kwest : [post n° 316600]
Docfa ma Nessuna Cia...rischi?
Buongiorno, ho fatto un aggiornamento presso il Catasto della planimetria di un appartamento, dopo che sono stati fatti lavori di modifica della disposizione dei muri interni; era quindi necessaria una comunicazione al Comune x i lavori di ristrutturazione che il proprietario NON ha fatto. La mia domanda è : corro qualche rischio, io professionista, avendo solo fatto l'aggiornamento catastale?...io penso di no, essendo stato interpellato alla fine dei lavori....che ne dite?
L'aggiornamento catastale avviene, nella maggior parte dei casi, dopo un procedimento edilizio, C.I.L.A., S.C.I.A., D.I.A., P.d.C....Quindi va da se che se non è allineata la situazione urbanistica (che ricordo è SEMPRE quella che fa riferimento...) con quella catastale, il cerchio non si chiude...
Ciao Kwest, professionalmente parlando avresti dovuto accettare l'incarico solo per il DOCFA e rifiutarti di farlo finche la proprietà non avesse proceduto alla sanatoria (anche perché sul docfa devi segnare quando sono finiti i lavori e il numero di protocollo della pratica alla quale si riferisce la variazione), al massimo ti saresti potuto offrire di firmare le pratiche anche per la sanatoria, probabilmente se venisse fuori il fatto una diffida all'Ordine potresti anche prendertela :-(, cmq purtroppo queste sono le cose che succedono quando si è inesperti, ma così saprai come procedere per la prossima volta. se vuoi pararti il fondoschiena, senti la proprietà e spiega loro cosa rischi e cosa rischiano loro se non hanno la pratica comunale e prova a offrirti per la sanatoria, magari va bene. Buona fortuna
devi farti firmare una lettera d'incarico, dove specifichi che: tu rileverai lo stato di fatto. Nonse stato incaricato per la verifica della legittimità urbanistica. Hai avvertito verbalmente il committente che l'aggiornamento catastale non regolarizza l'eventuale mancaza di titoli abilatativi relativi alla legittimità urbanistica. + CI committente.
se sei stato incaricato solo della presentazione docfa non è affar tuo la legittimità urbanistica. Quoto ivana.
Scusate, ma sul docfa non va indicata la pratica di riferimento dei lavori, come dice Valy?
x desnip
Uno la può mettere (ma anche no) nello spazio rieservato alle annotazioni nella prima pagina ma non c'è un campo obbligatorio tipo "pratica di riferimento" dove devi mettere il protocollo della cia e che se non lo compili ti dà errore.
L'unico campo obbligatorio è la data della variazione ma non con che strumento (Cia, scia, dia, ecc.ecc.) l'hai fatta.
D'altra parte il catasto non è probatorio di nulla a livello urbanistico e edilizio anche per la mancanza di questo obbligo.
Il tizio che ci fa gli accatastamenti per i clienti di studio mi chiede sempre i riferimenti alla pratica edilizia ma solo perchè è uno preciso e non perchè ci sia l'obbligo.
Uno la può mettere (ma anche no) nello spazio rieservato alle annotazioni nella prima pagina ma non c'è un campo obbligatorio tipo "pratica di riferimento" dove devi mettere il protocollo della cia e che se non lo compili ti dà errore.
L'unico campo obbligatorio è la data della variazione ma non con che strumento (Cia, scia, dia, ecc.ecc.) l'hai fatta.
D'altra parte il catasto non è probatorio di nulla a livello urbanistico e edilizio anche per la mancanza di questo obbligo.
Il tizio che ci fa gli accatastamenti per i clienti di studio mi chiede sempre i riferimenti alla pratica edilizia ma solo perchè è uno preciso e non perchè ci sia l'obbligo.
@ Desnip non penso sia obbligatorio perché per esempio il più delle volte (quando sono io che mi occupo sia del comunale che del catastale) non la metto mai, metto solo data della chiusura lavori, la segno solo ed esclusivamente se sono stata incaricata della redazione del Docfa (sarò un po' st...a però mi paro i ciapètt )) e non mi hanno mai mandato indietro se non ho segnato i riferimenti.
Sicuramente sarà da fare come dicono Ivana e Kia però, professionalmente parlando io non metterei mai una firma su un documento sapendo che cmq alla base c'è un abuso, mi sentirei coinvolta anche io. Se il committente non è d'accordo può chiederlo a qualcun altro che non si fa scrupoli, io non mi offendo.
Cmq Kwest, fai una cosa, prova a chiamare il tuo Ordine e chiedi che cosa bisogna fare in questi casi, magari non dire che lo hai già fatto ma te lo hanno chiesto e come ti devi comportare, senti cosa ti suggeriscono loro. e poi facci sapere :-)
Sicuramente sarà da fare come dicono Ivana e Kia però, professionalmente parlando io non metterei mai una firma su un documento sapendo che cmq alla base c'è un abuso, mi sentirei coinvolta anche io. Se il committente non è d'accordo può chiederlo a qualcun altro che non si fa scrupoli, io non mi offendo.
Cmq Kwest, fai una cosa, prova a chiamare il tuo Ordine e chiedi che cosa bisogna fare in questi casi, magari non dire che lo hai già fatto ma te lo hanno chiesto e come ti devi comportare, senti cosa ti suggeriscono loro. e poi facci sapere :-)
Ma anche io per come sono fatta spiegherei al cliente come sta la faccenda, ma se questo non ci sente alla fin fine sono cavoli suoi. Il catasto ha valore solo ai fini fiscali quindi rilievo dello stato di fatto, classe, rendita punto e stop.
Da quello che ho capito dipende dalla provincia: in molte non ti accettano il docfa se non la riporti, in altre (come la mia) non lo fa nessuno.
In questo periodo sono un pò permalosina e non tralascio nulla...:-)
@Valy, io non ho consigliato un'azione da persona senza scrupoli. Come giustamente ha detto Kia il catasto ha valore fiscale e come professionista, sei obbligato a dichiarare lo stato di fatto. Poi correttamente bisogna informare il cliente che l'aggiornamento catastale non sana eventuali abusi, e le conseguenze: ingiunzione di demolizione, multe, e successiva pratica di accatastamento per demolizione. Accatastando un fabbricato abusivo, non si diventa correi: almeno sulla villetta abusiva ci pagheranno le tasse, il comune avrà uno strumento in più per il controllo del territorio e volendo incrociare i dati potrebbe colpire con più oculatezza gli abusivi.
@Valy, io non ho consigliato un'azione da persona senza scrupoli. Come giustamente ha detto Kia il catasto ha valore fiscale e come professionista, sei obbligato a dichiarare lo stato di fatto. Poi correttamente bisogna informare il cliente che l'aggiornamento catastale non sana eventuali abusi, e le conseguenze: ingiunzione di demolizione, multe, e successiva pratica di accatastamento per demolizione. Accatastando un fabbricato abusivo, non si diventa correi: almeno sulla villetta abusiva ci pagheranno le tasse, il comune avrà uno strumento in più per il controllo del territorio e volendo incrociare i dati potrebbe colpire con più oculatezza gli abusivi.
Ivana non preoccuparti ogni mese anche io diventò un po' irascibile, comunque nessuno ti ha accusata di aver suggerito azioni illegali, anzi ho sottolineato che sicuramente si fa come avete detto voi, sono IO che procedo in questo modo perché non sono capace di chiudere gli occhi. Sinceramente non so quanti clienti troverei che mi firmino una dichiarazione che dice io ti ho avvisato, me ne lavo le mani, per tutto il resto sono fatti tuoi. Detto questo chiedo scusa a te e a Kia se mi sono spiegata male, non volevo discutere la vostra professionalità.
colgo l'occasione per spezzare una lancia a favore di noi maschetti... Ma mi spiegate xchè quando voi femminucce siete irrascibili siete giustificate dalla cadenza menzile, mentre quando lo siamo noi vuol dire che siamo degli str...?
@Valy non ti preoccupare, lo so che non volevi discutere la mia professionalità;
io volevo solo precisare!
Poi ti assicuro che informati di tutte le opzioni compresa la possibilità di sanare, nessuno sana ma tutti, proprio tutti firmano e senza fare storie.
@ponteggi, forse perchè la vostra frequenza è quotidiana e non mensile? :-)
io volevo solo precisare!
Poi ti assicuro che informati di tutte le opzioni compresa la possibilità di sanare, nessuno sana ma tutti, proprio tutti firmano e senza fare storie.
@ponteggi, forse perchè la vostra frequenza è quotidiana e non mensile? :-)
grazie delle risposte...io come già pensavo, ora mi convinco di più dell'idea che : essendo stato incaricato solo della presentazione docfa non è affar del professionista la legittimità urbanistica.....cioè sono 2 pratiche distinte e separate....ciò che avviene prima ovvero i lavori di ristrutturazione posso essere stati fatti abusivamente o dichiarati con firma di altro professionista...io posso esserne del tuto allo scuro...è un aggiornamento planimetrico...i lavori posso essere stati fatti anche anni prima quando in un campo normativo differente........e sul Docfa non si mettono gli estremi delle pratiche comunali non è richiesto....io la penso così!...grazie comunque...e aggiungo una nota ironica e auto ironica: dal numero di risposte mi viene da pensare che ci sia e persista nel campo edile un bel pò di crisi che ci lascia molto tempo libero........!!! ahimè!!!
Anche il "tizio" che fa gli accatastamenti a me è molto preciso, e me li chiede sempre, per questo pensavo che si dovessero mettere.
Quindi sono contenta del precisino, perchè vuol dire che è una persona di cui mi posso fidare.:-)
Quindi sono contenta del precisino, perchè vuol dire che è una persona di cui mi posso fidare.:-)
@desnip probabilmente te lo chiede sempre perché nella tua provincia viene "considerato" obbligatorio :D
@ivana ottima risposta... 1 a 0 per te! sto ancora a ridere:-)...ma alla prossima mi rifaccio!