Buongiorno a tutti, in questi giorni sto trattando l’acquisto di un appartamento nuovo, al grezzo avanzato. Trattasi di un appartamento mansardato con altezza minima 1,50 m e altezza massima 3,50 m. Nonostante la fiducia iniziale data all’impresario che l’ha costruito mi sono accorto, però, che l’accatastamento non corrisponde alla realtà, in quanto nel catastale sono presenti delle pareti che nella realtà sono state “demolite” per ampliare lo spazio vivibile. Guardando il Regolamento Edilizio dice che l’altezza media netta non deve essere inferiore a m. 2,70 con un minimo di m. 1,80.
Ora mi chiedo se ciò comporta delle conseguenze per me acquirente oppure se è colui che vende l’immobile catastalmente non conforme che si assume tutte le responsabilità del caso. Come mi devo comportare secondo voi? Ringrazio chiunque mi darà una risposta
MIMI : [post n° 266293]
Info conformità catastale
Ciao Mimi, proverò a rispondere per quel poco che mi viene in mente, ovviamente sono tutte supposizioni, prendile come spunto :-)
indipendentemente dal regolamento edilizio che varia da Comune a Comune, non sapendo di dove tu sia, l'accatastamento deve corrispondere allo stato di fatto!
Anche di fronte ad un notaio va asseverato che lo stato di fatto corrisponde a quello dichiarato catastalmente.
Per fare questo, il venditore deve regolarizzare la situazione aggiornando la planimetria catastale.
Qualora i lavori realizzati differentemente da quanto dichiarato nella pratica edilizia presentata non possano essere regolarizzati perchè non eseguiti in conformità dei vari regolamenti, la situazione si complicherebbe...Bisognerebbe forse tentare una sanatoria, con relativa presentazione della richiesta, tempi di attesa e pagamento di sanzione amministrativa per opere eseguite abusivamente ecc ecc...
Attenzione solo ad una cosa: per quanto mi risulta, chi compra diventa comunque in parte responsabile della situazione irregolare, avendo dichiarato la corrispondenza tra situazione reale e accatastamento al momento dell'atto di vendita.
Non so se le cose siano cambiate o meno, ma fossi in te chiederei di regolarizzare il tutto prima di procedere all'acquisto! Dopo sono solo rogne e spese per mettere in regola il tutto!!
indipendentemente dal regolamento edilizio che varia da Comune a Comune, non sapendo di dove tu sia, l'accatastamento deve corrispondere allo stato di fatto!
Anche di fronte ad un notaio va asseverato che lo stato di fatto corrisponde a quello dichiarato catastalmente.
Per fare questo, il venditore deve regolarizzare la situazione aggiornando la planimetria catastale.
Qualora i lavori realizzati differentemente da quanto dichiarato nella pratica edilizia presentata non possano essere regolarizzati perchè non eseguiti in conformità dei vari regolamenti, la situazione si complicherebbe...Bisognerebbe forse tentare una sanatoria, con relativa presentazione della richiesta, tempi di attesa e pagamento di sanzione amministrativa per opere eseguite abusivamente ecc ecc...
Attenzione solo ad una cosa: per quanto mi risulta, chi compra diventa comunque in parte responsabile della situazione irregolare, avendo dichiarato la corrispondenza tra situazione reale e accatastamento al momento dell'atto di vendita.
Non so se le cose siano cambiate o meno, ma fossi in te chiederei di regolarizzare il tutto prima di procedere all'acquisto! Dopo sono solo rogne e spese per mettere in regola il tutto!!