Avete presente l'ampliamento di cui ho accennato al post n° 369632 del 2 novembre?! Ieri sono andata in comune per poter discutere la pratica, a prescindere che il capo area non ha saputo rispondermi sull'eventuale "esenzione" della presentazione dell'autorizzazione sismica, mi ha detto che per poter fare l'intervento devo far fare ai clienti un atto d'obbligo nel quale si impegnano a non ripresentare in futuro nuove pratiche di ampliamento con il piano casa! ma non è scontata questa cosa??
Cioè, l'intervento viene fatto su di un immobile ricadente in un lotto con corte esclusiva ed unico accesso esterno, costituito da due unità immobiliari, una sopra l'altra (di un'unica proprietà). Secondo la D.G. 20/2012 par. 6.1, è previsto il cumulo ad una sola unità immobiliare, per cui sommerei la sup. di ambo le unità e realizzerei l'ampliamento solo ove mi interessa. Ma è ovvio che se presento il piano casa una volta per un determinato immobile non posso ripresentarlo a prescindere se abbia utilizzato tutta la superficie o meno!! Lo dice la legge, noh?? in pratica il mio ampliamento è di 13 mq, l'ampliamento ammissibile pari al 20% è di 26,55 mq. Ma la legge stessa prevede l'applicabilità del piano casa una volta solamente, ed essendo comunque unica proprietà anche se in un futuro dovesse vendere una delle due u.i. un ulteriore ampliamento non è prevedibile. è corretto?! sbaglio in qualcosa?! consigli?!
Scusate, ma finora tutte queste problematiche non erano mai emerse. Cambia capo area cambiano le interpretazioni!!! è normale??
grazie mille.
nemesi2015 : [post n° 369820]
ogni giorno una nuova!!
Per la verità non sapevo che il piano casa fosse applicabile una sola volta. Quindi se uno non sfrutta tutto l'ampliamento non potrà poi utilizzare il volume residuo?
da come mi avevano spiegato quando ho fatto il corso e dalle varie circolari, no, perché nel momento in cui tu fai un ampliamento anche se non utilizzi l'intera percentuale vari a generare una nuova cubatura. Riapplicando il piano casa, per un intervento successivo sullo stesso immobile anche se usi la differenza percentuale dovresti dichiarare una superficie di un titolo bypassato: per fartela più chiara, poni il mio caso io potrei ampliare di 26,55 mq ma me ne necessitano solo 13 mq, quindi la nuova superficie sarà computata con i 13 mq maggiorati. Chiudendo i lavori vai a dichiarare un nuovo stato di fatto. Riapplicare il piano casa, significa ricomputare la nuova superficie e quindi avere la possibilità di un ampliamento maggiore, mentre richiedere l'ampliamento dei 13,55 mq di scarto della precedente applicazione significa dire che il tuo stato di fatto non coincide con quello dell'ultimo titolo. Il piano casa si applica una volta soltanto sia che lo sfrutti per intero sia che lo sfrutti in parte, non è come l'indice fondiario che se hai il residuo puoi portarlo a saturazione.
Se ritrovo la circolare in questione te la inoltro.
Se ritrovo la circolare in questione te la inoltro.
Relativamente al tuo quesito la risposta è nella Delibera Regionale 20/2012 al comma 7. è per questo che sulla base di ciò, mi chiedo per quale motivo io debba fare un atto d'obbligo quando la stessa delibera vieta la ri-applicazione della norma. A questo punto mi chiedo, allegando tale deliberazione posso ovviare all'atto d'obbligo?!
grazie.
grazie.
Hai ragione. Sai, io mi trovo in un caso analogo, ho dovuto chiedere un piano casa per fare l'ampliamento di un terrazzino (quindi nenache di volume si tratta!), senza sfruttare tutta la volumetria residua che a questo punto la committente perderà.
Venendo al tuo quesito, non saprei cosa dirti. Per me, se gli metti la delibera sotto al naso dovrebbe essere suffiicente.
Ma sapendo in che maniera ottusa ragionano nei comuni...
Venendo al tuo quesito, non saprei cosa dirti. Per me, se gli metti la delibera sotto al naso dovrebbe essere suffiicente.
Ma sapendo in che maniera ottusa ragionano nei comuni...