Salve a tutti,
Vi scrivo perchè mi trovo davanti ad un problema con un cliente.
Immobile A/2 comprato anni fa con disposizione catastale seguente: soggiorno/ingreso, camera, bagno, cucina.
Oggi trovo un'immobile che deve essere venduto con identica distribuzione planimetrica ma con un angolo cottura in soggiorno e la vecchia cucina fatta diventare cameretta. Non ci sono cambiamenti strutturali di nessun tipo. Muri, porte, finestre, rimaste dove erano. Numero dei vani e grandezza identica alla pianta catastale.
Posso asseverare che non ci sono modifiche che rispetto alla situazione catastale?
Se si mqualcuno mi può riferire la normativa di riferimento e magari un modello di dichiarazione, siccome no ne ho mai fatto?
Altrimenti significherebbe una delle due seguenti alternative:
- trovare i dati di una DIA relativa ai lavori eseguiti e in seguito riaccatastare il tutto ù
- oppure fare una sanatoria se tale documento manca e poi riaccattastare?
Grazie in anticipo a tutti
abc : [post n° 337175]
Riaccattastamento per spostamento cucina
Premesso che la domanda incuriosisce anche me. Non sono un'esperta di catasto, ma secondo me la consistenza catastale cambia, perchè si è aggiunta una camera. Di conseguenza, per riaccatastare, sarà necessario trovare un titolo autorizzativo o sanare in qualche modo.
nell'immobile sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria: lo spostamento di un termosifone o di un rubinetto è manutenzione ordinaria, ma di una cucina... Pertanto io non mi sentirei di "asseverare lo stato dei luoghi" vogliamo vedere il dizionario?? ASSEVERARE significa giurare solennemente!
adesso ABC aiutiamo il tuo cliente (committente) se ha fatto una DIA lo saprà! certamente non ha fatto la modifica catastale. se non ce l'ha ora deve legittimare la situazione: art 36e37 del dpr 380/01 accertamento di conformità cioè lavori che anche se autorizzabili sono stati eseguiti senza permesso, poi il catasto. ci sono un po' di multe ma poi si mette tutto
adesso ABC aiutiamo il tuo cliente (committente) se ha fatto una DIA lo saprà! certamente non ha fatto la modifica catastale. se non ce l'ha ora deve legittimare la situazione: art 36e37 del dpr 380/01 accertamento di conformità cioè lavori che anche se autorizzabili sono stati eseguiti senza permesso, poi il catasto. ci sono un po' di multe ma poi si mette tutto
il mio comune richiede una pratica specifica per spostare una cucina......anche s eper farlo ho solo opere impiantistiche. Quindi dipende da cosa richiede il tuo comune per una operazione del genere. Solo rispetto a questo puoi capire se devi sanare qualcosa o meno.
Grazie ragazzi per i vostri pareri. Sono nuova in certe cose e di sicuro non fonirò mai di imparare.
Infatti come sospettavo, i lavori sono stati fatti senza nessuna DIA ormai 3-4anni fa. Questa volta dovrò prevedere prima alla CIL in sanatoria, poi vediamo il resto.
Non voglio assolutamente giustificare il mio cliente per i lavori fatti fuori regola. Il mio dubbio riguardava l'accatastamento.
Forse sembrerà tutta retorica inutile, ma per favore vi chiedo un ultimo sforzo per seguirmi nel raggionamento.
Per esempio, se qualcuno fa i lavori di ristrutturazione del bagno è tenuto a fare la CIL (o come si chiama a seconda dei comuni), perchè non è rientra nelle manutenzioni ordinarie. Di sicuro se non lo fa compie un illecito, ma di certo non è obbligato a fare l'accatastamento.
Adesso mi chiedevo, con lo stesso raggionamento: lo spostamento della cucina da un locale all'altro ha sempre bisogno della CIL. Se anche essa non comporta nessuna vaiazione della situazione distributiva interna perchè porta alla necessità di riaccatastare? Qualcuno mi sa indicare la legge alla quale ciò fa riferimento?
Grazie per la pazienza
Infatti come sospettavo, i lavori sono stati fatti senza nessuna DIA ormai 3-4anni fa. Questa volta dovrò prevedere prima alla CIL in sanatoria, poi vediamo il resto.
Non voglio assolutamente giustificare il mio cliente per i lavori fatti fuori regola. Il mio dubbio riguardava l'accatastamento.
Forse sembrerà tutta retorica inutile, ma per favore vi chiedo un ultimo sforzo per seguirmi nel raggionamento.
Per esempio, se qualcuno fa i lavori di ristrutturazione del bagno è tenuto a fare la CIL (o come si chiama a seconda dei comuni), perchè non è rientra nelle manutenzioni ordinarie. Di sicuro se non lo fa compie un illecito, ma di certo non è obbligato a fare l'accatastamento.
Adesso mi chiedevo, con lo stesso raggionamento: lo spostamento della cucina da un locale all'altro ha sempre bisogno della CIL. Se anche essa non comporta nessuna vaiazione della situazione distributiva interna perchè porta alla necessità di riaccatastare? Qualcuno mi sa indicare la legge alla quale ciò fa riferimento?
Grazie per la pazienza
abc, non so la legge, ma mi rifaccio al mio commento di prima. Una cosa è ristrutturare un bagno, una cosa è cambiare la destinazione di una cucina facendola diventare camera e mettere l'angolo cottura in soggiorno. Di fatto la distribuzione e la dimenisone dei singoli ambienti non cambia, ma secondo me si modifica la consistenza perchè si inserisce una camera da letto in più!