paola : [post n° 249506]

prevenzione umidità

buongiorno a tutti, premetto di non possedere una solida esperienza professionale in materia, spero pertanto qualcuno possa aiutarmi fornendomi qualche informazione utile: un mio cliente possiede un edificio ad uso casa-vacanza (locazione a terzi per brevi periodi). Quando gli appartamenti sono liberi ovvero non locati, anche per periodi lunghi, è opportuno/consigliabile attivare l'impianto di riscaldamento nel periodo invernale, e con quale frequenza, al fine di 1) evitare onerosi interventi per avviamento impianto dopo lunghi periodi di inattività riscaldamento 2) evitare la formazione di efflorescenze e muffe dovute ad umidità? sottolineo che l'edificio, un "colabrodo energetico" edificato nei primi anni 90, è ubicato in una zona molto umida (a ridosso di un fossato in un territorio periferico, "quasi campagna") spero di esser stato chiaro nell'esposizione del problema...grazie a tutti quanti vorranno rispondermi!...non mi consigliate interventi sull'involucro edilizio...la proprietà proprio non ne vuol sapere!(purtroppo!)...spero rispondiate in massa ;)
gaby :
provare ad arieggiare i locali ogni tanto...ma se queste soluzioni non funzionano (il che è probabile) il cliente non si può lamentare oltre visto che non vuole intervenire
poipoi :
concorso con gaby
bisogna scaricare l'umidità all'esterno, con un deumidificatore, con un impianto di condizionamento, o di ventilazione forzata. Riscaldando un locale chiuso non so quanto risolvi.
E se invece c'è un problema di isolamento, un ponte termico, allora potrebbe non essere sufficiente.
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