Buonasera, vorrei un consiglio (sono alle prime armi) circa una richiesta fattami da un cliente che mi ha chiesto una consulenza relativa ad una sanatoria di un piccolo abuso compiuto nel suo appartamento.
Si tratta di un appartamento posto all'ultimo piano di un immobile dove, oltre alla ristrutturazione interna con opere di manutenzione straordinaria, è stato realizzato un soppalco modificando l'altezza del tetto per ricavare più spazio calpestabile.
L'altezza massima dell'appartamento dal pavimento al tetto di copertura era di mt 6 (di cui mt. 4 fino al tetto delle stanze e mt 2 area libera sovrastante sottotetto e di pertinenza dell'appartamento) e la minima di mt 5 (4mt al tetto della stanza + 1mt area libera sovrastante); quindi tetto a spiovente.
Il soppalco è stato realizzato nello spazio di area libera sopra una stanza abbassando il tetto di questa da 4 metri a 3 mt; inoltre per guadagnare ulteriore spazio è stato anche alzato il tetto a spiovente (e tutto senza autorizzazione) di circa 1 mt. in modo da ottenere un soppalco totalmente calpestabile con altezza massima di circa 3mt. e minima di circa 2mt.
Vorrei sapere se è possibile sanare la situazione (ovvero l'aver sollevato il tetto spiovente di circa 1mt senza aver richiesto autorizzazioni ed abbassato il pavimento delle stanze) rifacendomi all'art. 13 L.28/02/1985 n. 47?
Aggiungo anche che il tetto sollevato non ha comunque superato l'altezza massima del palazzo.
Grazie a tutti in anticipo
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