storiella:
un proprietario di immobile(casetta) vende ad un privato l'immobile dichiarandolo del 1960(prima della concessione edilizia), in realtà non è vero..cosa può succedere al nuovo proprietario?.....visto che ha acquistato un edificio abusivo ma dichiarato del 1960?
sono i soliti escamotage che la gente usa per vendere costruzioni abusive.....un po vecchiotte e le spacciano del periodo dove non bisognava la concessione edilizia....
aiutatemi prima di acquistare.....niente....
grazie
sa : [post n° 251626]
concessione edilizia
il nuovo proprietario se viene fuori rischia la rimessa in pristino dello stato dei luoghi ma non ha commesso alcun abuso direi, è da vedere se poi invece che farti demolire ti fanno una maximulta ma visto che a quel punto viene fuori che la responsabilità è dell'ex proprietario E DEL TECNICO che ha redatto la relazione tencica di conformità ti potresti rivalere su di loro (sempre che abbiano proprietà o altro.cioè la morale è che se poi l'ex proprietario non ha intestato niente te richie la casetta ed una causa decennale con costui e lui alla fine non ha quasi niente da perdere (ilr eato sarà decaduto in prescrizione..)
Dipende da come viene scritto l'atto di compravendita.
Se il notaio asserisce che il fabbricato è ante '67, ma poi il nuovo proprietario scopre che è post '67 perchè magari deposita in comune una semplicissima CIA, in questo caso il nuovo proprietario può:
- denunciare penalmente il notaio per aver notificato un falso;
- chiedere al vecchio proprietario la restituzione dell'intero costo pagato per acquisire l'immobile, compreso il doppio della caparra.
- chiedere al notaio l'annullamento di qualsiasi pratica per rilascio di eventuali finanziamenti e/o mutui.
Se il notaio scrive nell'atto la verità e se il fabbricato è legalmente alienabile, vale il cosidetto "visto piaciuto" ed il nuovo proprietario si sobbarca di tutte le eventuali problematicità edilizie, catastale, urbanistiche che il fabbricato porta con sè.
Se il notaio asserisce che il fabbricato è ante '67, ma poi il nuovo proprietario scopre che è post '67 perchè magari deposita in comune una semplicissima CIA, in questo caso il nuovo proprietario può:
- denunciare penalmente il notaio per aver notificato un falso;
- chiedere al vecchio proprietario la restituzione dell'intero costo pagato per acquisire l'immobile, compreso il doppio della caparra.
- chiedere al notaio l'annullamento di qualsiasi pratica per rilascio di eventuali finanziamenti e/o mutui.
Se il notaio scrive nell'atto la verità e se il fabbricato è legalmente alienabile, vale il cosidetto "visto piaciuto" ed il nuovo proprietario si sobbarca di tutte le eventuali problematicità edilizie, catastale, urbanistiche che il fabbricato porta con sè.
il notaio non potrà mai scrivere che l'immobile è abusivo!e poi dall'estate '09 i notai per redigere l'atto hanno bisogno di una relazione tecnica di conformità dal punto di vista catastale-urbanistico redattada un professionista, se costui dichiara il falso e viene fuori il notaio non penso abbia pb ma l'ATTO E' NULLO, quindi puoi riavere la restituzione di quanto pagato, e denunciare per truffa il venditore e molto altro. Per vendere un immobile abusivo ad oggi occorre non solo un proprietario truffatore ma pure un tecnico che certifici il falso!!