Tania : [post n° 356122]
CONSIGLIO, CATASTO!
Buongiorno a tutti! Un mio cliente vorrebbe acquistare un appartamento e mi ha chiesto un'opininione in merito ai lavori che si potrebbero eventualmente fare. Guardando la planimetria catastale, mi sono resa conto che la planimentria depositata differisce dallo stato reale della casa. Non di moltissimo, ma senz'altro differisce. Adesso, premettendo che questo è un buon punto per la trattativa dell'immobile per il mio cliente, come si risolvono quetse situazioni con il catasto? il mio cliente non è certo di voler spostare alcun muro nell'eventualità di una manutenzione straordinaria dell'immobile ma esattamente, come posso sistemare questa situazione al catasto? sono certa che sia un problema molto comune solo che io, essendo alle prime armi, non mi sono mai trovata in questa situazione. Grazie mille a tutti!
Ciao Tania, prima della compravendita immobiliare è necessario "regolarizzare" la situazione planimetrica, sopratutto perché nessun perito della banca concederà il mutuo su di un immobile che non è "legittimo". La legittimità è Urbanistica non Catastale (il catasto non è probatorio, salvo che l'immobile sia ante 1939).
Generalmente si parte dalla consultazione del progetto urbanistico(accesso agli atti al comune e prendere copia del titolo), passo successivo presentare una CILA a sanatoria (con pagamento della sanzione recentemente aumentata a 1.000 euro) che avrà come ante operam l'ultimo progetto depositato in comune e il post lo stato dei luoghi e infine la variazione catastale (Docfa) per diversa distribuzione spazi interni all'Agenzia delle Entrate - Ufficio del Territorio territorialmente compentente.
Una volta fatto questo primo step, potrai presentare un nuovo progetto (senza sanzione, ma solo con il pagamento dei diritti di segreteria) con lo stesso iter (CILA al comune-variazione al catasto - fine lavori al comune) ove si rappresenterà la planimetria che il tuo committente desidera (chiaramente rispettando il dettami del PRG e del Regolamento Edilizio comunale).
Generalmente si parte dalla consultazione del progetto urbanistico(accesso agli atti al comune e prendere copia del titolo), passo successivo presentare una CILA a sanatoria (con pagamento della sanzione recentemente aumentata a 1.000 euro) che avrà come ante operam l'ultimo progetto depositato in comune e il post lo stato dei luoghi e infine la variazione catastale (Docfa) per diversa distribuzione spazi interni all'Agenzia delle Entrate - Ufficio del Territorio territorialmente compentente.
Una volta fatto questo primo step, potrai presentare un nuovo progetto (senza sanzione, ma solo con il pagamento dei diritti di segreteria) con lo stesso iter (CILA al comune-variazione al catasto - fine lavori al comune) ove si rappresenterà la planimetria che il tuo committente desidera (chiaramente rispettando il dettami del PRG e del Regolamento Edilizio comunale).
Grazie!!! In realtà si tratta di un acquisto in contanti, quindi non serve il perito della banca. La planimetria catastale differisce di molto poco ma credo sia bene regolarizzare il tutto.
Concordo con Pitosto, che è stato già esauriente;
aggiungo che la regolarizzazione la deve fare l'attuale proprietario per poter vendere, non di certo l'acquirente; i notai e non solo i periti della banca vogliono accertamento di regolarità urbanistica e catastale + agibilità, altrimenti non stipulano.
Quindi è tuo dovere avvertire il cliente che da una prima disamina il catasto non corrisponde alla realtà, che è in carico all'attuale proprietario la regolarizzazione di eventuale abuso, abuso che tu ovviamente non puoi dichiarare dove e come e se si sia verificato (potrebbe anche essere la planimetria catastale ad essere errata rispetto al progetto approvato che magari è la realtà che rilevi ora).
quindi a parte la consulenza non compete a te ma ad un tecnico incaricato dall'attuale proprietario, capire dove sia l'abuso e questo si può solo visionando il progetto approvato e risolvere la situazione secondo l'iter suddetto.
aggiungo che la regolarizzazione la deve fare l'attuale proprietario per poter vendere, non di certo l'acquirente; i notai e non solo i periti della banca vogliono accertamento di regolarità urbanistica e catastale + agibilità, altrimenti non stipulano.
Quindi è tuo dovere avvertire il cliente che da una prima disamina il catasto non corrisponde alla realtà, che è in carico all'attuale proprietario la regolarizzazione di eventuale abuso, abuso che tu ovviamente non puoi dichiarare dove e come e se si sia verificato (potrebbe anche essere la planimetria catastale ad essere errata rispetto al progetto approvato che magari è la realtà che rilevi ora).
quindi a parte la consulenza non compete a te ma ad un tecnico incaricato dall'attuale proprietario, capire dove sia l'abuso e questo si può solo visionando il progetto approvato e risolvere la situazione secondo l'iter suddetto.
grazie!! Questo servizio bacheca è davvero ottimo, scambiarsi consigli tra professionisti agevola molto il lavoro di tutti e condividere esperienze diverse ci arricchisce (e ci semplifica anche la vita). Buona Giornata!!!!!!
Io direi che la consulenza "compete" bene anche a Tania, in quanto tecnico dell'acquirente, perchè è grazie a lei che questi può scoprire eventuali difformità.
Poi la regolarizzazione di queste difformità spetta invece al venditore, e quindi al suo tecnico.
Poi la regolarizzazione di queste difformità spetta invece al venditore, e quindi al suo tecnico.
Sono una nuova proprietaria,l'Architetto nel compilare la CILA per fare un secondo bagno,cerca la planimetria originale ,se si scoprisse che quella originale ,come ha visto in 1 primo progetto fosse difforne dalla planimetria catastale che corrisponde sin dal 1° accquisto nel 1966,cosa devo fare?
Grazie.
Anna
Grazie.
Anna
Incaricare il tuo Architetto di presentare una CILA ai sensi dell'art. 6, comma 7 del DPR 380/01 con conseguente oblazione di 1.000 euro... o comunque senti il tuo Architetto!
Grazie Pitosto,ma questi 1000 euro non sono addebitabili a nessun colpevole?
L'ultimo progetto con varazione(ma non quella che ineressa me)risulta nel 1963 e c'è un cert.abitabilità del 1964 riferita alla variaz.suddetta.Da quello che ho letto nei dibattiti precedenti non potrebbe rientrare nel primo condono edilizio legge47/85 e rientrare nella sanatoria,che non doveva essere neppure chiesta?
Grazie.Gioia
L'ultimo progetto con varazione(ma non quella che ineressa me)risulta nel 1963 e c'è un cert.abitabilità del 1964 riferita alla variaz.suddetta.Da quello che ho letto nei dibattiti precedenti non potrebbe rientrare nel primo condono edilizio legge47/85 e rientrare nella sanatoria,che non doveva essere neppure chiesta?
Grazie.Gioia
Gioia i 1000 euro devi pagarli tu, purtroppo. Al massimo ti puoi rivalere dopo con il precedente proprietario.
Per quanto riguarda il condono dell'85, è scaduto da 30 anni e se non è stato sfruttato, ormai non c'è più niente da fare.
Per quanto riguarda il condono dell'85, è scaduto da 30 anni e se non è stato sfruttato, ormai non c'è più niente da fare.
Ho un altro dubbio,scusatemi,poiché la variazione alla quale mi riferisco,in base all'appartamento Tipo,riguarda tutta una scala del condominio,dove l'ascensore è a sinistra rispetto all'appartamento invece ora è a destra e l'ingresso è disegnato in verticale invece che in orizzontale,se io metto le cose in ordine,e quelli che hanno fatto variazioni,non l'hanno fatto,li metto nei guai?Oppure devo far si che tutto il condominio partecipi? I 1000 euro saranno moltiplicati per il n.di appartamenti?
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Gioia
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Gioia
Ho un altro dubbio,scusatemi,poiché la variazione alla quale mi riferisco,in base all'appartamento Tipo,riguarda tutta una scala del condominio,dove l'ascensore è a sinistra rispetto all'appartamento invece ora è a destra e l'ingresso è disegnato in verticale invece che in orizzontale,se io metto le cose in ordine,e quelli che hanno fatto variazioni,non l'hanno fatto,li metto nei guai?Oppure devo far si che tutto il condominio partecipi? I 1000 euro saranno moltiplicati per il n.di appartamenti?
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Gioia
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Gioia
C'è stato un altro post simile. In base a quanto detto da una collega, se l'abuso riguarda tutto il condominio la sanzione si dovrebbe dividere.
Tuttavia, poichè potresti trovare gli altri non disposti a partecipare (perchè la cosa non li interessa personalemnte), ti conviene pensare a sanare la tua situazione e peggio per loro, se si scopre anche la loro irregolarità...
Tuttavia, poichè potresti trovare gli altri non disposti a partecipare (perchè la cosa non li interessa personalemnte), ti conviene pensare a sanare la tua situazione e peggio per loro, se si scopre anche la loro irregolarità...
