Ciao a tutti!
Vengo subito al dunque: come si può eseguire una valutazione delle condizioni statiche di una struttura esistente non avendo nulla in mano se non quanto rilevato da visita presso la struttura stessa (solo visiva)?
Non è stata rilasciata agibilità...
Pimpi : [post n° 373706]
Condizioni statiche struttura.
Anche se non c'è l'agibilità, l'immobile è abitato/vissuto?!
Puoi innanzitutto richiedere documentazione in Comune, facendo istanza di accesso agli atti, autorizzata dal proprietario o dal Condominio (se fosse). Dopo di ché un rilievo più dettagliato di tutto l'immobile, se appunto accessibile, con eventualmente campionature e prove. E poi procedere con i calcoli e la valutazione.
O se non sei tecnico rivolgerti meglio ad uno strutturista!
Puoi innanzitutto richiedere documentazione in Comune, facendo istanza di accesso agli atti, autorizzata dal proprietario o dal Condominio (se fosse). Dopo di ché un rilievo più dettagliato di tutto l'immobile, se appunto accessibile, con eventualmente campionature e prove. E poi procedere con i calcoli e la valutazione.
O se non sei tecnico rivolgerti meglio ad uno strutturista!
Allora, parti da un rilievo di massima
Decidi in che periodo storico e' stato costruito l'immobile
Cerca sui manuali dell'epoca quale ermo le normative o le consuetudini dell'epoca, se si tratta di un edificio in cemento armato dovrai trovare quale era la sigma massima a compressione che si usava per l'edilizia ordinaria
Fai l'analisi dei carichi
Determina i carichi verticali sui pilastri
Dividi ciascun carico per l'area di quel pilastro e verifica se questo numero, tensione normale di compressione, sia minore di 0,7 moltiplicato per la masima sigma nel cemento armato di cui ti ho scritto sopra, se va bene hai gia' un forte riscontro, sulla cosa piu' importante
Poi cerca, dal rilievo che hai fatto, se riesci ad individuare le dimensioni dei travetti in cemanto armato e, scarnificando sotto a meta' solaio, i ferri, se ci sono ovvero i fili pretesi se si sono usati i celersap o similari, interasse dei travetti e spessore della soletta che puoi anche ipotizzare senza dover rompere sopra, se non puoi rompere neppure sotto, dalla manualistica dell'epoca puoi ipotizzare il tipo di solaio (altrimenti puoi fare rilievi non distruttivi con pacometri ma non e' la prima cosa da fare), con l'altezza del solaio ipotizzando quanti pavimenti abbiano costruito uno sopra l'altro (scherzo ma non troppo) ipotizzi l'altezza del solaio.
A questo punto fai una verifica pl^2/8
con questi due numeri, soprattutto se hai fatto un'analisi dei carichi corretta avrai gia' un buon feeling della situazione, peraltro, se vi erano dissesti in atto, te ne eri gia' accorto e lo avresti scritto
Buon lavoro
Decidi in che periodo storico e' stato costruito l'immobile
Cerca sui manuali dell'epoca quale ermo le normative o le consuetudini dell'epoca, se si tratta di un edificio in cemento armato dovrai trovare quale era la sigma massima a compressione che si usava per l'edilizia ordinaria
Fai l'analisi dei carichi
Determina i carichi verticali sui pilastri
Dividi ciascun carico per l'area di quel pilastro e verifica se questo numero, tensione normale di compressione, sia minore di 0,7 moltiplicato per la masima sigma nel cemento armato di cui ti ho scritto sopra, se va bene hai gia' un forte riscontro, sulla cosa piu' importante
Poi cerca, dal rilievo che hai fatto, se riesci ad individuare le dimensioni dei travetti in cemanto armato e, scarnificando sotto a meta' solaio, i ferri, se ci sono ovvero i fili pretesi se si sono usati i celersap o similari, interasse dei travetti e spessore della soletta che puoi anche ipotizzare senza dover rompere sopra, se non puoi rompere neppure sotto, dalla manualistica dell'epoca puoi ipotizzare il tipo di solaio (altrimenti puoi fare rilievi non distruttivi con pacometri ma non e' la prima cosa da fare), con l'altezza del solaio ipotizzando quanti pavimenti abbiano costruito uno sopra l'altro (scherzo ma non troppo) ipotizzi l'altezza del solaio.
A questo punto fai una verifica pl^2/8
con questi due numeri, soprattutto se hai fatto un'analisi dei carichi corretta avrai gia' un buon feeling della situazione, peraltro, se vi erano dissesti in atto, te ne eri gia' accorto e lo avresti scritto
Buon lavoro
se invece si tratta di muratura, la situazione e' piu' semplice ed allo stesso tempo piu' complicata
E' piu' semplice perche' non ci sono ferri....
E' piu' complicata perche' va ricostruita la genesi della muratura dove, in genere, ci si sente sempre autorizzati ad aprire nuove porte in muri portanti (tanto che vuoi che succeda), a limare spessori o mazzette (tanto che vuoi che succeda) ad inserire canne fumarie (tanto...)
Nel qual caso la verifica e' per i carichi verticali, devi capire come sono fatti i solai e la loro tessitura, fare un'analisi dei carichi precisa ed un'analisi dei carichi dei pesi della muratura e dividere i carichi verticali su di una zona di muratura portante, per la propria area.
Questo numero deve essere confrontato con molta attenzione e prudenza con dei valori disponibili, per primi quelli della Circolare applicativa alle Norme Tecniche sulle Costruzioni, tabella C8A.2.1 a pagina 389 (sono le appendici) utilizzando la colonna fm e dividendo il valore minimo che trovi per ogni tipologia di muratura per 1,35 e dividendo nuovamente per 2
Cio' vale con estrema prudenza
Buon lavoro
E' piu' semplice perche' non ci sono ferri....
E' piu' complicata perche' va ricostruita la genesi della muratura dove, in genere, ci si sente sempre autorizzati ad aprire nuove porte in muri portanti (tanto che vuoi che succeda), a limare spessori o mazzette (tanto che vuoi che succeda) ad inserire canne fumarie (tanto...)
Nel qual caso la verifica e' per i carichi verticali, devi capire come sono fatti i solai e la loro tessitura, fare un'analisi dei carichi precisa ed un'analisi dei carichi dei pesi della muratura e dividere i carichi verticali su di una zona di muratura portante, per la propria area.
Questo numero deve essere confrontato con molta attenzione e prudenza con dei valori disponibili, per primi quelli della Circolare applicativa alle Norme Tecniche sulle Costruzioni, tabella C8A.2.1 a pagina 389 (sono le appendici) utilizzando la colonna fm e dividendo il valore minimo che trovi per ogni tipologia di muratura per 1,35 e dividendo nuovamente per 2
Cio' vale con estrema prudenza
Buon lavoro