manuel : [post n° 278641]

CONCESSIONE IN SANATORIA

Ciao a tutti
ho un dubbio su una pratica.
In sostanza il mio cliente ha costruito una villetta di 2 piani nel 1980 e poi l'ha condonata. ora la vuol vendere e gli serve il titolo urbanistico definitivo.
Ho redatto tutti i documenti progettuali ed autorizzativi (zona vincolata) la sovrintendenza ha espresso il parere ok a seguito scavi, ma all'atto del rilascio della concessione definitiva il comune, mi ha dato parere negativo in quanto, il nuovo PRG non e' stato approvato, e in base al vecchio, per le zone in cui sorge l'immobile (agricole) altezze pari al mio fabbricato non sono consentite.
Ora, essendo loro i primi a indicarmi l'iter, sollecitandomi nella presentazione dell apratica (per riscuotere ovviamente a fare i pagamenti.. che sono stati effetttuati...) come devo comportarmi? esiste una via d'uscita secondo voi?
la situazione e piuttosto imbarazzante dato che ho gia percepito buona parte della parcella..... ed ora il cliente si ritrova con un pugno di mosche in mano...

Grazie

M
solidred :
beh ma se l'ha condonata e il condono è andato a buon fine serve fare altro? non so, cosa staresti facendo, un permesso in sanatoria?
manuel :
ciao e grazie della risposta. in sostanza l'ultia fase del condono, prevedeva dopo i pagameni delle oblazioni e l'autorizzazione dell'uce, il rilascio dal comune della concessione in sanatoria, che e l'unico stumento valido per poter vendere un immobile ex abusivo. A roma in particolare e pieno di immobilo condonati negli anni 80 ma per i quali nn e mai stata rilasciata la concessione (sulla quale credo si esprime il comune dopo l'ok dell'uce al condono)
in sostanza il mio immobile e condonato, ha pagato gli oneri, esiste al catasto (paga l'ici..) e legalmente svincolato da eventuali denunce, ma l'atto finale e il rilascio della consessione in sanatoria.. che per i motivi suddetti mi viene negata!!!
desnip :
Mi sembra una sciocchezza che ti esprimano questo diniego come se si trattasse di una sanatoria.
In tal caso capirei, perchè non ci sarebbero i requisiti, ma il condono è altra cosa e va in deroga alla normativa solita.
solidred :
io davo per scontato che avessi ritirato il permesso in sanatoria essendo un condono. Infatti tu non stai portando a casa un permesso a costruire in sanatoria ordinario diciamo, ma relativo al condono edilizio e pertanto non sussiste il riferimento alla doppia conformità cui farebbe invece riferimento la sanatoria ordinaria. Essendo un condono edilizio concordo con Desnip, tu vai in deroga a tutto, hai pagato, basta. Sono obbligati a concludere la pratica col rilascio del titolo, ci mancherebbe altro, se poi hai pagato tutte le rate e non han detto nulla, ora credo non possano tornare indietro. Anche perchè se fosse stato possibile fare l'altezza in più il tuo cliente non avrebbe fatto l'abuso e nemmeno il condono. Il condono prescinde dalle norme ordinarie, altrimenti che cavolo di condono è?
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