Buongiorno,
avrei bisogno del vostro parere sulla seguente questione:
successivamente al rogito notarile di vendita di immobile con dichiarazione da parte venditrice della conformità urbanistica/catastale (immobile costruito con licenza edilizia ante '67) vengono riscontrate dal nuovo proprietario piccole difformità tra lo stato dei luoghi e le piante del Comune (licenza edilizia), in particolare al posto di due finestre esistenti al Comune sembrano rappresentate due porte.
Preciso invece che lo stato dei luoghi è identico a quanto rappresentato in catasto (pianta mai variata dalla cvatastazione iniziale dell'intero fabbricato)
Come comportarsi in questi casi? E' necessario regolarizzare questa situazione? si deve eventualmente regolarizzare secondo quanto in possesso del Comune oppure secondo lo stato dei luoghi che è conforme allo stato catastale?
Vi ringrazio anticipatamente se vorrete/potrete darmi il vostro parere da esperti.
silvia : [post n° 310893]
VENDITA IMMOBILE - DIFFORMITA' URBANISTICHE
il problema si pone solo se ad un eventuale controllo dei vigili (ripeto eventuale)
venisse riscontrata questa piccola difformita' di finestre in porte.
Allora l'attuale proprietario dovrebbe farsi rilevare sul vecchio prorpietario che gli ha fornito una conformita' urbanistica non rispondente al vero .
Ma ti devi informare su quanto tempo gode l'acquirente per rivalersi sul vecchio proprietario dalla data di stipula dell'atto su eventuali inconvenienti riscontrati.
venisse riscontrata questa piccola difformita' di finestre in porte.
Allora l'attuale proprietario dovrebbe farsi rilevare sul vecchio prorpietario che gli ha fornito una conformita' urbanistica non rispondente al vero .
Ma ti devi informare su quanto tempo gode l'acquirente per rivalersi sul vecchio proprietario dalla data di stipula dell'atto su eventuali inconvenienti riscontrati.
Mi pongo il problema perchè volendo il nuovo proprietario fare dei lavori devo sapere se quelle descritte sono da intendersi irregolarità ad es. da sanare oppure sono irrilevanti (urbanisticamente)
Per chiarire rispetto alle piante in Comune lo stato dei luoghi è per così dire in riduzione cioè ci sono due finestre al posto di quelle che dovevano essere secondo il progetto in Comune delle porte.
Per chiarire rispetto alle piante in Comune lo stato dei luoghi è per così dire in riduzione cioè ci sono due finestre al posto di quelle che dovevano essere secondo il progetto in Comune delle porte.
Perché dici "sembrano"?
In ogni caso se è ante 67 non era nemmeno obbligatoria la licenza e, se la pianta del catasto è conforme (ed è ante 67) hai dimostrato che era già così e quindi conforme (scusa i giochi di parole).
In ogni caso, se l'acquirente dimostra il contrario (che l'immobile non era conforme al momento dell'atto) può chiedere la nullità dell'atto.
In ogni caso se è ante 67 non era nemmeno obbligatoria la licenza e, se la pianta del catasto è conforme (ed è ante 67) hai dimostrato che era già così e quindi conforme (scusa i giochi di parole).
In ogni caso, se l'acquirente dimostra il contrario (che l'immobile non era conforme al momento dell'atto) può chiedere la nullità dell'atto.
Sul catasto non ci sono problemi. Il problema sussiste , quando nella nuova pratica , tu vai a rappresentare i prospetti del fabbricato.
Lo stato dei luoghi e' diverso sicuramente dagli elaborati presenti in comune , anche se anteriori al 67.
Comunque non ti voglio allarmare , ma il problema e' piu' complicato se c'e' il vincolo ambientale.
Se non c'e' la pratica va solo al comune .
Lo stato dei luoghi e' diverso sicuramente dagli elaborati presenti in comune , anche se anteriori al 67.
Comunque non ti voglio allarmare , ma il problema e' piu' complicato se c'e' il vincolo ambientale.
Se non c'e' la pratica va solo al comune .