So che è un argomento su cui si è già dibattuto, ho letto le vecchie discussioni e non ho trovato la risposta che cerco al mio caso particolare.
Nel 2010 è stata presentata per un appartamento una DIA per inizio lavori di ristrutturazione. Alla richiesta non è seguita, alla fine dei lavori, la presentazione della documentazione appunto per fine lavori.
L'appartamento nel 2014 è stato venduto, con notaio che ha rogitato in assenza di documentazione di fine lavori, ad una persona che nell'esempio chiamo Luigi.
Oggi Luigi deve vendere casa a me e il mio notaio mi ha fatto notare che manca questo documento di fine lavori ed ha chiesto a Luigi di presentare la documentazione di fine lavori.
In realtà i lavori non li ha fatti Luigi ma il proprietario che a suo tempo fece i lavori.
Stante il fatto che io non posso rogitare ma è questione di giorni visto che hanno presentato la richiesta di fine lavori (correggetemi se sbaglio sul fatto che poi posso rogitare) volevo sapere:
- chi paga le sanzioni per il ritardo di presentazione della domanda di fine lavori?.... il primo proprietario?.... Luigi?.... io?
- a quanto ammonterebbe questa sanzione?
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Francesco : [post n° 360501]
Presentazione fine lavori tardivo
Essendo il 2010 verifica per bene che non sia una CILA per attività libera che all'epoca era appena entrata in vigore, perché in questo caso la fine lavori non è/era obbligatoria e quindi il primo atto non ha mancanze.
Se invece fosse stata una vecchia DIA (dichiarazione di inzio lavori) doveva essere chiusa (con comunicazione di fine lavori) entro tre anni dal suo deposito presso gli uffici tecnici del comune di competenza. In caso contrario, la Dia è decaduta ed è come se non fosse mai stata presentata. Pertanto potrebbe essere necessario effettuare una nuova pratica, questa volta probabilmente una CILA in sanatoria, per regolarizzare i lavori già fatti pagando la relative sanzioni (1000 in genere più costi di istruttoria intorno ai 250 euro).
Come abbia il primo notaio rogitato di fronte alla mancanza di tale documento se effettivamente era una DIA non lo so... come e chi abbia presentato una comunicazione di fine lavori tardiva per una DIA non l'ho ben capito, visto che per me non è un documento regolare.
Se il primo atto è valido, la eventuale sanatoria sulla carta la deve pagare l'attuale proprietario visto che è lui l'unico avente diritto.
Se invece fosse stata una vecchia DIA (dichiarazione di inzio lavori) doveva essere chiusa (con comunicazione di fine lavori) entro tre anni dal suo deposito presso gli uffici tecnici del comune di competenza. In caso contrario, la Dia è decaduta ed è come se non fosse mai stata presentata. Pertanto potrebbe essere necessario effettuare una nuova pratica, questa volta probabilmente una CILA in sanatoria, per regolarizzare i lavori già fatti pagando la relative sanzioni (1000 in genere più costi di istruttoria intorno ai 250 euro).
Come abbia il primo notaio rogitato di fronte alla mancanza di tale documento se effettivamente era una DIA non lo so... come e chi abbia presentato una comunicazione di fine lavori tardiva per una DIA non l'ho ben capito, visto che per me non è un documento regolare.
Se il primo atto è valido, la eventuale sanatoria sulla carta la deve pagare l'attuale proprietario visto che è lui l'unico avente diritto.