ciopigna : [post n° 259643]
scia in sanatoria
Ciao, vorrei acquistare un immobile la cui unica piantina catastale disponibile risale al 1939 e non corrisponde alla attuale divisione degli ambienti. In particolare non figura una apertura larga 1 metro fatta, non so quando, su una parete portante e mai registrata al catasto. Per non incorrere in sanzioni posso presentare una Scia in sanatoria oppure esiste ancora la Dia per questi casi? Quali sono i costi? grazie
Ciao, intanto, non sei tu che acquisti ma chi vende che deve avere tutto in regola, anche xè all'atto del rogito le piante catastali devono corrispondere al vero. Quindi, in teoria, dovresti chiedere al venditore di fare scia, o dia o quant'altro.
Ciao
Ciao
Verifica con la parte venditrice che al comune non sia depositata una pratica edilizia che legittima lo stato attuale.
Può essere che magari esista ma che nn sia stata variazione al catasto (che quindi ha solo pianta del 39).
Attenzione poi alla questione catasto: quello che si trova al catasto (fatta eccezione per quella del 39 che ha valore perchè all'epoca verificavano tramite accertamento d'ufficio che il geometra di turno nn avesse disegnato e scritto falsità) nn è detto che corrisponda all'autorizzato....Prima di comprare fare sempre verifiche anche in comune perchè il catasto non vale nulla (domani potrei accatastare una villetta in Piazza San Marco e nessuno mi direbbe nulla!!). Ho visto notai seri mandare qualcuno del loro studio a cercare in comune o appoggiarsi a qualche architetto per verificare che tutto fosse ok prima di stipulare l'atto di compravendita.
Cmque, per carità, è giusto che tu ti interessi ma queste cose sarebbero a carico della parte venditrice. Se, mettiamo caso, tra una settimana ti arrivano con una planimetria catastale presentata ora che registra la situazione attuale...DRINNN!campanello d'allarme, per i motivi che ti ho detto sopra.
Può essere che magari esista ma che nn sia stata variazione al catasto (che quindi ha solo pianta del 39).
Attenzione poi alla questione catasto: quello che si trova al catasto (fatta eccezione per quella del 39 che ha valore perchè all'epoca verificavano tramite accertamento d'ufficio che il geometra di turno nn avesse disegnato e scritto falsità) nn è detto che corrisponda all'autorizzato....Prima di comprare fare sempre verifiche anche in comune perchè il catasto non vale nulla (domani potrei accatastare una villetta in Piazza San Marco e nessuno mi direbbe nulla!!). Ho visto notai seri mandare qualcuno del loro studio a cercare in comune o appoggiarsi a qualche architetto per verificare che tutto fosse ok prima di stipulare l'atto di compravendita.
Cmque, per carità, è giusto che tu ti interessi ma queste cose sarebbero a carico della parte venditrice. Se, mettiamo caso, tra una settimana ti arrivano con una planimetria catastale presentata ora che registra la situazione attuale...DRINNN!campanello d'allarme, per i motivi che ti ho detto sopra.
1) fatto salvo le verifiche correttamente indicate negli altri post va verificato il momento storico dell'"abuso" poichè a seconda del periodo cambiano le situzioni giuridiche di riferimento
cordialmente
cordialmente
Salve, a me si è verificata la seguente situazione: sono il potenziale venditore di un appartamento per il quale la planimetria catastale corrisponde allo stato attuale dell'immobile. Tuttavia, poiché l'immobile originariamente (prima ancora che l'acquistassi io) era diverso da quello attuale (una stanza in più, una in meno), il geometra del notaio ha richiesto la S.C.I.A. in sanatoria. Ritenete questa cosa obbligatoria?
Grazie, cordiali saluti.
Grazie, cordiali saluti.