buongiorno a tutti,
ho una comunione di tre proprietari; la maggioranza di essi, due su tre, vuole presentare un permesso di costruire per riparare un fabbricato che è stato danneggiato dal terremoto.
Io credo che, ai sensi dell'art. 1108 del Codice Civile, la maggioranza dei proprietari possa farlo, ma il comune sostiene il contrario, e cioè che sia necessaria l'approvazione dell'unanimità dei comunisti.
So per certo che altri comuni qui della zona hanno accettato PdC richiesti dai 2/3 dei proprietari.
Qual è la vostra esperienza? Grazie
archila : [post n° 367253]
comunione di proprietari e permesso di costruire
Il problema che poni è di natura prettamente giuridica.
La Giurisprudenza afferma che per ottenere il rilascio del PdC è necessario l'espresso consenso di tutti i proprietari.
L'art. 1108 del c.c. prevede che una parte dei comproprietari ( almeno i 2/3 ) possa procedere in disaccordo con la minoranza ad eseguire solo opere di miglioria funzionale del bene comune , sempre che gli interventi medesimi non siano gravosi dal punto di vista economico e non pregiudichino il godimento di ciascuno dei proprietari.
La Giurisprudenza afferma che per ottenere il rilascio del PdC è necessario l'espresso consenso di tutti i proprietari.
L'art. 1108 del c.c. prevede che una parte dei comproprietari ( almeno i 2/3 ) possa procedere in disaccordo con la minoranza ad eseguire solo opere di miglioria funzionale del bene comune , sempre che gli interventi medesimi non siano gravosi dal punto di vista economico e non pregiudichino il godimento di ciascuno dei proprietari.
grazie per la risposta, gentile collega.
il fienile è gravemente danneggiato, e le opere sono tese a recuperarne il valore funzionale (ed economico).
Attualmente è inagibile, a rischio crollo.
L'intervento non è gravoso dal punto di vista economico poiché ci sono i contributi per la ricostruzione da terremoto, per cui credo che le condizioni poste dal CC sussistano.
Non ho capito bene cosa intendi, mi stai consigliando di richiedere un parere legale?
il fienile è gravemente danneggiato, e le opere sono tese a recuperarne il valore funzionale (ed economico).
Attualmente è inagibile, a rischio crollo.
L'intervento non è gravoso dal punto di vista economico poiché ci sono i contributi per la ricostruzione da terremoto, per cui credo che le condizioni poste dal CC sussistano.
Non ho capito bene cosa intendi, mi stai consigliando di richiedere un parere legale?