BenPia : [post n° 295399]

Domanda in sanatoria Comune del 1986 non portata a termine

Carissimi, in un'appartamento per cui devo presentare domanda di condono per un piccolo lavoro recente (variazione muri di un bagno) si è verificato un problema connesso ad un vecchio condono presentato nel 1986.
Gli allora proprietari hanno presentato domanda di sanatoria al Comune di Milano per una fusione di 2 bilocali in ciò che attualmente è un 4 locali.
E' dall'epoca che il catasto è stato adeguato. Sono stati rilasciati dal Catasto i nuovi dati di classamento e il numero di fusione edilizia. Ciò nel 1990 (4 anni dopo la fusione effettiva)

Nel 2000 è stato anche venduto l'immobile stesso all'attuale proprietario.
Il Notaio cita nell'atto il numero di domanda in sanatoria, rimandando alla legge del "silenzio assenso" n. 47 del 28.02.1985 art. 35 il fatto di non poter riportare il n. di concessione della sanatoria.

Dovendo presentare la domanda di condono per il lavoro recente, è saltato fuori che il condono sulla fusione non è stato mai concesso (ma nemmeno negato) dal Comune di Milano!

Come posso risolvere la faccenda e presentare la domanda per il nuovo condono?
Avete esperienze simili? Sanzioni da pagare? E' il nuovo proprietario responsabile per esse pur non essendo proprietario al momento della fusione e pur essendoci un atto notarile a garanzia della sussistenza degli atti?
Grazie
desnip :
"un'appartamento per cui devo presentare domanda di condono per un piccolo lavoro recente"
"Dovendo presentare la domanda di condono per il lavoro recente"
"Come posso risolvere la faccenda e presentare la domanda per il nuovo condono?"

Ah, sì? E ai sensi di quale legge? E' uscito un nuovo condono e non ce ne siamo accorti?
ced :
vabè, come dice desnip a tutt'oggi non esiste alcun condono, forse BenPia deve semplicemente presentare una pratica in sanatoria per dei lavori fatti successivamente, ma se non ci illumina lei possiamo solo supporre!
Per il resto, il fatto che il notaio abbia scritto una cosa non vera non tutela assolutamente il tuo cliente, anzi, annullerebbe di per se l'atto.
Questo succede quando non ci si informa bene dello stato di un immobile che si acquista, cosa secondo me inconcepibile!
A questo punto suggerisco di sollecitare il rilascio del condono dell'86, recarsi all'ufficio condono e vedere lo stato della pratica ed eventualmente integrare la documentazione. Ovviamente dì al tuo cliente di prepararsi perchè, bene che gli va, al momento del rilascio della concessione in sanatoria, sicuramente qualcosa dovrà pagare!
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