", e che il sacro amore per il lavoro di architetto non sa manco cos'è... e a queste persone non interessa la dignità, non sa cosa vuol dire prepararsi studiando, s'improvvisa, appunto, per 50 euro facendoci fare la figura dei ladri...