Ho consegnato una DIA (Lombardia) per la costruzione di una villetta (che sarà l'abitazione dei miei Ccommittenti). Ora l'UT del comune mi chiede:
"Progetto di confort acustico ai fini del rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente in materia di requisiti acustici passivi."
Esattamente cosa intendono?
Specifico che nè il R.E. nè le NTA o altro a livello comunale ne parla.
Io sapevo che le ultime normative per le abitazioni private non imponevano più di presentare una relazione o un progetto.
Z : [post n° 298669]
NUOVA COSTRUZIONE REQUISITI ACUSTICI
credo ti chiedano la relazione di clima acustico...ma ogni comune la gira un pò come vuole...
Che tipo di relazione sarebbe?
Può farla un qualsiasi architetto (io, se sapessi come! :D ) o serve un tecnico abilitato (come?).
Ovvero... è una relazione generale o progettuale analitica?
Può farla un qualsiasi architetto (io, se sapessi come! :D ) o serve un tecnico abilitato (come?).
Ovvero... è una relazione generale o progettuale analitica?
deve farla un tecnico abilitato in acustica, se non lo sei, non puoi farla.
rileggendo però credo vogliano anche (speriamo solo) quella dei requisiti acustici passivi. Sempre tecnico acustico.
rileggendo però credo vogliano anche (speriamo solo) quella dei requisiti acustici passivi. Sempre tecnico acustico.
Almeno a Roma in caso di nuove costruzioni, chiedono una Relazione di Valutazione di Clima Acustico e deve essere redatta da Tecnico competente in acustica, iscritto alla Regione.
ma se non è richiesto nè nel R.E. nè nelle N.T.A. nè in altre normative comunali... quale legge nazionale o regionale pone l'obbligo?
Lo chiedo perchè mi sembra che ci sia molta confuzione in giro, anche negli U.T. che ormai fanno le cose per loro prassi o per sentito dire...
Lo chiedo perchè mi sembra che ci sia molta confuzione in giro, anche negli U.T. che ormai fanno le cose per loro prassi o per sentito dire...
Il DPCM 447/95, che io sappia, è stato superato dalle leggi comunitarie in materia di acustica.
Le Leggi comunitarie 2008 (Legge 7 luglio 2009 n. 88) e 2009 (Legge 4 giugno 2010, n. 96) sono provvedimenti che hanno indicato la necessità di riscrivere l’attuale legislazione italiana inerente l’acustica per uniformarsi alle indicazioni della direttiva comunitaria 2002/49/CE.
La Legge Comunitaria 2009 specifica che, in attesa dell’emanazione di un nuovo decreto sui requisiti acustici passivi, le indicazioni del DPCM 5-12-1997 non trovano applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi.
Le Leggi comunitarie 2008 (Legge 7 luglio 2009 n. 88) e 2009 (Legge 4 giugno 2010, n. 96) sono provvedimenti che hanno indicato la necessità di riscrivere l’attuale legislazione italiana inerente l’acustica per uniformarsi alle indicazioni della direttiva comunitaria 2002/49/CE.
La Legge Comunitaria 2009 specifica che, in attesa dell’emanazione di un nuovo decreto sui requisiti acustici passivi, le indicazioni del DPCM 5-12-1997 non trovano applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi.
la Legge n. 447/95 è ancora vigente ed è la legge fondamentale sull'inquinamento acustico.
Il DPCM 5 dicembre 1997, anch'esso in vigore, determina "i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore", pertanto, gli edifici devono essere costruiti rispettando i limiti riportati nel suddetto DPCM.
l’articolo 15 della legge 96/2010 (c.d. Legge comunitaria 2009) indica solo che il DPCM 5/12/97 non trova applicazione nei rapporti tra privati, ma non viene specificato nulla in merito ai rapporti tra costruttori e Pubblica Amministrazione. Ciò significa che la Amministrazioni comunali devono richiedere la certificazione del rispetto dei limiti di legge al titolare del permesso di costruire.
Il DPCM 5 dicembre 1997, anch'esso in vigore, determina "i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore", pertanto, gli edifici devono essere costruiti rispettando i limiti riportati nel suddetto DPCM.
l’articolo 15 della legge 96/2010 (c.d. Legge comunitaria 2009) indica solo che il DPCM 5/12/97 non trova applicazione nei rapporti tra privati, ma non viene specificato nulla in merito ai rapporti tra costruttori e Pubblica Amministrazione. Ciò significa che la Amministrazioni comunali devono richiedere la certificazione del rispetto dei limiti di legge al titolare del permesso di costruire.
ok, ma quella che tu definisci "certificazione del rispetto dei limiti di legge"... può anche benissimo essere un'autocertificazione pre-costruzione e/o post-costruzione. Dove sta scritto che bisogna produrre una relazione, un progetto o un qualsiasi altro documento del genere?
Z,
il DPCM 5/12/97 dice, in sintesi, che gli edifici devono garantire una certa performance per quanto attiene le prestazioni acustiche.
Pertanto, il rispetto dei limiti è obbligatorio (c'è il DPCM...), quindi, per il rilascio del PdC, il tecnico deve rilasciare un'attestazioni del rispetto dei detti limiti.
Alcune Amministrazioni comunali si accontentano di un'autocertificazione del progettista in cui si dichiara che si sono rispettati i limiti del DPCM, altre Amministrazioni richiedono valutazioni più puntuali.
il DPCM 5/12/97 dice, in sintesi, che gli edifici devono garantire una certa performance per quanto attiene le prestazioni acustiche.
Pertanto, il rispetto dei limiti è obbligatorio (c'è il DPCM...), quindi, per il rilascio del PdC, il tecnico deve rilasciare un'attestazioni del rispetto dei detti limiti.
Alcune Amministrazioni comunali si accontentano di un'autocertificazione del progettista in cui si dichiara che si sono rispettati i limiti del DPCM, altre Amministrazioni richiedono valutazioni più puntuali.
in 11 anni di libera professione, questa è la prima volta che un U.T. mi chiede una cosa del genere..., ma la cosa "divertente" è che non sanno neanche loro cosa mi stanno chiedendo e cosa vogliono. Mi è stato detto solo "gli altri tecnici di solito ci consegnano una relazione"... sottintendendo che loro non leggono neanche oltre alla prima pagina (e non sarebbero neanche in grado di farlo!).
Viva l'Italia!
Viva l'Italia!
Caro Z da quando è uscito il decreto nel 97 la valutazione previsionale dei requisiti acustici è obbligatoria, anche se quel decreto fa riferimento ai valori misurati in opera e anche se nelle amministrazioni non c'è nessuno che capisce qualcosa di acustica. E' assurdo autocertificare il rispetto dei requisiti e non far fare i calcoli a un tecnico abilitato .Per rispettare l'isolamento di facciata come scegli i serramenti?per rispettare il calpestio come scegli il materiale resiliente? per le pareti di separazione tra gli appartamenti come scegli i materiali con cui devono essere fatti per essere sicuro che rispettino i limiti del potere fonoisolante? ecc. ecc. Comunque se ti servono info io sono tecnico competente.
Visto che sei un tecnico saprai meglio di me che fare previsioni sul comportamento acustico di strutture in opera è impossibile, anche perchè un'enorme differenza la fa la posa... soprattutto in acustica.
Quindi scelgo materiali e tecnologie con le dovute garanzie di isolamento acustico, curo che la posa sia fatta nel migliore dei modi e, se proprio devo... misurerò in opera i livelli di isolamento acustico e di emissione.
Quindi scelgo materiali e tecnologie con le dovute garanzie di isolamento acustico, curo che la posa sia fatta nel migliore dei modi e, se proprio devo... misurerò in opera i livelli di isolamento acustico e di emissione.
E' vero che la differenza la fa la posa in opera, ma come fai a sapere se ti serve un serramento con rw di 38 db piuttosto che uno da 40 db? la differnza non è piccola e quando i serramenti li hai già comprati e installati non puoi mica rimandarli indietro se le verifiche in opera non tornano. E altrettanto dicasi degli altri parametrti da rispettare,è sempre meglio avere dei calcoli di base da cui partire perchè quando i lavori sono fatti se qualcosa non va è difficile sistemare le cose. Io di solito quando faccio i calcoli previsionali cerco sempre di stare un pò abbondante proprio per le difficoltà che si incontrano nella posa e nella relazione metto sempre dei particolari e delle spiegazioni sulla posa in opera. Poi sarà anche che sono abituata a lavorare in uno studio in cui il boss spara cavolate sull'acustica che mi fa venire i capelli bianchi.....