Ciao a tutti
la proprietà di un negozio non più in attività dal 2000 vorrebbe chiedere il cambio d'uso dello stesso per trasformarlo in alloggio.
Ho richiesto i disegni del permesso e rispetto al costruito c'è una difformità nella posizione di una scaletta interna, quindi ho presentato una scia in sanatoria.
Il tecnico incaricato della pratica mi ha chiesto di integrare la documentazione per dimostrare l'eliminazione delle barriere architettoniche per accedere al negozio in quanto c'è una differenza di 15 cm tra il piano di accesso e la quota del marciapiede esistente.
Pensavo bastasse dichiarare che in caso di necessità si poteva posizionare una rampa mobile ma non so se questo possa essere interpretato come una richiesta di deroga...
secondo voi basterebbe dichiarare che la proprietà non vuole più riaprire l'attività e che quindi non ha senso modificare la vetrina mettendola a norma per poi modificarla successivamente?c'è un modo per risolvere il problema senza andare a fare lavori di adeguamento che tra l'altro non servirebbero in quanto il negozio è chiuso da un pezzo?non so come fare a farmi capire dai tecnici del comune...
grazie x l'aiuto
max : [post n° 280740]
l 13/89 x accesso negozio
magari adesso mi prenderò un casino di insulti però ti faccio una domanda: perchè hai fatto una scia quando comunque adesso dovrai presentare una richiesta di permesso a costruire per il cambio destinazione d'uso?se la difformità la mettevi nel progetto di cambio destinazione non evitavi un passaggio?oppure era stato accertata già questa difformità?...
@ mrblue..Magari l'ufficio in questione ha richesto la separazione delle due pratiche, sanatoria prima e cambio dest. uso poi, nel mio Comune è così...
il tecnico del comune con il quale ero andato a parlare prima di presentare il cambio d'uso mi ha detto che dovevo prima sanare l'abuso
altra domanda come faceva il tecnico del comune a sapere della difformità senza aver fatto un sopraluogo?era proprio questo il mio dubbio iniziale, è normale che se il comune ha ravvisato la difformità si è obbligati a sanare prima quella, tutt'altro discorso se il comune non ne sapeva niente....
essendo la difformità interna e possibilmente il tecnico del comune non sapendo tale difformità ne potendola verificare se non da foto interne che non chiedono praticamente mai, potevi far risparmiare al tuo committente una sanatoria, non è correttissimo, ma con quello che già ci fanno penare e dovendo cmunque far modifiche, andavi via dritto, avresti comunque messo in ordine la pratica senza troppi casini e costi al committente
non hai capito, il tecnico non contesta l'abuso di spostamento di scala, contesta il fatto che essendo negozio devi garantire l'accesso!peccato che tutti i negozi della zona, essendo gli edifici della strada realizzati nel 57, quindi prima della l13, presentano tutti una altezza di 15 cm rispetto a quella del marciapiede.Per inciso tutti gli altri sono ancora in piena attività commerciale e nessuno ha realizzato una rampa fissa!c'è un modo di risolvere la situazione senza dover fare lavori che poi dovranno essere nuovamente smantellati perchè ad oggi non serve nessuna rampa visto che il negozio è chiuso e tale sarà per sempre?