Salve, vagando per il web mi sono imbattuta in questo sito, premettendo che sono ancora indecisa avrei bisogno di un consiglio per quanto riguarda la scelta universitaria. Sarei orientata per architettura, ma vorrei sapere con precisione quali sono gli sbocchi professionali, navigando in rete ho trovato solo specchi per le allodole: risposte non esaurienti. Sono affascinata dal corso di studi sopracitato ma il problema è proprio questo a me piace ciò che si studia, non so se mi può piacere ciò che verrà dopo (sempre che trovi lavoro).
Grazie in anticipo per le risposte.
Ren : [post n° 365014]
Devo scegliere
Come tutte le scelte si presuppone sempre un certo rischio; mi colpisce un termine che usi: "sapere con precisione"...ecco nel mondo dell'architettura/edilizia di oggi non ti si può dare risposta.
Indecisa tra cosa poi? Essere indecisa tra ingegneria e architettura è una cosa essere indecisa tra medicina e architettura è un altra.
L'unica cosa che posso dirti è che se vuoi una vita "tranquilla" con un lavoro da dipendente con la certezza di quello che ti aspetta tutti i giorni, lascia perdere...se intraprendi questa strada devi avere molta passione, scendere a molti compromessi ed imparare tutto, il più possibile in molti campi, anche con sacrificio...il premio? molte più soddisfazioni rispetto all'altra scelta.
Indecisa tra cosa poi? Essere indecisa tra ingegneria e architettura è una cosa essere indecisa tra medicina e architettura è un altra.
L'unica cosa che posso dirti è che se vuoi una vita "tranquilla" con un lavoro da dipendente con la certezza di quello che ti aspetta tutti i giorni, lascia perdere...se intraprendi questa strada devi avere molta passione, scendere a molti compromessi ed imparare tutto, il più possibile in molti campi, anche con sacrificio...il premio? molte più soddisfazioni rispetto all'altra scelta.
Vi ringrazio per aver risposto,
Diciamo che non mi spaventa il fatto di non vere una vita "tranquilla" , e poi per quanto riguarda il problema lavorativo io comunque conto sul fatto di andarmene subito dopo gli studi, ecco.
L'indecisione sta tra biologia ed architettura, so che sono cose completamente diverse ma entrambe mi potrebbero far accedere alla cosa che più mi interessa: il restauro.
Diciamo che non mi spaventa il fatto di non vere una vita "tranquilla" , e poi per quanto riguarda il problema lavorativo io comunque conto sul fatto di andarmene subito dopo gli studi, ecco.
L'indecisione sta tra biologia ed architettura, so che sono cose completamente diverse ma entrambe mi potrebbero far accedere alla cosa che più mi interessa: il restauro.
anche io mi sono incuriosita e ho googlato un pò, ho visto che ci sono facoltà di scienze dei beni culturali, biologia del restauro, mi pare un bel campo. se sei una studiosa forse biologia ti può piacere di più, puoi fare ricerca e specializzarti in opere d'arte, mentre con architettura ti ritroveresti inevitabilmente nell'edilizia e, sarò stanca io, ma ti direi, chi te lo fa fare?
Almeno hai le idee chiare e questo è un grande passo avanti. Dalla parte di architettura, dovresti farti almeno 5 anni di architettura tradizionale (4/s, LM-4) e poi intraprendere il biennio di una Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (ex Restauro dei Monumenti). Il lavoro è pochissimo. Quello che puoi fare (però solo ed esclusivamente con la laurea in architettura 4/s, LM-4) è firmare progetti di restauro e fare la direzione lavori. La differenza è notevole: tu puoi parlare di silicato di etile, polisilossani, AB57, resina epossidica, sezioni sottili, sezioni lucide, fenolftaleina, consolidamento strutturale ma non sei tu a fare fisicamente l'operazione. Dai delle indicazioni nel progetto, ma non hai le competenze di un restauratore o di un chimico (né nelle tecniche di restauro, né nella diagnostica) che lavora direttamente sulla materia però parli le loro stesse lingue (sai cosa commissionare, sai leggere le analisi, sai cosa stanno usando e sai il perché, ma non te ne occupi tu direttamente).
Se vuoi lavorare direttamente a contatto con il manufatto e con i materiali (restaurarli personalmente) ti consiglio di intraprendere la strada del restauratore (tanto adesso dovrebbero esserci direttamente le lauree quinquennali abilitanti), se invece sei più interessata alla fase di diagnostica con microscopi, sezioni sottili, analisi chimiche, ti consiglio di intraprendere chimica (o biologia, se ti permette questo percorso).
Io ho fatto il primo percorso che ti ho spiegato, ma credimi, il rimpianto di non aver fatto l'accademia sezione restauro o chimica ce l'ho tutti i giorni.
Se vuoi lavorare direttamente a contatto con il manufatto e con i materiali (restaurarli personalmente) ti consiglio di intraprendere la strada del restauratore (tanto adesso dovrebbero esserci direttamente le lauree quinquennali abilitanti), se invece sei più interessata alla fase di diagnostica con microscopi, sezioni sottili, analisi chimiche, ti consiglio di intraprendere chimica (o biologia, se ti permette questo percorso).
Io ho fatto il primo percorso che ti ho spiegato, ma credimi, il rimpianto di non aver fatto l'accademia sezione restauro o chimica ce l'ho tutti i giorni.
grazie mille Arch&Cons e e.arch per le risposte, si io sarei interessata a lavorare direttamente a contatto con le opere d'arte. E poi credimi Arch&Cons le mie idee sono tutt'altro che chiare XD.
Comunque avrei ancora una domanda:
il lavoro di architetto permette di viaggiare? (che è una delle cose che più amo)
grazie
Comunque avrei ancora una domanda:
il lavoro di architetto permette di viaggiare? (che è una delle cose che più amo)
grazie
Vuoi un consiglio proprio terra a terra? Vuoi occuparti di restauro ed è in questo che hai le idee chiare. Scaricati i piani di studio dei vari corsi di laurea in restauro (architettura, biologia, ecc.), guarda attentamente le materie che dovrai studiare e cerca di capire cosa potresti sopportare di più e per cui ti senti "lanciata" ad impegnarti fino in fondo. Il risultato sarà la scelta giusta.