Scusate, domanda da inesperta: quando si parla di appalti pubblici o affidamento di incarichi o servizi, l'importo citato (importo inferiore a 20.000 € o importo inferiore a 100.000 €) è relativo al valore stimato dell'incarico o al compenso professionale? Cioè se dovesse esser dato un affidamento di incarico inferiore a 20.000 €, il professionista scelto non può percepire un importo superiore, giusto?!
Poniamo il caso in cui il Comune deve affidare a distanza di tempo tre incarichi per la stessa area tecnica, ciascuno di importo inferiore a 100.000 €, potrebbe affidarli allo stesso tecnico?! Considerando il caso in cui fosse possibile, se il tecnico per ciascun incarico percepisse 60.000 €,non andrebbe a guadagnare più di 100.000?!
se, invece, il compenso di un incarico fosse valutato sull'agio, e si scoprisse che il professionista per quel solo incarico ha guadagnato più di 100.000 €, è lecito?!
Inoltre, l'importo è relativo alla durata dell'incarico, giusto, non importo annuale?! per cui se l'incarico mi dura 3 anni ed il professionista il secondo anno ha guadagnato più di 200.000 € il comune non dovrebbe limitarsi a pagare l'importo inferiore stabilito dal bando?!
Grazie per chi mi risolve il dilemma...sarebbe di GRANDISSIMO aiuto!!
nemesi2015 : [post n° 361184]
Appalti Pubblici - impoto inferiore
altra info ... ma è vero che i dipendenti pubblici iscritti agli albi ed esercitanti la professione non possono avere incarichi dalle p.a. (sia interne che esterne alla propria amministrazione di appartenenza?!)
Nemesi, provo a chiarirti le idee cercando di semplificare: al di sotto di un certo importo (40.000€) il RUP può affidare direttamente un incarico di servizi di architettura (progettazione, etc) ad un tecnico, nel rispetto dei criteri di proporzionalità e parità di trattamento. Al di sopra di quel importo, va messo in atto una procedura ad evidenza pubblica. L'importo in base al quale si sceglie come fare (<40.000 o > 40.000) viene calcolato redigendo una parcella tipo e si riferisce al compenso del professionista, non è un limite di spesa per l'Ente, quindi ad un professionista possono essere affidati 3 incarichi distinti purchè ciascun incarico abbia un importo inferiore ai 40.000.
(nb. verifica se la soglia è corretta, prima era 40.000€, poi l'hanno portata a 100.000€, mi pare siano tornati a 40.000€).
I dipendenti pubblici iscritti agli albi possono svolgere altri incarichi retribuiti al di fuori della loro Amministrazione, anche presso altre amministyrazioni, purchè autorizzati dai dirigenti. ùGli incarichi assegnati dalla propria Amministrazione rientrano tra il lavoro ordinario - e, spesso, non lo è -e al massimo si beccano qualche incentivo.
Spero di essere stata il più chiara possibile, di sicuro sintetica, ma le questioni non sono proprio semplicissime. :)
Buon lavoro!
(nb. verifica se la soglia è corretta, prima era 40.000€, poi l'hanno portata a 100.000€, mi pare siano tornati a 40.000€).
I dipendenti pubblici iscritti agli albi possono svolgere altri incarichi retribuiti al di fuori della loro Amministrazione, anche presso altre amministyrazioni, purchè autorizzati dai dirigenti. ùGli incarichi assegnati dalla propria Amministrazione rientrano tra il lavoro ordinario - e, spesso, non lo è -e al massimo si beccano qualche incentivo.
Spero di essere stata il più chiara possibile, di sicuro sintetica, ma le questioni non sono proprio semplicissime. :)
Buon lavoro!