Salve, volevo delle informazioni riguardo al condono essendomi capitato un lavoro in una casa nella quale il proprietario ha eseguito dei lavori abusivi ed essendo alle prime armi è la prima volta che mi trovo davanti a questo problema. La questione è la seguente: questo signore ha la casa indipendente a piano terreno e al piano superiore c'è il figlio, quindi l'intero edificio è tutto suo!!pochi mesi fà ha chiuso completamente un balcone facendolo diventare una piccola cucina e ha realizzato nuovamente il balcone dopo la cucina, in pratica ha "allungato" la casa.Oltre a ciò ha ricavato, dalla sua casa, un piccolo monolocale separato con un semplice tramezzo!!per mettere le cose in regola COSA DEVO FARE?il piano casa 2012 prevede che ognuno può ampliare la sua abitazione fino a un massimo del 20%...bisogna fare domanda di condono?
Grazie
Il condono non c'è, al massimo puoi fare una sanatoria se l'intervento fatto rispetta le norme e rientra nel piano casa.
Fai i complimenti al committente! C'è il piano casa e lui fa tutto abusivamente.
@Eli71 il Piano casa non è un condono. Forse l'intervento si sarebbe potuto fare con il piano casa, ma ormai che è fatto probabilmente (se non ha volume a disposizione) non è nemmeno sanabile.
@Eli71 il Piano casa non è un condono. Forse l'intervento si sarebbe potuto fare con il piano casa, ma ormai che è fatto probabilmente (se non ha volume a disposizione) non è nemmeno sanabile.
@maxx: e io cosa ho detto? ho scritto subito che il condono non c'è, e deve fare una sanatoria.
Ma non puoi fare una sanatoria se rientra nel piano casa...
Cioè... se io posso ampliare 10 mq in base al piano casa, ma non presento il permesso di costruire e amplio di 10 mq, non posso richiedere una sanatoria dopo averlo realizzato.
Altrimenti il piano casa diventerebbe un condono.
Cioè... se io posso ampliare 10 mq in base al piano casa, ma non presento il permesso di costruire e amplio di 10 mq, non posso richiedere una sanatoria dopo averlo realizzato.
Altrimenti il piano casa diventerebbe un condono.
Senza entrare nel merito di professionisti che non sanno la differenza tra sanatoria e condono il problema volume è davvero la cosa minore e preferisco non entrare nel merito, li c'è un problema strutturale non indifferente invece:
1) Ha chiuso un balcone formando una cucina, premesso che spero abbia chiuso un terrazzo e che quindi non abbia fatto una cucina "a sbalzo" i carichi con cui si dimensiona l'armatura di un terrazzo sono differenti da quelli di un solaio (soprattutto se sei in una zona dove la neve non incide molto)
2) Ha realizzato un nuovo balcone e come l'ha ancorato? E' parallelo o perpendicolare all'orditura del solaio? Ha usato del "chimico"? Di che tipo?
Ammesso che urbanisticamente sia sanabile, chi collauda il tutto?!
Stai attento che molti comuni piccoli potrebbero non chiederti una valutazione strutturale ma ovviamente vogliono che un tecnico certifichi la rispondenza a tutte le norme (ntc 2008 comprese) ed essendo architetto e quindi autorizzato a effettuare calcoli strutturali non puoi dire neppure (in caso di problemi) "non lo sapevo".
Esiste anche un problema termico e acustico ma è davvero il minore dei mali.
Se ti può consolare simili clienti capitano a tutti, ricorda però che una volta che tu "firmi" la responsabilità è tua, quindi attenzione, non aver paura di dire al cliente "non si può fare" (nel caso fosse davvero così ovviamente ;) )
1) Ha chiuso un balcone formando una cucina, premesso che spero abbia chiuso un terrazzo e che quindi non abbia fatto una cucina "a sbalzo" i carichi con cui si dimensiona l'armatura di un terrazzo sono differenti da quelli di un solaio (soprattutto se sei in una zona dove la neve non incide molto)
2) Ha realizzato un nuovo balcone e come l'ha ancorato? E' parallelo o perpendicolare all'orditura del solaio? Ha usato del "chimico"? Di che tipo?
Ammesso che urbanisticamente sia sanabile, chi collauda il tutto?!
Stai attento che molti comuni piccoli potrebbero non chiederti una valutazione strutturale ma ovviamente vogliono che un tecnico certifichi la rispondenza a tutte le norme (ntc 2008 comprese) ed essendo architetto e quindi autorizzato a effettuare calcoli strutturali non puoi dire neppure (in caso di problemi) "non lo sapevo".
Esiste anche un problema termico e acustico ma è davvero il minore dei mali.
Se ti può consolare simili clienti capitano a tutti, ricorda però che una volta che tu "firmi" la responsabilità è tua, quindi attenzione, non aver paura di dire al cliente "non si può fare" (nel caso fosse davvero così ovviamente ;) )
per dotting...non entro in merito dei problemi strutturali per i quali non mi sembra che sia stato richiesto un parere da matt, che evidentemente da bravo professionista avrà fatto le sue valutazioni, ma potrei sapere qual'è la differenza tra condono e sanatoria edilizia oltre al fatto che la concesssione in sanatoria è l'atto conclusivo di un procedimento di condono edilizio?
Nello studio dove lavoro tre o quattro anni fa abbiamo fatto dei permessi in sanatoria per delle tettoie costruite in aderenza alle case, i clienti hanno pagato le loro brave multe e hanno regolarizzato il tutto, anzi uno l'ha chiusa in modo da ricavarci una veranda che ha aumentato la S.U.A quell'epoca condoni non ce n'erano, o in provincia di Modena sono ubriachi o le sanatorie si possono fare anche senza che ci sia in vigore una legge sul condono edilizio.
per ponteggi:
a dire il vero matt ha scritto testualmente "mettere le cose in regola COSA DEVO FARE"
Io da "bravo professionista" ogni volta che ho a che fare con un abuso edilizio ho per primo pensiero "la struttura è ben realizzata o rappresenta un pericolo per le persone?"
Fatto questo comincio a valutare il problema urbanistico perché se la prima condizione non è rispettata è inutile pensare a come sanare il tutto.
Dato il tipo di intervento fatto mi sorge qualche dubbio che siano presenti provini del cls usato, che il proprietario abbia fatto le dovute verifiche agli SL prima di effettuare l'ampliamento ecc... ecc...
Quindi il primo passo è fare una verifica con gli elementi a disposizione sulla rispondenza alle ntc sperando di avere tutti gli elementi per effettuare una simile verifica.
La differenza poi è che il condono permette spesso di sanare manufatti che non sarebbero potuti esser realizzati, la sanatoria permette di sanare opere realizzate allo stato dell'arte rispettando le norme ma costruite senza le dovute autorizzazioni.
Dato che in questo periodo non è presente un condono sicuramente il tecnico comunale chiederà un asseverazione da parte di Matt sulla rispondenza a tutte le norme in cui la sismica è la più ostica.
a dire il vero matt ha scritto testualmente "mettere le cose in regola COSA DEVO FARE"
Io da "bravo professionista" ogni volta che ho a che fare con un abuso edilizio ho per primo pensiero "la struttura è ben realizzata o rappresenta un pericolo per le persone?"
Fatto questo comincio a valutare il problema urbanistico perché se la prima condizione non è rispettata è inutile pensare a come sanare il tutto.
Dato il tipo di intervento fatto mi sorge qualche dubbio che siano presenti provini del cls usato, che il proprietario abbia fatto le dovute verifiche agli SL prima di effettuare l'ampliamento ecc... ecc...
Quindi il primo passo è fare una verifica con gli elementi a disposizione sulla rispondenza alle ntc sperando di avere tutti gli elementi per effettuare una simile verifica.
La differenza poi è che il condono permette spesso di sanare manufatti che non sarebbero potuti esser realizzati, la sanatoria permette di sanare opere realizzate allo stato dell'arte rispettando le norme ma costruite senza le dovute autorizzazioni.
Dato che in questo periodo non è presente un condono sicuramente il tecnico comunale chiederà un asseverazione da parte di Matt sulla rispondenza a tutte le norme in cui la sismica è la più ostica.
la differenza tra condono e sanatoria, e sono due cose ben diverse, è la seguente: il condono può avvenire una volta ogni tanto con modalità diverse di volta in volta, e permette di regolarizzare modifiche e costruzioni anche non in regola con quanto previsto dalla normativa vigente. Ed è temporalmente limitato, lo stato decide quando fare un condono.
La sanatoria edilizia invece è un atto che si fa con un permesso di costruire iun sanatoria, si può fare sempre, ma ha la prerogativa fondamentale che ciò che è stato fatto abusivamente sia sanabile secondo la normativa vigente ora e al momento della realizzazione.
In parole povere: se modifico la casa e dopo cinque anni faccio le valutazioni e scopro che le modifiche che ho fatto potevo comunque farle, faccio una sanatoria, pago le sanzioni e fine. Se scopro che non potevo farle, o attendo un condono o demolisco.
La sanatoria edilizia invece è un atto che si fa con un permesso di costruire iun sanatoria, si può fare sempre, ma ha la prerogativa fondamentale che ciò che è stato fatto abusivamente sia sanabile secondo la normativa vigente ora e al momento della realizzazione.
In parole povere: se modifico la casa e dopo cinque anni faccio le valutazioni e scopro che le modifiche che ho fatto potevo comunque farle, faccio una sanatoria, pago le sanzioni e fine. Se scopro che non potevo farle, o attendo un condono o demolisco.
la differenza tra condono e sanatoria, e sono due cose ben diverse, è la seguente: il condono può avvenire una volta ogni tanto con modalità diverse di volta in volta, e permette di regolarizzare modifiche e costruzioni anche non in regola con quanto previsto dalla normativa vigente. Ed è temporalmente limitato, lo stato decide quando fare un condono.
La sanatoria edilizia invece è un atto che si fa con un permesso di costruire iun sanatoria, si può fare sempre, ma ha la prerogativa fondamentale che ciò che è stato fatto abusivamente sia sanabile secondo la normativa vigente ora e al momento della realizzazione.
In parole povere: se modifico la casa e dopo cinque anni faccio le valutazioni e scopro che le modifiche che ho fatto potevo comunque farle, faccio una sanatoria, pago le sanzioni e fine. Se scopro che non potevo farle, o attendo un condono o demolisco.
La sanatoria edilizia invece è un atto che si fa con un permesso di costruire iun sanatoria, si può fare sempre, ma ha la prerogativa fondamentale che ciò che è stato fatto abusivamente sia sanabile secondo la normativa vigente ora e al momento della realizzazione.
In parole povere: se modifico la casa e dopo cinque anni faccio le valutazioni e scopro che le modifiche che ho fatto potevo comunque farle, faccio una sanatoria, pago le sanzioni e fine. Se scopro che non potevo farle, o attendo un condono o demolisco.
@Dotting e elpianificator, definizione ok, ma visto che esiste il piano casa e la discussione parte proprio da questo fatto, andrebbe precisato che non si può sanare ciò che si sarebbe potuto fare solo tramite piano casa. Penso che siate tutti d'accordo a riguardo.
Per la definizione rispondevo solo ad una domanda che mi è stata mossa
Nello specifico mi sono limitato a riassumerla il più possibile ma ovviamente la definizione di elpi è quella corretta.
Detto questo non sono totalmente d’accordo con te, alcuni comuni per ottenere i vantaggi del piano casa chiedono un titolo edilizio, compreso uno del tipo “in sanatoria”.
Per me non è corretto visto che la sanatoria ti permette di risolvere situazioni completamente a norma mentre il piano casa è uno strumento per derogare le norme, ma ogni regione con il proprio piano e ogni comune con le sue interpretazioni fa storia a se :(
Nonostante non sia d’accordo nel suo possibile utilizzo sanatoria + piano casa non equivarrebbe a fare un vero e proprio condono perché il piano casa obbliga a realizzare un manufatto con dei requisiti minimi stringenti (almeno in tema sismico, termico ed acustico) in deroga solo agli strumenti urbanistici.
Nello specifico mi sono limitato a riassumerla il più possibile ma ovviamente la definizione di elpi è quella corretta.
Detto questo non sono totalmente d’accordo con te, alcuni comuni per ottenere i vantaggi del piano casa chiedono un titolo edilizio, compreso uno del tipo “in sanatoria”.
Per me non è corretto visto che la sanatoria ti permette di risolvere situazioni completamente a norma mentre il piano casa è uno strumento per derogare le norme, ma ogni regione con il proprio piano e ogni comune con le sue interpretazioni fa storia a se :(
Nonostante non sia d’accordo nel suo possibile utilizzo sanatoria + piano casa non equivarrebbe a fare un vero e proprio condono perché il piano casa obbliga a realizzare un manufatto con dei requisiti minimi stringenti (almeno in tema sismico, termico ed acustico) in deroga solo agli strumenti urbanistici.
un'altra SOSTANZIALE differenza tra condono e sanatoria: il primo estingue ANCHE il reato penale, oltre a quello amministrativo (il comune), il secono no... tu puoi sanare, se hai la doppia conformità (ovvero, lo potevi fare all'epoca in cui lo hai realizzato e lo potresti fare oggi con lo strumento urbanistico vigente) MA la segnalazione del reato di abuso (reato PENALE) viene comunque mandata in Prefettura che poi, a suo giudizio, sceglie se procedere oppure no (e magari capita un anno che un qualunque magistrato prende in mano, a caso, un po' di segnalazioni di abusi e decida di procedere... e allora sono cavolacci amari!!)
con il condono, l'oblazione che si versa allo stato (e che non c'è in caso di sanatoria) serve, appunto per estinguere il reato di abuso edilizio ed è il motivo per cui con condono è anche lo stato che fa cassa, e non solo il comune
bye bye
con il condono, l'oblazione che si versa allo stato (e che non c'è in caso di sanatoria) serve, appunto per estinguere il reato di abuso edilizio ed è il motivo per cui con condono è anche lo stato che fa cassa, e non solo il comune
bye bye