Buongiorno, mi permetto di chiedere un consiglio anche se sono un cliente e non un Architetto poiche ho urgetemente bisogno di una Vs consulenza.
Mesi fa abbiamo conosciuto un architetto con il quale abbiamo deciso di valutare la costruzione della ns casa.
Il progetto era GIA´stato redatto dall?Architetto, quindi non fatto SOLO per noi, dato che si trattava di una bifamigliare la cui metá sarebbe stata costruita per lui e sulla quale lui lavorava giá da tempo.
Noi abbiamo solo chiesto una piccola modifica al progetto, e lui nel frattempo ha anche chiesto vari preventivi ed ha redatto un computo di spesa dettagliato.
Ora, dato che sono in Cassa integrazione e la banca non ci da il mutuo abbiamo purtroppo dovuto rinunciare.
L Archiettetto chiede di essere PAGATO perche ha perso tempo...
NOI NON ABBIAMO MAI FIRMATO UNA LETTERA DI INCARICO... lo dobbiamo pagare lo stesso?
e se si quanto?
Il valore della casa era intorno ai 200.000 euro.
Ovviamente noi siamo disposti a pagare una sorta di rimborso spese, ma da quanto ha detto lui, la cifra andrá ben al di lá di questo...
Chiedo il Vs aiuto.
Grazie a tutti
Regina
regina : [post n° 214678]
LETTERA DI INCARICO OBBLIGATORIA?
Gent.ssimi, dato che non esiste una vera e propria lettera di incarico vi suggerirei di concordare un rimborso spese almeno per il tempo che l'architetto ha dedicato alla vostra quota di abitazione. Cordiali saluti. Manuela
Il fatto che non abbiate firmato una lettera di incarico non toglie che il collega abbia svolto diligentemente la propria prestazione e per questo meriti un congruo compenso. Spesso non la si fa per non compromettere la fiducia tra architetto e cliente ponendo il professionista in una posizione di difficile impugnabilità nei confronti del cliente non pagante. La legge che regola i compensi tuttavia rimane valida anche in assenza di lettera di incarico e questa legge dice che all'architetto sono dovute le competenze per la progettazione anche in caso di interruzione prematura del rapporto. Aver modificato un progetto esistente e non creato un progetto nuovo dal nulla giustificherebbe un onorario minore, ma un semplice rimborso spese mi sembra poco rispettoso della professionalità che il collega vi ha dedicato. Provate a discuterne tenendo in mano un tariffario e troverete sicuramente una soluzione che accontenta entrambi.
cari colleghi, non posso che sottoscrivere quanto avete detto.
E farvi sentiti complimenti per la pazienza, la professionalità e la cortesia con cui avete risposto e in questo modo reso un servizio alla professione, cosa che a me non sarebbe riuscita altrettanto bene in questo caso.
La diplomazia è un'altra delle cose cghe non insegnano all'università e che un'architetto alle prime armi deve necessariamente imparare!!
grazie e buon lavoro.
E farvi sentiti complimenti per la pazienza, la professionalità e la cortesia con cui avete risposto e in questo modo reso un servizio alla professione, cosa che a me non sarebbe riuscita altrettanto bene in questo caso.
La diplomazia è un'altra delle cose cghe non insegnano all'università e che un'architetto alle prime armi deve necessariamente imparare!!
grazie e buon lavoro.
Purtroppo non posso che confermare quello che è stato già scritto; se l'architetto ha lavorato deve essere pagato per il lavoro che ha svolto.
Naturalmente capita anche a me di non fare lettere di incarico,ma solo per lavori di modesta entità proprio per non rendere troppo formale il rapporto con il committente.
L'onorario spettante deve però riferirsi alle sole prestazioni professionali svolte a seguito dell'incarico verbale.
Che credo riguardino la stesura del progetto preliminare o addirittura definitivo,redazione del computo metrico preliminare e definitivo con la richiesta dei preventivi.
Gli architetti si devono pagare come si paga subito la parcella dell'avvocato o si paga senza fiatare quella del medico specialista per 10 minuti di visita.
Nel caso non troviate un accordo lui può farvi causa e in quel caso se non è stato pattuito precedentemente l'onorario,quest'ultimo verrà stabilito dal giudice attraverso l'ordine in base alla tariffa minima,abrogata ma ancora di riferimento nel caso di contenzioso tra le parti.
Se ritenete che il suo onorario sia esagerato e soprattutto non pattuito precedentemente chiedete che sia l'ordine degli architetti a calcolarlo.....procedura lunga.....ma in quel caso non credo che l'architetto in questione vada in tribunale per vedere riconfermate le stesse cifre.
Il giusto compenso professionale qualsiasi cifra sia si paga sempre.
Naturalmente capita anche a me di non fare lettere di incarico,ma solo per lavori di modesta entità proprio per non rendere troppo formale il rapporto con il committente.
L'onorario spettante deve però riferirsi alle sole prestazioni professionali svolte a seguito dell'incarico verbale.
Che credo riguardino la stesura del progetto preliminare o addirittura definitivo,redazione del computo metrico preliminare e definitivo con la richiesta dei preventivi.
Gli architetti si devono pagare come si paga subito la parcella dell'avvocato o si paga senza fiatare quella del medico specialista per 10 minuti di visita.
Nel caso non troviate un accordo lui può farvi causa e in quel caso se non è stato pattuito precedentemente l'onorario,quest'ultimo verrà stabilito dal giudice attraverso l'ordine in base alla tariffa minima,abrogata ma ancora di riferimento nel caso di contenzioso tra le parti.
Se ritenete che il suo onorario sia esagerato e soprattutto non pattuito precedentemente chiedete che sia l'ordine degli architetti a calcolarlo.....procedura lunga.....ma in quel caso non credo che l'architetto in questione vada in tribunale per vedere riconfermate le stesse cifre.
Il giusto compenso professionale qualsiasi cifra sia si paga sempre.
Vi ringrazio per le Vs risposte.
Nessuno lavoro per niente e quindi è giusto un congruo compenso...
Dunque in breve è andata così:
- lui ci ha fatto vedere un progetto che aveva già fatto
- noi abbiamo detto che ci piaceva ma non sapevamo se ce lo potevamo permettere
- lui ha redatto un computo dettagliato e ha fatto una piccola modifica al progetto, da noi richiesta.
- Siamo andati presso la sua abitazione a vedere i "progressi" tre volte in 7 mesi + qualche mail
- Cassa integrazione= panico =no mutuo= addio casa.
Credo si debbano anche considerare le ragioni che ci hanno portato a non continuare, no?
In questi gg ho sentito pareri contrastanti, anche di altri Architetti che mi dicono che senza lettera lui avrebbe POCHE speranze di riuscire a ricevere un compenso... io non voglio arrivare alle vie legale e spero vivamente di poter trovare un accordo in amicizia...
Nessuno lavoro per niente e quindi è giusto un congruo compenso...
Dunque in breve è andata così:
- lui ci ha fatto vedere un progetto che aveva già fatto
- noi abbiamo detto che ci piaceva ma non sapevamo se ce lo potevamo permettere
- lui ha redatto un computo dettagliato e ha fatto una piccola modifica al progetto, da noi richiesta.
- Siamo andati presso la sua abitazione a vedere i "progressi" tre volte in 7 mesi + qualche mail
- Cassa integrazione= panico =no mutuo= addio casa.
Credo si debbano anche considerare le ragioni che ci hanno portato a non continuare, no?
In questi gg ho sentito pareri contrastanti, anche di altri Architetti che mi dicono che senza lettera lui avrebbe POCHE speranze di riuscire a ricevere un compenso... io non voglio arrivare alle vie legale e spero vivamente di poter trovare un accordo in amicizia...
Se non ha presentato il progetto in comune vuol dire che si è fermato al progetto preliminare,per altro già redatto,quindi se proprio vuole essere fiscale e non ha paura di perdere futuri lavori perchè magari voi ne parlate male.......considerando il minimo tariffario.....addebitandovi tutto il progetto preliminare e un computo metrico di massima dato che non può essere quello definitivo e considerando circa 200000.00 € di lavori dovrebbe chiedervi circa 1800.00 € + inarcassa +IVA.
Nei suoi panni dato che il progetto lo aveva già redatto potrebbe chiedervi decisamente meno........magari applicando uno sconto.....per non fare proprio una pessima figura.Questo perchè non ha redatto da zero il progetto solo per voi,ma lo aveva già fatto per se e allora diventa "imprenditore edile".....con tutti i rischi connessi.....come quello di vedersi invenduto il proprio progetto sulla carta.
Nei suoi panni dato che il progetto lo aveva già redatto potrebbe chiedervi decisamente meno........magari applicando uno sconto.....per non fare proprio una pessima figura.Questo perchè non ha redatto da zero il progetto solo per voi,ma lo aveva già fatto per se e allora diventa "imprenditore edile".....con tutti i rischi connessi.....come quello di vedersi invenduto il proprio progetto sulla carta.
Data la vs gentilezza vi scrivo 'aggiornamento della situazione che è il seguente:
-Prima ci dice che se dovesse applicare la tariffa corretta sarebbero circa 17.000 € (!!!)
-Noi obiettiamo che il progetto era GIA fatto... lui tergiversando ci dice: si si ma infatti io vorrei intorno ai 7/8.000 euro
-Allucinati gli diciamo che una cifra simile ci sembra un furto...
-Dopo un'ora di discussione (civile) arriva a 3.000 per poi terminare con: ok per 2.000 ma in nero, senza fattura (e aggiunge: lo faccio per voi altrimenti vi dovrei far pagare iva cassa e le mie spese)
E ADESSO???!
-Prima ci dice che se dovesse applicare la tariffa corretta sarebbero circa 17.000 € (!!!)
-Noi obiettiamo che il progetto era GIA fatto... lui tergiversando ci dice: si si ma infatti io vorrei intorno ai 7/8.000 euro
-Allucinati gli diciamo che una cifra simile ci sembra un furto...
-Dopo un'ora di discussione (civile) arriva a 3.000 per poi terminare con: ok per 2.000 ma in nero, senza fattura (e aggiunge: lo faccio per voi altrimenti vi dovrei far pagare iva cassa e le mie spese)
E ADESSO???!