flw : [post n° 300590]

Oneri

Salve, ecco il mio dubbio:
ho fatto la progettazione di una ristrutturazione che prevedeva la fusione di due unità e il cambio di destinazione d'uso, in quanto una delle due unità già residenziale da poco tempo era stata accatastata come collabente. Quindi era residenziale è diventata collabente e ritornerà ad essere residenziale. Il comune (Sicilia) ha calcolato gli oneri..proprio per la circostanza del cambio di destinazione d'uso, su tutto il nascente immobile (post fusione) è corretto? Il fatto che l'unità fosse residenziale e poi collabente e che diventerà nuovamente residenziale giustifica l'applicazione degli oneri? grazie in anticipo...
maxxx :
Non penso li giustifichi.
Il problema è che "unità collabente" è una definizione che nasce dal catasto.
Urbanisticamente l'immobili era ed è residenziale.
Non c'è cambio di destinazione d'uso.
PS: secondo me un giorno qualcuno parlerà di cambio di destinazione per passare da A/3 ad A/2...
flw :
Intanto grazie!
anche se in testata è indicato, nel titolo della richiesta il "cambio di destinazione d'uso"..hai riferimenti normativi?
maxxx :
Ma che testata? Nel nome dell'intervento? Ma lo hai scritto tu "cambio di destinazione"?
Riferimenti normativi non ci sono, ma è sufficiente che chiedi in comune quali sono le 2 destinazioni...deve diventare residenziale e prima invece cos'era secondo loro??
flw :
esatto l'ho scritto io..nella premura di consegnare gli elaborati (avevamo pochissimo tempo per presentare il progetto) adesso non vorrei..andarci di mezzo io se il comune vuole specularci
flw :
comunque il titolo lo avevamo concordato
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