Sono un ragazzo di 28 anni laureato in architettura con 110 e lode ed abilitato alla professione.
Ho già fatto alcune esperienze accademiche molto prestigiose ma non ho grande esperienza pratica lavorativa.
Ora mi è stato proposto un posto di collaboratore presso uno studio di architettura, dove svolgerei mansioni di responsabilità in campi affini alla mia competenza e mi è stato chiesto di definire la mia "giusta retribuzione" su cui poi concordarmi col titolare dello studio.
Vi chiedo, in base alla mia situazione, quale ritenete sia il giusto? e quale forma contrattuale potreste indicarmi come ideale?
Grazie a tutti.
ese : [post n° 2836]
"Giusta retribuzione"
non tocca a te definire la retribuzioe ma al titolare dello studio, questa è una mossa che fanno di solito per fregarti, visto che loro meglio di te che non hai avuto grosse esperienze lavorative di collaborazioni professionali, sanno quale è il compenso che ti spetta commisurato ovviamnete alle tue capacità.
comunque apparte il lato economico che senz'altro è importaante per te in questa fase la cosa più importante è l'esperienza che tisarà in futuro fondamentale per costruire la tua professione.
in bocca al lupo da max
comunque apparte il lato economico che senz'altro è importaante per te in questa fase la cosa più importante è l'esperienza che tisarà in futuro fondamentale per costruire la tua professione.
in bocca al lupo da max