Egregi colleghi, uso per la prima volta il forum anche se lo seguo con attenzione da tempo, e sono qui a chiedervi un consiglio.
Opero come libero professionista in provincia di Roma e di recente sono stato nominato consulente tecnico di parte per l'azione legale mossa da un mio cliente contro il vicino per dei vizi in materia di distanze legali di alcune opere realizzate.
Fin qui niente di chè, il fatto stà che il vicino ha come consulente e tecnico nonchè come impresa esecutrice dei lavori rispettivamente due fratelli del responsabile dell'ufficio urbanistica.
Ovviamente da quando è iniziata questa vicenda, purtroppo, ho iniziato ad avere problemi su problemi a volte sfiorando il ridicolo quando le mie pratiche in istruttoria vengono vagliate dal fratello...non voglio andare nello specifico ma confrontandomi con altri colleghi noto una forte differenza di trattamento.
Vi chiedo è possibile che i fratelli del responsabile dell'ufficio urbanistica operino come libero professionista e/o impresa edile sul medesimo territorio o qualche norma lo impedisce?
markarch : [post n° 326780]
Conflitto di interessi o tutto regolare?
Una curiosità: potresti dirmi la provincia in cui operi? Solo perchè conosco un caso simile, ovviamente se non puoi rispondere ti comprendo.
Hai ragione markarch, sono poco attenta! :-)
Cmq posso dirti che non sono tanto d'accordo a considerare la cosa come un conflitto d'interesse. Non puoi impedire di lavorare in un territorio ad un professionista ed un'impresa solo perchè hanno un fratello in un ente locale.
Cmq posso dirti che non sono tanto d'accordo a considerare la cosa come un conflitto d'interesse. Non puoi impedire di lavorare in un territorio ad un professionista ed un'impresa solo perchè hanno un fratello in un ente locale.
@desnip infatti non è che lavora alla Nettezza Urbana o all'Anagrafe ma è responsabile dell'ufficio urbanistica! non è la stessa cosa credimi
Certo, ma considera che il 90% delle commesse arrivano da clienti del proprio paese. Come puoi dire a un libero professionista, in questo periodo di magra, di andarsi a cercare il lavoro altrove?
Capisco la tua situazione (particolare), ma volendo dare un giudizio di carattere generale, non si può impedire ad una persona di esercitare la libera professione perchè il fratello lavora all'ufficio urbanistica.
Capisco la tua situazione (particolare), ma volendo dare un giudizio di carattere generale, non si può impedire ad una persona di esercitare la libera professione perchè il fratello lavora all'ufficio urbanistica.
forse non hai inteso la gravità della situazione.
Se tuo fratello dall'ufficio urbanistica ti manda i clienti in studio ed ancor di più se per strada senti dire "io vado li perchè stanno al Comune" mi sembra una forma di concorrenza sleale non credi?
Se tuo fratello dall'ufficio urbanistica ti manda i clienti in studio ed ancor di più se per strada senti dire "io vado li perchè stanno al Comune" mi sembra una forma di concorrenza sleale non credi?
Purtroppo di questi casi ne è piena l'Italia.
In teoria, secondo me, non c'è conflitto di interessi per il semplice fatto che l'ufficio urbanistica non dovrebbe fare nulla di discrezionale, bensì dovrebbe applicare delle leggi, quindi l'operato non dovrebbe essere influenzato da chi presenta il progetto; nella pratica sappiamo invece che non è così, visto che la prima discrezionalità che compiono, ed anche la più banale, è quella di allungare o accorciare i tempi di approvazione di un progetto, cosa che pesa notevolmente poi sul cliente che deve scegliere il progettista.
E questo nel migliore dei casi!
Il problema credo che non si risolverà mai, almeno finché non toglieranno qualsiasi tipo di discrezionalità in questi uffici, anche sulla gestione dei tempi per rilasciare i titoli abilitativi.
In teoria, secondo me, non c'è conflitto di interessi per il semplice fatto che l'ufficio urbanistica non dovrebbe fare nulla di discrezionale, bensì dovrebbe applicare delle leggi, quindi l'operato non dovrebbe essere influenzato da chi presenta il progetto; nella pratica sappiamo invece che non è così, visto che la prima discrezionalità che compiono, ed anche la più banale, è quella di allungare o accorciare i tempi di approvazione di un progetto, cosa che pesa notevolmente poi sul cliente che deve scegliere il progettista.
E questo nel migliore dei casi!
Il problema credo che non si risolverà mai, almeno finché non toglieranno qualsiasi tipo di discrezionalità in questi uffici, anche sulla gestione dei tempi per rilasciare i titoli abilitativi.
@erre concordo pienamente. Resta di fatto che ho molti casi a mio svantaggio in cui si nota un diverso trattamento nelle istruttore delle pratiche edilizie.
Per quanto riguarda il conflitto di interesse forse non sarà penale ma certamente civile o etico, in quanto sia in termini di pubblicità indotta dalla posizione del fratello che la disparità di trattamento che opera nelle istruttorie sono causa e conseguenza di una concorrenza sleale; vi chiedo di immaginarvi la scena: nel tuo studio hai a disposizione l'istruttore della stessa pratica edilizia che devi presentare!!!! insomma corretta all'istante e magari anche istruita davanti al cliente!!!!!!!!! ditemi voi se non è conflitto di interesse questo allora la terra è piatta!!
Per quanto riguarda il conflitto di interesse forse non sarà penale ma certamente civile o etico, in quanto sia in termini di pubblicità indotta dalla posizione del fratello che la disparità di trattamento che opera nelle istruttorie sono causa e conseguenza di una concorrenza sleale; vi chiedo di immaginarvi la scena: nel tuo studio hai a disposizione l'istruttore della stessa pratica edilizia che devi presentare!!!! insomma corretta all'istante e magari anche istruita davanti al cliente!!!!!!!!! ditemi voi se non è conflitto di interesse questo allora la terra è piatta!!
Senti, markarch, io ho lavorato per anni in uno studio dove c'era una famiglia del tipo di quella descritta da te.
Quello che posso dirti è che quando in commissione c'erano le pratiche del fratello, il tecnico comunale usciva dalla commissione.
Inoltre l'altro fratello, quello con l'impresa, lavorava quasi esclusivamente su progetti di altri tecnici, se non per cose riguardanti la famiglia o amici stretti.
Quindi non si può fare di tutta l'erba un fascio: se uno è un bravo architetto, l'altro ha vinto il concorso al comune e l'altro gestisce un'impresa, perchè dovrebbero "espatriare" per lavorare?
Quello che posso dirti è che quando in commissione c'erano le pratiche del fratello, il tecnico comunale usciva dalla commissione.
Inoltre l'altro fratello, quello con l'impresa, lavorava quasi esclusivamente su progetti di altri tecnici, se non per cose riguardanti la famiglia o amici stretti.
Quindi non si può fare di tutta l'erba un fascio: se uno è un bravo architetto, l'altro ha vinto il concorso al comune e l'altro gestisce un'impresa, perchè dovrebbero "espatriare" per lavorare?
@desnip mi stai dicendo che non è una condizione di vantaggio e comunque non di concorrenza sleale?
ho citato fatti concreti e documentati, che a tempo debito trasmetterò a chi di dovere, cosa diversa dalle tue affermazioni.
Di base credo che un simile conflitto o meno che si voglia intendere, occorre risolverlo a monte, semplicemente spostando il dipendente ad altra mansione a lui consona (lavori pubblici, manutenzione, etc) non credi?
Anzi ritengo che la rotazione degli uffici pubblici sia essenziale per un ente trasparente per evitare che i dipendenti diventino "padroni" dell'ufficio che dirigono.
ho citato fatti concreti e documentati, che a tempo debito trasmetterò a chi di dovere, cosa diversa dalle tue affermazioni.
Di base credo che un simile conflitto o meno che si voglia intendere, occorre risolverlo a monte, semplicemente spostando il dipendente ad altra mansione a lui consona (lavori pubblici, manutenzione, etc) non credi?
Anzi ritengo che la rotazione degli uffici pubblici sia essenziale per un ente trasparente per evitare che i dipendenti diventino "padroni" dell'ufficio che dirigono.
@desnip senza nulla togliere ai tuoi ex datori di lavoro, che non conoscendoli mi fido delle tue parole, sappiamo bene, però, che in generale la tecnica di uscire dalla commissione quando si istruiscono pratiche di qualche parente è solo un modo per tenere pulita la forma, ma non la sostanza: già prima della commissione sono state date istruzioni ben precise ai colleghi su come gestire la pratica, ed il favore potrebbe benissimo essere ricambiato la prossima volta.
Odio fare di tutta un'erba un fascio, quindi non dico che sia sempre così, e come al solito sono pronto a riconoscere la serietà di tutti i lavoratori onesti che si trovano nella pubblica amministrazione, ma per quella che è la mia esperienza, ho potuto constatare che questo, purtroppo, è un malcostume abbastanza diffuso
Odio fare di tutta un'erba un fascio, quindi non dico che sia sempre così, e come al solito sono pronto a riconoscere la serietà di tutti i lavoratori onesti che si trovano nella pubblica amministrazione, ma per quella che è la mia esperienza, ho potuto constatare che questo, purtroppo, è un malcostume abbastanza diffuso
"ho citato fatti concreti e documentati, che a tempo debito trasmetterò a chi di dovere" ecco è questo che devi fare tu, e tutti noi se ci troviamo in queste condiizoni. Non stare a lamentarti su un forum.
Ragazzi, lungi da me voler difendere i dipendenti pubblici, con i quali ho 1000 ragioni per avercela. So meglio di voi come vanno le cose.
Ma se un bel giorno mio fratello (ipotetico, perchè il mio fa un'altra professione) volesse fare un concorso al mio comune, cosa faccio, glielo impedisco o vado a lavorare da un'altra parte?
E poi perchè sfavorire 2 perosne solo perchè hanno lo stesso cognome, mentre da un'altra parte magari c'è un RUP che favorisce la sua amante, e lì non possimao appellarci a nessun conflitto d'interesse?
Ragazzi, lungi da me voler difendere i dipendenti pubblici, con i quali ho 1000 ragioni per avercela. So meglio di voi come vanno le cose.
Ma se un bel giorno mio fratello (ipotetico, perchè il mio fa un'altra professione) volesse fare un concorso al mio comune, cosa faccio, glielo impedisco o vado a lavorare da un'altra parte?
E poi perchè sfavorire 2 perosne solo perchè hanno lo stesso cognome, mentre da un'altra parte magari c'è un RUP che favorisce la sua amante, e lì non possimao appellarci a nessun conflitto d'interesse?
@desnip infatti non sono qui per lamentarmi ma per confrontarmi, avere e dare consigli, le mie battaglie le conduco nella vita reale senza avere timori di sorta.
Per il conflitto di interesse, mi ripeto, che tuo fratello vince un concorso al tuo comune non implica necessariamente che l'ufficio diventi di sua proprietà, quindi una politica corretta evita tale problema etico o come vuoi chiamarlo, spostando il dipendente in altro ufficio adeguato alle sue competenze, non ti sembra corretto cosi? o pensi che un ufficio "pubblico" si di proprietà privata del dipendente???
tanto a fine mese lo stipendio è sempre uguale e tu sorella eserciti la tua serena libera professione senza avere l'istruttore a casa! un concorrente alla pari nel libero mercato.
per l'amante credo sia problemi di altro tipo, matrimoniale e di mantenimento!!
Per il conflitto di interesse, mi ripeto, che tuo fratello vince un concorso al tuo comune non implica necessariamente che l'ufficio diventi di sua proprietà, quindi una politica corretta evita tale problema etico o come vuoi chiamarlo, spostando il dipendente in altro ufficio adeguato alle sue competenze, non ti sembra corretto cosi? o pensi che un ufficio "pubblico" si di proprietà privata del dipendente???
tanto a fine mese lo stipendio è sempre uguale e tu sorella eserciti la tua serena libera professione senza avere l'istruttore a casa! un concorrente alla pari nel libero mercato.
per l'amante credo sia problemi di altro tipo, matrimoniale e di mantenimento!!
Non lo so come funzionino le cose negli enti pubblici, ma penso che se uno vince un concorso per una determinata mansione, va a fare quella e non dice "scusate ma dovete trasferirmi nell'altro ufficio, perchè sennò mio fratello non può più lavorare in questo comune". Poi, può essere pure che mi sbaglio.
"per l'amante credo sia problemi di altro tipo, matrimoniale e di mantenimento!!" No, guarda, qui le questioni personali non ci interessano proprio.
Il fatto che ci interessa è che è la stessa cosa se uno è disonesto nel favorire il fratello o se lo è nel favorire l'amante. Solo che, nel secondo caso, la cosa può sfuggire all'opinione pubblica, perchè i due non hanno lo stesso cognome.
"per l'amante credo sia problemi di altro tipo, matrimoniale e di mantenimento!!" No, guarda, qui le questioni personali non ci interessano proprio.
Il fatto che ci interessa è che è la stessa cosa se uno è disonesto nel favorire il fratello o se lo è nel favorire l'amante. Solo che, nel secondo caso, la cosa può sfuggire all'opinione pubblica, perchè i due non hanno lo stesso cognome.
Scusa ma non conosci come funzionano gli uffici pubblici e rispondi??? Sappi che la giunta definisce l'organizzazione dell'organico e se esiste un conflitto ha l'obbligo di annullarlo! Per l'amante o il socio occulto ovvio era una battuta la mia, e se non sbaglio i reati sono abuso d'ufficio e se son più di due anche associazione a delinquere... Ti raccomandò un minimo di lettura del TUEL e' utile per conoscere diritti e dovevo dei cittadini e dei "dipendenti" a servizio dei cittadini. Buona fortuna