Buonasera a tutti,
per sanare un bagno costruito nel retro di un piccolo locale commerciale, il tecnico comunale mi ha chiesto di integrare la pratica S.C.I.A. con la motivazione della richiesta di deroga all'accessibilità prevista dal D.M. 236/1989.
Purtroppo l'ingresso al negozio ha una vecchia vetrina con ingresso di 75 cm, un gradino per accedervi di 15 cm, con aerazione della cantina sottostante, e difficoltà di accesso dal retro bottega a causa della lunghezza del percorso di accesso dal cortile interno. Il tecnico mi ha detto di motivare con tutte queste problematiche l'integrazione alla sanatoria inserendo anche una dichiarazione in cui chi sta nel negozio si impegna ad aiutare eventuali diversamente abili con una pedana mobile, cartello e campanello: basteranno a risolvere la pratica? Il committente, pur capendo le motivazione della giustissima legge sulle barriere architettoniche, non vuole effettuare altri lavori in quanto venderà il locale commerciale a breve.
Se avete esperienze simili fatemi sapere, Grazie!!
La questione del rispetto della legge sulle barriere è controversa, verifica se la tua regione ha legiferato in materia perché in teoria la Legge 13/89 si applica solo alla nuove costruzioni e alle ristrutturaz. di interi edifici e non dovrebbe essere cogente in edifici esistenti. Però ripeto, ho sentito sempre interpretazioni diverse, quindi delle certezze non ne ho.
Ma il problema è il bagno o tutto il negozio? Se non è accessibile al disabile il negozio a cosa serve che lo sia il bagno? non capisco :-(
Ma il problema è il bagno o tutto il negozio? Se non è accessibile al disabile il negozio a cosa serve che lo sia il bagno? non capisco :-(
ciao REL come dice biba la questione è controversa.
ad ogni modo può bastare un campanello di chiamata con tanto di cartello e l'eventuale posizionamento di una pedana metallica in ferro che viene posizionata all'occorrenza.
se strutturalmente non è possibile effettuare un adeguamento (non per motivi economici ma strutturali) basterà fare una relazione e attuare tutto quanto possibile per l'accesso di un disabile. il problema semmai è il wc...quello si dovrebbe comunque rispettare le dimensioni minime di un wc disabili anche senza doccia. di fatto però i comuni chiedono che possano essere effettuati lavori di accessibilità qualora se ne rendesse necessario. anche nelle ristrutturazioni di abitazioni viene comunque richiesta una planimetria di fattibilità per adattare velocemente l'appartamento ad un disabile senza rifare tutti i lavori da capo.
ad ogni modo può bastare un campanello di chiamata con tanto di cartello e l'eventuale posizionamento di una pedana metallica in ferro che viene posizionata all'occorrenza.
se strutturalmente non è possibile effettuare un adeguamento (non per motivi economici ma strutturali) basterà fare una relazione e attuare tutto quanto possibile per l'accesso di un disabile. il problema semmai è il wc...quello si dovrebbe comunque rispettare le dimensioni minime di un wc disabili anche senza doccia. di fatto però i comuni chiedono che possano essere effettuati lavori di accessibilità qualora se ne rendesse necessario. anche nelle ristrutturazioni di abitazioni viene comunque richiesta una planimetria di fattibilità per adattare velocemente l'appartamento ad un disabile senza rifare tutti i lavori da capo.