BRB : [post n° 364303]

i discorsi da fare al cliente

Buona sera a tutti. Scrivo per condividere con voi (chi vorrà) questo tema.
Forse sarà la crisi.. (forse più di identità professionale che economica)....
Ma io, in caso di committenti non determinati, incerti e che non hanno idea di cosa chiederti,.. mi trovo in difficoltà a spiegare e "proporre" l'intervento che a parer mio è necessario. Soprattutto trovo proprio difficoltà a dire che occorrerà la redazione di un progetto e tutto ciò che ne consegue. Perché spesso "la gente" non sa nemmeno cos'è un progetto ...
Superato poi, con difficoltà, questo primo scoglio... l'altro punto dolente, è lo sviluppo di un preventivo e la proposta della lettera di incarico.
Voi come fate ?


sclerata :
mah io forse finora sono stata fortunata...i primi lavoretti abbiamo visto cosa c'era da fare, concordato il prezzo a voce e fatto il lavoro sono stata pagata sempre regolarmente...parlo di pratiche semplicissime da poche centinaia di euro. per il progetto di una villa che ora stanno costruendo ho fatto una tabellina con quello che c'era da fare e relativi prezzi, l'abbiamo vista insieme, fatto un piccolo sconto e concordato di pagare in 3 rate. (l'anticipo, anche sostanzioso me l'aveva già dato). copia per me, copia per lui e basta.
mi manca la terza rata.

più che altro il mio problema è proprio il tipo di committente, è indeciso, non sa cosa vuole e per arrivare al progetto definitivo ho dovuto fare 3 proposte più una variante di quella scelta, e ancora non ho finito perchè invece di ascoltare me e il DL ascolta il fratello, il cugino, l'amico, la moglie, il piastrellista, il muratore e fa un sacco di casini...va bhe


john :
Mah, anche io ho grosse difficoltà ad iniziare a relazionarmi e sono purtroppo anche abbastanza empatico e quindi capisco facilmente chi ho davanti, cosa che però mi porta ad essere anche troppo sincero (ovvero se mi sta sulle balle probabile che non prendo l'incarico). Prima mi tolgo il dente più grande, ovvero, parliamo di lavoro e quindi va retribuito, questa retribuzione ovviamente andrà per fasi e quindi saranno dovute solo le fasi svolte. Fasi che vanno stabilite con largo anticipo. Messo al corrente che le fasi potrebbero comprendere varie ipotesi si pagheranno quelle e poi alla presa di coscienza si andrà avanti. Meglio capire per bene prima cosa vuole e si vuole ripetendo più e più volte le intenzioni, che lanciarsi per prendere il lavoro, fare mille cose magari con un committente non convinto e poi trovarsi con varianti, abusi, contraddittori non piacevoli, cambi di tecnico, dimissioni etc etc.

Fatto questo imparare che davanti purtroppo si ha un LAVORO prima e poi una persona, quindi professionalità, e se non si è convinti di quanto chiedere (anche io spesso provo imbarazzo) si prende tempo e poi si comunica con calma....l'importante è farlo per fasi (piccole o grandi che siano)
ponteggiroma :
BRB, questa è una della prime cose che dovrebbero insegnare all'università invece di parlare di linguaggi architettonici, fruibilità, forma/funzione e balle varie. Aimè ci tocca impararlo sul campo e non è facile perché ci sono varie tipologie di cliente e con ognuna devi imparare a relazionarti diversamente. Con alcuni devi fare l'ermetico, con altri il professore, con altri ancora devi arrivare a parlarci a tu per tu, mentre con altri bisogna andare subito al sodo. Insomma anche la psicologia fa parte integrante di questo magnifico/dannato lavoro.
desnip :
Io mi trovo in difficoltà quando un cliente viene da me per un piccolo lavoro per il quale crede di dover spendere poche centinaia di euro e invece gli si apre davanti un mondo...
Faccio l'es. di una pratica che mi è capitata di recente: una signora vuole ampliare un balconcino al piano rialzato e farlo diventare un piccolo terrazzo.
Dunque scia e inizio lavori.
Ma guardando le "carte" trovo un pasticcio pazzesco di titoli aurtorizzativi, condoni che riportano cose non vere, ecc. Quindi vai di pratica in sanatoria, dopo aver consultato il tecnico comunale con più appuntamenti per consigli vari.
Ecco quindi che il costo è lievitato da scia a scia+scia in sanatoria, più relativa sanzione e ovviamente oneri concessori e oneri vari di istruttoria.
A ciò bisogna poi aggiungere l'autorizzazione sismica, e quindi geologo, strutturista e collaudatore...
Ed ecco che una pratica da poche centinaia di euro e un lavoro di pochi giorni finisce col costare un altro po' più del lavoro stesso.
Non posso che avere comprensione del cliente, in questo caso...
BRB :
Mi rincuora un po' sentire che non sono la sola a trovarmi un po' a disagio.
... Ammetto che i primi tempi ero molto più determinata.
Adesso più che vado avanti e più che ho la sensazione di aver perso un po' di "polso".
Speriamo passi...
Ringrazio tutti per aver condiviso le vostre esperienze.
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.