Nel progetto di ristrutturazione di un appartamento in una palazzina degli anni ’50 a Roma (Municipio X) si ritiene opportuno aprire una finestra facilmente individuabile sul prospetto e che rappresenta un caso di “ripensamento del costruttore” per cui è stata immediatamente tamponata.
In facciata (prospiciente il balcone dell’appartamento in questione che affaccia su un distacco interno con altri fabbricati) si riconosce la classica nicchietta mentre all’interno esiste tutto il vano finestra. Supponendo l’assentibilità dell’opera da NTA e l’assenza di vincolo paesistico può essere sufficiente una SCIA eventualmente onerosa? I tecnici interpellati preliminarmente sono andati giù pesanti ed hanno invocato il permesso di costruire ma, francamente, ritengo che non si possa parlare di modifica del prospetto in senso stretto (ripeto: l’”impronta” della finestra e tutta la struttura già esistono) e che l’opera possa andare sotto la più ampia casistica di RC ex art. 3, comma c) DPR 380/01.
semilateres : [post n° 290094]