costruzioni accessorie:aperte o chiuse?

Buongiorno, sto preparando un PdC per realizzare una "tettoia" su un terrazzo di un condominio, ma di proprietà esclusiva del mio cliente, che possiede anche l'appartamento al piano sotto.
Nessun problema, a detta del tecnico comunale, "purché sia aperta su tutti i lati, altrimenti fa volume".
Non esiste riscontro nelle norme comunali dell'obbligo di lasciarla aperta, ed il modulo del PdC ha la voce: "nuova costruzione, ampliamento, sopralzo, autorimesse, incremento di snr, corpi accessori, opere di urbanizzazione (art. 3 c. 1.e DPR 380/2001).
C'è qualcosa che non mi torna: in altri comuni ho potuto tranquillamente realizzare fabbricati accessori chiusi, che non contavano in volumetria, attenendomi ai requisiti esplicitati nel regolamento edilizio o nelle NTA (altezza massima, distanza dai confini etc).
In assenza di indicazioni, che cosa mi vieta di realizzare un accessorio chiuso e non aperto?
Ho dovuto pure discutere perché il tecnico non vorrebbe farmi presentare una richiesta di PdC, bensì una SCIA, così mi assumo io tutte le responsabilità per un progetto che prevede una realizzazione non chiaramente normata. Non è la prima volta che mi capita, con lo stesso tecnico, che non conosca la modulistica del suo stesso comune, pertanto io chiedo il permesso e sono pronto pure ad una bocciatura della commissione edilizia o di non so chi, però preferirei partire col piede giusto e non fare richieste troppo azzardate.
Allo stesso tempo, il cliente insiste per chiudere almeno tre lati di questa tettoia (per ripararsi dalla vista dei confinanti) e mi spiacerebbe non provare nemmeno, a dispetto del NO verbale del tecnico.
Conoscete qualche norma che disciplini le costruzioni accessorie, valida nel caso in cui i regolamenti comunali abbiano trascurato la voce?
Siamo in Regione Lombardia, se può essere utile.
Grazie