Salve, ecco il mio dubbio:
ho fatto la progettazione di una ristrutturazione che prevedeva la fusione di due unità e il cambio di destinazione d'uso, in quanto una delle due unità già residenziale da poco tempo era stata accatastata come collabente. Quindi era residenziale è diventata collabente e ritornerà ad essere residenziale. Il comune (Sicilia) ha calcolato gli oneri..proprio per la circostanza del cambio di destinazione d'uso, su tutto il nascente immobile (post fusione) è corretto? Il fatto che l'unità fosse residenziale e poi collabente e che diventerà nuovamente residenziale giustifica l'applicazione degli oneri? grazie in anticipo...
Non penso li giustifichi.
Il problema è che "unità collabente" è una definizione che nasce dal catasto.
Urbanisticamente l'immobili era ed è residenziale.
Non c'è cambio di destinazione d'uso.
PS: secondo me un giorno qualcuno parlerà di cambio di destinazione per passare da A/3 ad A/2...
Il problema è che "unità collabente" è una definizione che nasce dal catasto.
Urbanisticamente l'immobili era ed è residenziale.
Non c'è cambio di destinazione d'uso.
PS: secondo me un giorno qualcuno parlerà di cambio di destinazione per passare da A/3 ad A/2...
Intanto grazie!
anche se in testata è indicato, nel titolo della richiesta il "cambio di destinazione d'uso"..hai riferimenti normativi?
anche se in testata è indicato, nel titolo della richiesta il "cambio di destinazione d'uso"..hai riferimenti normativi?
Ma che testata? Nel nome dell'intervento? Ma lo hai scritto tu "cambio di destinazione"?
Riferimenti normativi non ci sono, ma è sufficiente che chiedi in comune quali sono le 2 destinazioni...deve diventare residenziale e prima invece cos'era secondo loro??
Riferimenti normativi non ci sono, ma è sufficiente che chiedi in comune quali sono le 2 destinazioni...deve diventare residenziale e prima invece cos'era secondo loro??
esatto l'ho scritto io..nella premura di consegnare gli elaborati (avevamo pochissimo tempo per presentare il progetto) adesso non vorrei..andarci di mezzo io se il comune vuole specularci