Salve, ho un quesito da porre: per tanti anni il mio vicino è stato molto cordiale e gentile fino a qualche mese fa nel quale, senza dirmi niente ed approfittando del mio stesso geometra, mi ha presentato tramite il professionista una carta da firmare per un abuso edilizio (ha messo una colonna di un portico quasi sul mio confine). Ho firmato stante i buoni rapporti ma tutto ad un tratto adesso mi evita, non mi saluta, sgomma davanti alla mia proprietà ecc... non so cosa gli è preso,
La mia domanda è: ormai ho firmato io e mia moglie quella carta ma se io un giorno avessi bisogno di una sua firma per un eventuale ampliamento nelle vicinanze del confine, posso avvalermi di una eventuale reciprocità obbligatoria della firma (se esistesse questa opzione) se lui non vuole saperne?? grazie.
burida62 : [post n° 365739]
Reciprocità obbligatoria della firma?
Non ho capito bene: cosa vuol dire "una carta da firmare per un abuso edilizio"? Se il tuo vicino ha commesso un abuso edilizio, non è che gli serve il tuo permesso per stare in regola... :-)
Salve. Ringrazio della risposta e mi spiego meglio:
il suo geometra mi ha fatto firmare una carta nella quale acconsento che il lato della tettoia con relativa colonna sia stata eretta vicino al mio confine non rispettando le norme sulle distanze. In pratica è come se avessi dato l'ok per la struttura. Poi ha sanato l'abuso. Non sono un geometra ma così mi è stato detto.
P.S.: questo atto è stato anche registrato al catasto.
il suo geometra mi ha fatto firmare una carta nella quale acconsento che il lato della tettoia con relativa colonna sia stata eretta vicino al mio confine non rispettando le norme sulle distanze. In pratica è come se avessi dato l'ok per la struttura. Poi ha sanato l'abuso. Non sono un geometra ma così mi è stato detto.
P.S.: questo atto è stato anche registrato al catasto.
Un titolo abilitativo " in sanatoria " viene rilasciato sempre con la clausula " fatto salvo i diritti di terzi ".
Ciò vuol dire che il Comune regolarizza l'abuso dal punto di vista urbanistico ma non civilistico
( un'amministrazione comunale non ha nessun potere dispositivo su beni di terzi).
Nel caso, quindi, una concessione in sanatoria violasse i diritti di un terzo, questi potrebbe sempre agire davanti ad un Giudice Ordinario per ottenere la demolizione del manufatto oppure un risarcimento danni.
Facendole firmare quel documento in cui lei acconsente alla costruzione della tettoia a ridosso del suo confine in deroga alle distanze legali, il suo vicino si è lecitamente cautelato nei confronti di una sua eventuale denuncia.
Purtroppo per lei, la legge non prevede il caso da lei definito di " reciprocità obbligatoria della firma ".
In poche parole, se in futuro si dovesse verificare una situazione inversa ( è lei che deve sanare un abuso ), il suo vicino non sarebbe obbligato a dare il suo consenso e ricambiare il favore.
Ciò vuol dire che il Comune regolarizza l'abuso dal punto di vista urbanistico ma non civilistico
( un'amministrazione comunale non ha nessun potere dispositivo su beni di terzi).
Nel caso, quindi, una concessione in sanatoria violasse i diritti di un terzo, questi potrebbe sempre agire davanti ad un Giudice Ordinario per ottenere la demolizione del manufatto oppure un risarcimento danni.
Facendole firmare quel documento in cui lei acconsente alla costruzione della tettoia a ridosso del suo confine in deroga alle distanze legali, il suo vicino si è lecitamente cautelato nei confronti di una sua eventuale denuncia.
Purtroppo per lei, la legge non prevede il caso da lei definito di " reciprocità obbligatoria della firma ".
In poche parole, se in futuro si dovesse verificare una situazione inversa ( è lei che deve sanare un abuso ), il suo vicino non sarebbe obbligato a dare il suo consenso e ricambiare il favore.
Ringrazio, molto esaustiva la sua domanda, però a questo punto, dato che non ho niente in mano e non volendo chiedere nulla al vicino e al suo geometra, come posso avere una copia di ciò che ho firmato?? grazie.
Ma siamo sicuri che si tratti di un abuso? Il titolo abilitativo "in sanatoria" viene rilasciato per qualcosa di già realizzato e solo in seguito regolarizzato; essendo passati pochi mesi, sarebbe stata una mossa, a dir poco scaltra, da parte del tecnico che prima realizza un abuso e subito dopo ne chiede la regolarizzazione.
In questo caso hanno ragione gioma e desnip... se è abuso in violazione dei regolamenti comunali o del C.C., non sarà il consenso del vicino che regolarizzerà la situazione..
Viceversa, il suo vicino potrebbe aver costruito una tettoia sul confine, in aderenza. Ovviamente occorre verificare quanto ribadito dai regolamenti del suo comune, ma da codice civile è consentito costruire in aderenza (o a non meno di 3 metri, portati a 5 per quasi tutti i Comuni), se è presente il consenso del vicino confinante. E probabilmente è proprio tale consenso che le è stato richiesto.
Nella fattispecie occorre verificare che la tettoia sia effettivamente in aderenza e non poco spostata o addirittura oltre il confine.
Per il resto, se in futuro lo vorrà, avrà il diritto di costruire a sua volta in aderenza alla tettoia, senza chiedere il permesso al suo vicino.
Ed è ovviamente suo diritto richiedere una copia di quanto ha firmato, che già il geometra le avrebbe dovuto fornire. Forse sarà anche allegata alla pratica comunale.
In questo caso hanno ragione gioma e desnip... se è abuso in violazione dei regolamenti comunali o del C.C., non sarà il consenso del vicino che regolarizzerà la situazione..
Viceversa, il suo vicino potrebbe aver costruito una tettoia sul confine, in aderenza. Ovviamente occorre verificare quanto ribadito dai regolamenti del suo comune, ma da codice civile è consentito costruire in aderenza (o a non meno di 3 metri, portati a 5 per quasi tutti i Comuni), se è presente il consenso del vicino confinante. E probabilmente è proprio tale consenso che le è stato richiesto.
Nella fattispecie occorre verificare che la tettoia sia effettivamente in aderenza e non poco spostata o addirittura oltre il confine.
Per il resto, se in futuro lo vorrà, avrà il diritto di costruire a sua volta in aderenza alla tettoia, senza chiedere il permesso al suo vicino.
Ed è ovviamente suo diritto richiedere una copia di quanto ha firmato, che già il geometra le avrebbe dovuto fornire. Forse sarà anche allegata alla pratica comunale.
Esattamente è come ha detto lei, la tettoia è quasi sulla verticale del muretto di confine tra noi due e la costruita qualche anno fa mentre l'anno scorso mi ha fatto firmare questa carta che io non ho. Per non chiederlo al gometra suo tramite raccomandata è possibile richiedere l'atto presso il catasto dto che è una cosa che mi riguarda?
Allora se la costruzione della tettoia è avvenuta qualche anno fa, si tratterà oggi di una sanatoria. In questo caso (ma sono solo ipotesi che le conviene eventualmente verificare con un tecnico direttamente presso l'ufficio tecnico del suo Comune) il suo vicino avrà allegato il documento che le ha fatto firmare insieme alla richiesta di titolo abilitativo in sanatoria.
La disciplina dei fondi contigui e delle costruzioni sul confine è complessa e delicata. Non sono sicuro che basti un accordo firmato in carta semplice, ma forse potrebbe servirne anche la registrazione.
In ogni caso, la soluzione più semplice per lei è richiedere copia del documento direttamente al geometra: è un suo diritto, perciò potrebbe richiederglielo inizialmente in modo informale e solo successivamente con raccomandata.
Comunque, nella fattispecie il catasto non centra ma tutto sarà eventualmente depositato presso l'ufficio tecnico del suo Comune.
La disciplina dei fondi contigui e delle costruzioni sul confine è complessa e delicata. Non sono sicuro che basti un accordo firmato in carta semplice, ma forse potrebbe servirne anche la registrazione.
In ogni caso, la soluzione più semplice per lei è richiedere copia del documento direttamente al geometra: è un suo diritto, perciò potrebbe richiederglielo inizialmente in modo informale e solo successivamente con raccomandata.
Comunque, nella fattispecie il catasto non centra ma tutto sarà eventualmente depositato presso l'ufficio tecnico del suo Comune.
L'atto è effettivamente registrato al catasto, quindi farò come dice lei, lo richiederò al geometra giusto per sapere cosa c'è scritto. Mentre per come è stato scritto se io un domani volessi costruire in aderenza al confine come ha fatto lui, devo farmi dare un consenso firmato?? oppure posso farlo senza richiedere il suo consenso?
Fatto salvo il rispetto della distanza tra gli edifici prevista dal Codice Civile e dai regolamenti comunali(perciò anche quella tra la tettoia realizzata dal suo vicino e la sua abitazione) che non può essere mai derogata, anche le potrà costruire sul confine, in corrispondenza della tettoia realizzata dal vicino, con una struttura, credo, avente le stesse caratteristiche dimensionali (altezza e larghezza lungo il confine) di quella ora esistente.
Provi a verificare sull'accordo scritto, talvolta è proprio esplicitata la possibilità futura, di costruire in aderenza anche per il vicino che oggi ne concede il permesso.
Provi a verificare sull'accordo scritto, talvolta è proprio esplicitata la possibilità futura, di costruire in aderenza anche per il vicino che oggi ne concede il permesso.
La ringrazio della gentilezza e cortesia. Adesso vedo come entrare in possesso di una copia di ciò che ho firmato dato che per varie questioni non parlo né con il geometra né con i vicini (ci hanno usati e tenuti buoni per questo scopo). Purtroppo questa è la vita e, a volte, sarebbe opportuno essere cattivi!!!