Gentili colleghi,
Vi chiedo cortesemente un chiarimento definitivo allo stato attuale circa la possibilità che un professionista abilitato possa coincidere con il proprietario/committente per qualsiasi tipo di pratica edilizia, ovvero senza rivolgersi a un collega.
Lessi a suo tempo qualcosa in merito all'interpretazione della normativa, ma i pareri sono talvolta discordanti (parentela, dipendenza, ecc.)
Sono proprietario e/o comproprietario di alcuni immobili in Roma avuti in eredità nei quali, purtroppo, furono fatti a suo tempo lavori senza titolo che devo sanare per poterli vendere: saranno necessarie più DIA in sanatoria.
Ringrazio fin d'ora quanti vorranno cortesemente rispondermi.
60Luigi : [post n° 358283]
Architetto al contempo proprietario/committente per DIA in sanatoria
qualche anno fa ho fatto una pratica di ristrutturazione per casa mia ed ero al contempo committente/progettista/direttore lavori, l'unica parte che ho dovuto affidare a terze parti è stata l'ACE.
Per quanto mi riguarda, nel nostro ordinamento non vi è nessuna norma che vieta, in campo edilizio, la riunione in uno stesso soggetto delle figure di committente, progettista e DL.
La legge dice solo che il tecnico incaricato non deve avere rapporti di dipendenza " lavorativi " né con il committente nè con l’impresa esecutrice dei lavori.
L'unica cosa che non potrai fare è redigere le certificazione energetiche.
La legge dice solo che il tecnico incaricato non deve avere rapporti di dipendenza " lavorativi " né con il committente nè con l’impresa esecutrice dei lavori.
L'unica cosa che non potrai fare è redigere le certificazione energetiche.
concordo al 100%, ci manca solo che ci impediscano di essere tecnici di noi stessi...oltre già l'assurdità ad esempio di poter redigere un APE per un parente....