Piano casa "a più riprese"

Buongiorno,
prima di tutto mi scuso per la prolissità ma penso sia stato l'unico modo per spiegarmi meglio, vista la delicatezza del problema.
Volevo chiedere un parere riguardo il Piano casa per un villino e in particolare sull'articolo 6.
Si tratta di un villino unifamiliare con ingresso autonomo, costruito abusivamente alcuni decenni fa e sanato con regolare Concessione Edilizia in sanatoria nel 1996. Nel 2010 i nuovi proprietari, dopo aver acquistato l'immobile, hanno chiesto al Comune un ampliamento in aderenza col Piano casa (la DIA ed una variante per opere interne sono entrambi del 2010). La SUL era di 196,42 mq. Per l'art. 3 della L.R. Lazio 21/2009, si può ampliare di 39,28 mq. I lavori sono terminati con regolare fine lavori, ma non è stata sfruttata tutta la percentuale del 20%, in quanto c'è stato un ampliamento di 35,76 mq (mancherebbero 3,52 mq). Inoltre, sono stati realizzati dei pannelli fotovoltaici per una potenza totale di circa 7 kW (> 1 kW richiesto per legge per usufruire di un ulteriore incremento del 10% di ampliamento per l'art. 3, comma 5). Faccio notare che l'utilizzo dei pannelli è esteso all'intero fabbricato in oggetto.
In questi giorni gli stessi proprietari hanno chiesto al sottoscritto se fosse possibile ampliare con un nuovo Piano casa ciò che rimarrebbe della percentuale del precedente Piano (3,52 mq rimanenti), oltre il 10% per l'energia alternativa del fotovoltaico di cui sopra (19,65 mq). In totale 23,17 mq. Mi sono rivolto all'Ufficio tecnico del Municipio, ricevendo dapprima una risposta affermativa da un tecnico e una volta successiva una risposta negativa da un altro tecnico. Quest'ultimo mi ha risposto che la legge regionale (art. 6, c. 7), a proposito della ripetibilità di applicazione del Piano casa, dice che le disposizioni del Piano stesso possono essere applicate una sola volta.
Però io so che esiste una Circolare esplicativa (quella della Delibera della Giunta regionale del Lazio n. 20 del 26 gennaio 2012), la quale afferma che << a proposito dell'art. 6, comma 7, nella parte in cui precisa che “le disposizioni di cui agli articoli 3, 3bis, 3ter, 4 e 5, possono essere applicate, con riferimento ad ogni singolo intervento, una sola volta a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge”, e che, in sostanza, la norma mira ad evitare che – attraverso distinti interventi, eseguiti nell’arco temporale fissato dal comma 4 – sia possibile reiterare, sullo stesso edificio, i benefici previsti dalla legge in relazione ad una certa categoria di intervento e di cui ci si sia già avvalsi, ad esempio, nel vigore dell’originaria l.r. n. 21/2009. In forza del comma 7, invece, le previsioni ivi richiamate potranno applicarsi, in relazione ad ogni singolo intervento, soltanto una volta dall’entrata in vigore della legge, restando così impedita – ad esempio – la possibilità di ampliare ex art. 3 un edificio che già si sia avvalso della medesima disposizione e che, pertanto, finirebbe per beneficiare di incrementi di superficie o volume in misura superiore a quella prevista dalla legge medesima. Non è, invece, impedita la possibilità di fruire dei benefici ammessi dalla legge “a più riprese”, mantenendosi nei limiti percentuali e superficiari dalla stessa previsti. >>
Nessuno vuole stravolgere i limiti imposti dalla legge ma, poiché non è stata sfruttata tutta la superficie, perché non è possibile farlo con un altro Piano casa (rispettando ovviamente il limite di superficie ammesso), visto che la Circolare esplicativa "non impedisce la possibilità di fruire dei benefici ammessi dalla legge a più riprese”? Cosa si intende con quel "a più riprese"? Saluti