Devo fare unavalutazione di una casa e mi è stata consegnata dall'agenzia immbiliare una piantina del 1940 Dove è riportato "Ministero delle Finanze"
Accertamento generale della proprietà immobiliare urbana.
E' riportato il numero di scheda, il comune, la via, il piano e l'interno. In fondo a sinistra ci sono i dati catastali (sub e part) anche se poco leggibili. L'agenzia insiste nel dire che questo documento va bene per effettuare l'atto ma io ho qualche perplessità. Che ne pensate?
valys : [post n° 246250]
piantina catastale
Se nel fabbricato/appartamento non sono state fatte variazioni catastali .. all'agenzia del territorio troverai SOLO la planimetria originale... 1940
qui:
www.homeonline.it/planimetria_catastale
puoi chiedere la planimetria catastale aggionata ma ti serve la delega della proprietà
oppure vai in catasto di persona ma, comunque, devi avere la delega per visionare le mappe
bye bye
www.homeonline.it/planimetria_catastale
puoi chiedere la planimetria catastale aggionata ma ti serve la delega della proprietà
oppure vai in catasto di persona ma, comunque, devi avere la delega per visionare le mappe
bye bye
x alex1975:
A prescindere dal discorso di partenza sulle planimetrie degli anni 39-40, volevo dire che nn è detto che quello che è accatastato in epoche successive (magari per esempio nel '60) sia in regola e nn abusivo. Una volta (ma anche adesso) uno poteva accatastare quello che gli pareva perchè Comune e Agenzia del territorio nn facevano/fanno controlli incrociati di quello che si presenta con quello che è approvato e depositato in comune. Risultato: esistono persone che comprano con planimetria catastale corrispondente all'appartamento e pensano che sia tutto ok...peccato che poi venga fuori di tutto e di più quando i nuovi proprietari devono magari fare modifiche interne con una DIA e si indaga sulla storia dell'appartamento nn solo a livello catastale ma anche a livello di autorizzazione Comune.....A me è successo con una abitazione monofamiliare che aveva ben 2 bagni abusivi: il precedente proprietario aveva provveduto a fare aggiornamento catastale prima di vendere (furbastro) negli anni 80 così il compratore ha comprato tranquillamente perchè lo stato di fatto corrispondeva al catasto. E' venuto tutto fuori 20 anni dopo al momento in cui ha deciso di fare una pratica per cambiare a sua volta il distribuitivo interno ed è venuto fuori uno di quei casini! E qui si tratta di modifiche interne ma pensate alle case completamente abusive ma accatastate e anche vendute. Il catasto è da prendere un po' con le pinze....
A prescindere dal discorso di partenza sulle planimetrie degli anni 39-40, volevo dire che nn è detto che quello che è accatastato in epoche successive (magari per esempio nel '60) sia in regola e nn abusivo. Una volta (ma anche adesso) uno poteva accatastare quello che gli pareva perchè Comune e Agenzia del territorio nn facevano/fanno controlli incrociati di quello che si presenta con quello che è approvato e depositato in comune. Risultato: esistono persone che comprano con planimetria catastale corrispondente all'appartamento e pensano che sia tutto ok...peccato che poi venga fuori di tutto e di più quando i nuovi proprietari devono magari fare modifiche interne con una DIA e si indaga sulla storia dell'appartamento nn solo a livello catastale ma anche a livello di autorizzazione Comune.....A me è successo con una abitazione monofamiliare che aveva ben 2 bagni abusivi: il precedente proprietario aveva provveduto a fare aggiornamento catastale prima di vendere (furbastro) negli anni 80 così il compratore ha comprato tranquillamente perchè lo stato di fatto corrispondeva al catasto. E' venuto tutto fuori 20 anni dopo al momento in cui ha deciso di fare una pratica per cambiare a sua volta il distribuitivo interno ed è venuto fuori uno di quei casini! E qui si tratta di modifiche interne ma pensate alle case completamente abusive ma accatastate e anche vendute. Il catasto è da prendere un po' con le pinze....
nel senso che se l'appartamento attuale non dovesse corrispondere alla planimetria del '40 bensì ad una successiva, nn date per scontato che se al catasto c'è corrispondenza sia tutto ok dal punto di vista autorizzativo.
Ti ringrazio e ne approfitto per raccontarti un episodio che mi è successo per una casa di nuova realizzazione. L'agenzia immobiliare, come dici tu, mi ha fornito una piantina catastale conforme a ciò che vedevo, però non mi sono fidata e ho chiesto di poter vedere anche il progetto presentato al comune. A quel punto mi sono accorta che era completamente diverso. Se il cliente non prendeva un mutuo, cosa succedeva? E' possibile che non ci sia un controllo?