Un mio cliente ha ottenuto nel 1991 una licenza edilizia per l'ampliamento del suo fabbricato e nel 1997 una sanatoria ai sensi della L47/1985.
Non ha MAI aggiornato la planimetria catastale e pertanto l'ampliamento del '91 e la sanatoria (sempre aumento di volume) del '97 non sono rappresentati nella planimetria e pertanto anche la relativa rendita catastale non è "congrua" allo stato attuale.
La mia domanda è la seguente: se oggi decide di regolarizzare catastalmente il suo immobile inserendo nella planimetria catastale gli ampliamenti volumetrici regolarmente autorizzati cosa accade? dovrà pagare una sanzione? dovrà pagare le imposte (IMU-ICI) anche per gli anni precedenti?
Giorgio : [post n° 355607]
conformità catastale
riguardo all'imu, io so che si paga solo l'ultimo quinquennio e gli anni precedenti subiscono una prescrizione. Riguardo al catasto dovrebbe esserci una multa, ma colleghi più aggiornati potranno confermarlo. Però la sanatoria non richiedeva l'avvenuto accatastamento prima della richiesta?
In realtà se non erro dovremmo presentare contestualmente alla fine dei lavori l'avvenuto deposito dell'aggiornamento catastale, giusto?
In questo caso non è stato fatto...!
L'assurdità italiana è la retroattività solo di 5 anni: questo cliente sono ormai 20 anni che non paga imposte sulla parte di immobile ampliata, il tutto semplicemente omettendo la denuncia al catasto. Adesso se decicesse di regolarizzare la sua posizione se la cava con solo 5 anni....!
In questo caso non è stato fatto...!
L'assurdità italiana è la retroattività solo di 5 anni: questo cliente sono ormai 20 anni che non paga imposte sulla parte di immobile ampliata, il tutto semplicemente omettendo la denuncia al catasto. Adesso se decicesse di regolarizzare la sua posizione se la cava con solo 5 anni....!