Buongiorno, avrei da risolvere questo problema.
ho da sanare una cabina Enel interrata che non è mai stata accatastata e naturalmente regolarizzata urbanisticamente. Questa sembrerebbe che si trovi in un locale interrato di una vecchia cascina ormai demolita e data negli anni 90 in affitto all' enel. In comune mi hanno detto che è possibile chiedere una sanatoria la domanda c'è bisogno di un permesso di costruire in sanatoria e secondo voi a quali sanzioni si va incontro (trattasi di uns superficie di circa 30 mq.) . Poi i tecnici mi hanno detto che devo verificare la doppia conformità urbanistica nel momento in cui è stata costruita e quella di adesso che gli strumenti urbanistici ? ma cosa vuol dire grazie
gianluca : [post n° 314680]
sanare una cabina enel interrata
Se non sai cosa vuol dire è grave! Queste sono cose che si studiano anche all'università, quindi non ci sono scuse.
Cmq, lo dice la frase stessa: deve esserci la conformità sia con la normativa in vigore al momento in cui è stato commesso l'abuso, sia con quella in vigore attualmente.
Cmq, lo dice la frase stessa: deve esserci la conformità sia con la normativa in vigore al momento in cui è stato commesso l'abuso, sia con quella in vigore attualmente.
La doppia conformità è prescrittiva ai sensi dell'art. 36 del d.p.r. 380/2001 e dove accertata il rilascio del titolo potrà avvenire con il pagamento di una sanzione amm.va in misura doppia del contributo di permesso ove dovuto, e pari al contributo di permesso stesso ove previsto in forma gratuita. Per il quantum dipende dal Comune ove è localizzato e gli oneri contributivi da esso stabiliti. Il rilascio del titolo archivia, di fatto, la eventuale sanzione penale ancorchè, ritengo, prescritta visto il lasso di tempo in cui è si è consumato l'illecito.
ENEL fino al 1996 (anno della privatizzazione) poiché era ente pubblico non aveva necessità di richiedere permessi do costruire per realizzare opere necessarie all'attività (legge 1150/42 art. 32 o 31 non mi ricordo) poiché spettava al ministero la verifica della compatibilità urbanistica e il fatto che siano stati stanziati i soldi è implicita ammissione da parte del ministero stesso della sussistenza della compatibilità. Fin ad ora non ho mai trovato un comune in Italia che abbia respinto tale assunto (che per onore del vero mi è stato spiegato da un tecnico comunale)
