Ciao a tutti!
Devo presentare una CILA al comune di Milano (manutenzione straordinaria).
Ho ricevuto dal proprietario la documentazione relativa a una precedente DIA e i documenti relativi alla concessione edilizia presentata al momento della costruzione (fine anni 60)...
sorpresa...
Ci sono alcune difformità evidenti, in particolare per le dimensioni delle finestra.
La concessione edilizia riporta una finestra che invece è una porta finestra (escludo che sia stata ampliata in seguito, la facciata, su strada, è vecchiotta e si vede che è stata costruita così).
La DIAL presentata in comune una decina di anni fa invece riporta 3 finestre, che invece sono porte finestre.
Anche qua, escludo che siano state modificate.
Secondo voi cosa devo fare?
(tra parentesti, mi ricordavo che sui moduli CIAL il tecnico asseverante autocertificasse di aver verificato la rispondenza dello stato di fatto attuale agli atti presenti in comune, ma sul modulo non trovo niente. Ho letto di fretta e potrei sbagliarmi...)
Grazie!
m
marta : [post n° 373546]
Difformità rilievi e documenti presenti in comune
ti conviene parlare con il tecnico a cui presenterai la pratica. A me è successa una cosa simile: nel condono viene riportata la scala a chiocciola solo su un piano, mentre nei prospetti ed in sezione manca, cosa che però presente nella variazione catastale che fa riferimento allo stesso condono, inoltre, non viene riportato il parapetto del balcone, ed il solaio viene riportato a quota 3, quando in effetti è 2.90 (cosa che non può essere stato variato successivamente). Si parla di disegni fatti a mano negli anni 90, parlando con il responsabile del procedimento siamo giunti alla decisione di riportare la planimetria catastale riferita al condono, l'elaborato erroneo del condono stesso ed esatta rappresentazione grafica, in cui riporterò tutte le mancanze omesse nel condono. Però credo che la cosa migliore sia farlo presente al tecnico ed arrivare con lui alla decisione più giusta.
in bocca al lupo.
in bocca al lupo.
Ciao. Ti dico come farei io però non è detto che si tratti della soluzione migliore. Intanto informerei il committente della questione e delle relative problematiche connesse, ma nello stesso tempo (con discrezione) mi informerei su come si potrebbe fare per regolarizzare la cosa e quello che può comportare. Si tratta in fondo di un aspetto di poco conto perché mi pare di capire che non tocca le strutture o la statica dell'edificio nè la forma o il volume.. Prova a vedere se c'è qualcosa nel regolamento edilizio o negli strumenti urbanistici in vigore.
Così intanto puoi avere un quadro più completo su come e cosa e più elementi per decidere, anche per chi ti ha incaricato.
Altrimenti informi il committente e fai come gli altri colleghi che ti hanno preceduto. E tanti saluti.
Così intanto puoi avere un quadro più completo su come e cosa e più elementi per decidere, anche per chi ti ha incaricato.
Altrimenti informi il committente e fai come gli altri colleghi che ti hanno preceduto. E tanti saluti.
Grazie mille!
Il problema è che adesso a Milano hanno cambiato tutto e i tecnici a cui si chiedono informazioni non solo non sono gli stessi a cui si consegnano le pratiche, ma vengono assegnati "a caso" (chiamano i numerini, e vai dal tecnico che si libera)
Cioè mi è capitato varie volte di andare da un tecnico per chiedere dei chiarimenti, arrivare ad una soluzione che mi sembrava sensata, andare a protocollare i documenti e trovare un altro tecnico che dicesse che quello che avevo fatto non andava assolutamente bene, e che quello che dicevano i tecnici "in sala" non avesse nessun valore, e quindi pratica da rivedere fin dall'inizio, sperando che il nuovo tecnico non mi avrebbe di nuovo "rimbalzata".
Non è lo stesso tecnico che segue la stessa pratica, non si può scegliere e si va "a caso".
Per ora ho informato il committente, settimana prossima vedo cosa mi dicono in comune.
Non è una cosa di grandissima importanza.
Cioè sono state realizzate ad origine delle porte finestre (3 stanze, 3 porte finestre), ma sulla concessione edilizia sono 3 finestre normali, e sulla DIA redatta da un altro tecnico una decina di anni fa sono 1 finestra (quindi difforme dallo stato di fatto) e 2 porte finestre (conformi allo stato di fatto, ma non alla concessione).
Di sicuro nella sua relazione il tecnico precedente non aveva scritto nulla in proposito.
Non ci sono grossi problemi (cioè non è che con le porte finestre ci sono i RAI, e con le finestre no; i RAI sono comunque sufficienti).
Magari indaco discretamente con l'amministratore se per caso è stato fatto qualcosa (lo stesso problema, per la concessione edilizia, ce l'ha tutto il condominio; secondo me non se ne è mai accorto nessuno).
Grazie
m
Il problema è che adesso a Milano hanno cambiato tutto e i tecnici a cui si chiedono informazioni non solo non sono gli stessi a cui si consegnano le pratiche, ma vengono assegnati "a caso" (chiamano i numerini, e vai dal tecnico che si libera)
Cioè mi è capitato varie volte di andare da un tecnico per chiedere dei chiarimenti, arrivare ad una soluzione che mi sembrava sensata, andare a protocollare i documenti e trovare un altro tecnico che dicesse che quello che avevo fatto non andava assolutamente bene, e che quello che dicevano i tecnici "in sala" non avesse nessun valore, e quindi pratica da rivedere fin dall'inizio, sperando che il nuovo tecnico non mi avrebbe di nuovo "rimbalzata".
Non è lo stesso tecnico che segue la stessa pratica, non si può scegliere e si va "a caso".
Per ora ho informato il committente, settimana prossima vedo cosa mi dicono in comune.
Non è una cosa di grandissima importanza.
Cioè sono state realizzate ad origine delle porte finestre (3 stanze, 3 porte finestre), ma sulla concessione edilizia sono 3 finestre normali, e sulla DIA redatta da un altro tecnico una decina di anni fa sono 1 finestra (quindi difforme dallo stato di fatto) e 2 porte finestre (conformi allo stato di fatto, ma non alla concessione).
Di sicuro nella sua relazione il tecnico precedente non aveva scritto nulla in proposito.
Non ci sono grossi problemi (cioè non è che con le porte finestre ci sono i RAI, e con le finestre no; i RAI sono comunque sufficienti).
Magari indaco discretamente con l'amministratore se per caso è stato fatto qualcosa (lo stesso problema, per la concessione edilizia, ce l'ha tutto il condominio; secondo me non se ne è mai accorto nessuno).
Grazie
m
A me per una errata rappresentazione grafica su un condono hanno fatto fare una pratica di sanatoria...
In pratica, il tecnico che ha fatto il condono non ha mai rilevato la distribuzione interna, che si è palesemente del tutto inventato, e per colpa sua la signora che ha ereditato l'immobile ha dovuto come dichiarare di aver fatto lavori interni abusivi.... Questo per dire come ragionano i tecnici comunali.
In pratica, il tecnico che ha fatto il condono non ha mai rilevato la distribuzione interna, che si è palesemente del tutto inventato, e per colpa sua la signora che ha ereditato l'immobile ha dovuto come dichiarare di aver fatto lavori interni abusivi.... Questo per dire come ragionano i tecnici comunali.
Eh guarda...
Tra l'altro secondo me l'architetto che ha firmato la DIA non ha nemmeno messo piede nell'appartamento...
Sorvoliamo e vediamo cosa mi dicono mercoledì (se riesco ad andare) in comune.
Grazie!
Tra l'altro secondo me l'architetto che ha firmato la DIA non ha nemmeno messo piede nell'appartamento...
Sorvoliamo e vediamo cosa mi dicono mercoledì (se riesco ad andare) in comune.
Grazie!
io metterei nella stessa pratica le opere nuove di manutenzione straordinaria che vai a realizzare e la sanatoria di quelle esistenti ma difformi dalla dia (sempre che siano sanabili urbanisticamente). Differenziandole banalmente tra gialli/rossi per le nuove opere e verdi per la sanatoria così anche il tecnico capisce. A me era capitato e ho fatto così. In quel caso si trattava di un immobile dove avevano iniziato le opere con regolare DIA nel 2002 e poi per vari motivi il cantiere era stato interrotto e alcune opere erano difformi. Presentando la nuova pratica nel 2014 per continuare e chiudere le opere ho contestualmente sanato le difformità. Direi che è la soluzione più comoda e anche la più corretta, senza nascondere niente a nessuno.
Grazie!
Io non vorrei nascondere proprio niente, anche perchè non si può!
Sono finestre su strada, e sono così da quando, negli anni 60, è stata realizzata la palazzina.
Credo che siano sanabili, ma credo che l'intero condominio (se nessuno ha sanato individualmente nel frattempo) abbia lo stesso problema, quindi non so se è il caso di sanare 3 finestre per un appartamento e lasciarne altre più o meno 30 non conformi.
Volevo andare a sondare il terreno, ma stamattina non ho potuto...
Io non vorrei nascondere proprio niente, anche perchè non si può!
Sono finestre su strada, e sono così da quando, negli anni 60, è stata realizzata la palazzina.
Credo che siano sanabili, ma credo che l'intero condominio (se nessuno ha sanato individualmente nel frattempo) abbia lo stesso problema, quindi non so se è il caso di sanare 3 finestre per un appartamento e lasciarne altre più o meno 30 non conformi.
Volevo andare a sondare il terreno, ma stamattina non ho potuto...