Salve,
Vi scrivo per avere un parere da qualche collega più esperto. Lavoro come dipendente di un azienda, ma a volte mi capita di fare qualche lavoro per conto mio. Essenzialmente mi occupo di CILA per manutenzione straordinaria.
Devo dire che spesso il Committente richieda di realizzare dei lavori in difformità dalla CILA depositata, senza rendersi conto che in realtà sono dei veri abusi edilizi. Generalmente si parla di una veranda che di fatto chiude il balcone, di un piccolo soppalco interno, insomma di lavorazioni che sono percepite dalla Committenza come piccoli interventi “che tanto fanno tutti”. Da parte mia spiego sempre al Cliente che non è possibile eseguirle e sto ben attento che non vengano realizzate fino alla fine lavori. Quello che mi preoccupa è che queste opere oltre a rappresentare un abuso possano recare anche danno a terzi (magari esagero, ma pensiamo a un soppalco mal fatto che magari cede facendo cadere qualcuno).
Resta quindi sempre il dubbio che tali opere vengano poi realizzate in privato dal Committente dopo la fine lavori. Come può il tecnico che presenta l’istanza, che in alcuni casi può ricoprire anche la figura del DL tutelarsi rispetto alla Committenza? Personalmente faccio controfirmare al Committente la copia della comunicazione di fine lavori che ho protocollato al Comune (come presa visione) e scatto delle foto degli interni (con data) che poi faccio siglare sempre al Committente. Se ci fossero problemi di qualsiasi natura questa documentazione (che tengo per me) è sufficiente per dimostrare la propria estraneità ad eventuali difformità realizzate dopo la fine lavori? Non vorrei sembrare esagerato, ma in caso di problemi ognuno pratica il cosidetto “scarica barile” quindi non escludo che il Committente possa comunicare di essere stato sempre all’oscuro della difformità e che la tale opera sia stata realizzata durante i lavori eseguiti con regolare CILA.
Che ne pensate?
Vi ringrazio molto per l’aiuto.
Saluti
Peppe_Pr : [post n° 357192]
Cautelarsi da opere eseguite dopo fine lavori
importante è "vietare" tali interventi durante il periodo del tuo incarico. Ulteriori e successivi interventi, il problema non è più tuo. Sarà compito di altri dimostrare che gli stessi siano stati effettuati "durante" il tuo incarico.
La precauzione non è mai troppa.
Personalmente, quando mi rendo conto di avere a che fare con un committente " poco affidabile ", redigo un documento " privato " in cui dichiaro che:
- i lavori sono terminati
- che sono stati svolti in maniera conforme al progetto depositato in Comune.
- che eventuali opere edili eseguite in data successiva a qulla indicata nel fine lavori NON sono di mia responsabilità.
A questo documento, fatto controfirmare sia dal committente sia dall'impresa esecutrice, allego documentazione fotografica ( datata) e copia della comunicazione fine lavori protocollata in Comune.
Personalmente, quando mi rendo conto di avere a che fare con un committente " poco affidabile ", redigo un documento " privato " in cui dichiaro che:
- i lavori sono terminati
- che sono stati svolti in maniera conforme al progetto depositato in Comune.
- che eventuali opere edili eseguite in data successiva a qulla indicata nel fine lavori NON sono di mia responsabilità.
A questo documento, fatto controfirmare sia dal committente sia dall'impresa esecutrice, allego documentazione fotografica ( datata) e copia della comunicazione fine lavori protocollata in Comune.
Vi ringrazio. In effetti sono d'accordo sul predisporre un documento "privato" da condividere con la Committenza che attesti lo stato dei luoghi. Ero solo incerto sul reale valore di questo documento da presentare a propria difesa nella malaugurata ipotesi si venga citati in una causa. Da quel che però capisco leggendo le risposte questo documento dovrebbe rappresentare una certificazione del Committente circa lo stato dei luoghi che non potrà ovviamente ritrattare.
Grazie
Saluti
Grazie
Saluti