Buonasera a tutti,
avrei bisogno di un consiglio: ho presentato una scia per la trasformazione di uno dei due box di una abitazione in locale lavanderia e ripostiglio. La fine lavori mi richiede anche l'aggiornamento catastale. A seguito della scia ho fatto una visura degli atti di concessione edilizia rilasciati per la casa rendendomi conto che esistono di difformità evidenti nella disposizione della scala tra stato do fatto realizzato e le tavole di permesso di costruire del 94. Cosa fare?il comune mi ha consigliato di presentare il catasto senza alcuna sanatoria. Mi posso fidare?e sopratutto qual'ésempre il costo indicativo se volessi sanare questa situazione? Grazie
g85 : [post n° 371486]
conformità comune e catasto
in teoria avresti dovuto controllare prima di presentare la scia. Nella scia infatti devi dichiarare che lo stato dei luoghi corrisponde all'ultimo atto legittimante (che non è la planimetria catastale ma quanto depositato in comune per l'appunto). La sanzione prevista per la cila art.6 comma 7 è stata elevata da 258 euro a 1000 euro.
Se intendi dire che la scala è stata realizzata in posizione diversa da quella prevista, a mio avviso la situazione andrebbe (andava) sanata prima di presentare la scia. Quando presenti la scia, infatti, di solito si dichiara (ma anche se non si dichiara per me è comunque necessario) che l'ante operam è corrispondente all'ultimo titolo abilitativo ottenuto.
Se facessi come dice il comune probabilmente tu, come tecnico, non avresti grandi problemi, ma il tuo committente potrebbe averne il giorno che andrà a vendere, chiedere un mutuo, o altro.
Se facessi come dice il comune probabilmente tu, come tecnico, non avresti grandi problemi, ma il tuo committente potrebbe averne il giorno che andrà a vendere, chiedere un mutuo, o altro.
@erre: dipende se il notaio decide di "scavare" in archivio o fermarsi alla scia del collega al quale corrisponde l'accatastamento.
Purtroppo non è solo il notaio il problema (che di solito non ha troppa voglia di scavare) ma i probabili futuri acquirenti: facendo spesso anche ctp, ti potrei raccontare di diversi casi che mi sono capitati di promissari acquirenti che hanno chiesto indietro il doppio della caparra per problemi di questo tipo: di solito la richiesta lascia il tempo che trova perché c'è la possibilità di sanare, ma ti assicuro che chi vende non vive bei momenti, soprattutto se la sanabilità diventa difficile o troppo onerosa.
Se è possibile io sono sempre per sistemare le cose prima che il problema si verifichi, ma questa è una scelta personale.
Se è possibile io sono sempre per sistemare le cose prima che il problema si verifichi, ma questa è una scelta personale.
dovevi controllare la conformità urbanistica ed edilizia prima di presentare la scia, nell'asseveramento devi dichiararla.. A questo punto dovresti sanare la situazione da un punto di vista comunale, che poi è quello che conta, il catasto non è probatorio anche se la conformità è necessaria per l'alienazione. Solo dopo si presenta la variazione catastale. Il costo dipende dal tipo di pratica che devi fare.