Salve a tutti
Non so se sia l'ambito giusto per parlarne, ma vorrei davvero un consiglio sincero da qualcuno del campo. Sono una studentessa del primo anno di architettura e ammetto di essermi iscritta con diverse incertezze lo scorso settembre. ''Da grande'' vorrei davvero tanto lavorare nel mondo della moda - come giornalista o direttore creativo di una rivista - e non so quanto questa mia scelta possa rivelarsi giusta. Il collegamento architettura-moda è solo mio? Esperienze simili o opinioni in merito?
someone : [post n° 380149]
Architettura e moda
Da studente di architettura il mio consiglio è, se non sei interessata alla disciplina, lascia finché sei in tempo.
Personalmente non vedo nessun collegamento tra architettura e moda.
Anzi, leggi Loos, forse lui saprà rispondere meglio di me alla tua domanda.
Personalmente non vedo nessun collegamento tra architettura e moda.
Anzi, leggi Loos, forse lui saprà rispondere meglio di me alla tua domanda.
in realtà io ce lo vedo molto il collegamento (Gianfranco Ferrè era architetto), però non lo vedo se vuoi fare il giornalista o direttore creativo di una rivista. Francamente sono d'accordo con Mate, penso che sarebbe meglio fare studi di giornalismo e magari una specializzazione in marketing/management (una rivista è pur sempre un prodotto che va venduto). In sostanza bisogna capire se ti piace il lato creativo, ma anche in quel caso non vedo lo scopo di affrontare corsi di progettazione, di scienza delle costruzioni, di restauro, di storia, ecc ecc se poi dovrai comunque affrontare un esame per iscriverti da giornalista.
Nonostante il collegamento di Ferrè o altri stilisti che hanno studiato architettura, se vuoi lavorare nel mondo della moda, non so a cosa può servirti architettura.
Del resto oggi neanche gli studi di giornalismo servono tanto. Basta che ti fai un blog di successo: guarda Chiara Ferragni...
Del resto oggi neanche gli studi di giornalismo servono tanto. Basta che ti fai un blog di successo: guarda Chiara Ferragni...
Una ragazza che si è laureata in architettura il mio stesso anno disegna borse. Ha fondato una sua impresa (laboratorio artigianale) girando per tutta Italia per cercare le materie prime e le maestranze. Ora, dopo una decina di anni so che esporta in tutto il mondo le sue borse di lusso.
Certo è che devi avere capacità imprenditoriali e anche un capitale da investire. Ma se vuoi fare la giornalista di moda questa facoltà non ti consente di crearti i contatti giusti.
Certo è che devi avere capacità imprenditoriali e anche un capitale da investire. Ma se vuoi fare la giornalista di moda questa facoltà non ti consente di crearti i contatti giusti.
il caso delle borse di lusso ok ma se fosse stata laureata in lettere (o senza laurea) cosa cambiava?
Nulla kia. Non cambiava nulla. Io volevo solamente far capire che se vuoi una cosa la ottieni a prescindere.
"giornalista o direttore creativo di una rivista"....di moda. Io l'attinenza con il corso di laurea i n architettura la avrei vista se il suo desiderio fosse stato di lavorare nel campo della moda per gli allestimenti dei punti vendita, degli stand alle fiere di settore, ecc. Allora si che c'era attinenza! piacerebbe anche a me come architetto fare i progetti dei negozi per un brand, sarebbe di sicuro più stimolante che fare fosse settiche. :-)))
Ferre' era laureato in Architettura, ma erano altri tempi: praticamente fino a qualche anno fa gli unici studi "artistici" dopo il liceo erano esclusivamente Architettura o l'Accademia di Belle Arti (non esisteva neanche design ed infatti designer erano gli architetti). Oggi i corsi di laurea hanno svariati indirizzi; sinceramente il collegamento Moda-Architettura lo vedo molto lontano ed anche se e' vero che con una passione si puo' arrivare a dei risultati senza necessariamente studi specifici a che pro studiare materie quali statica, scienza della costruzioni, ecc.?! Ti consiglio di scegliere qualcosa di piu' attinente: esistono corsi specifici nella moda, nella comunicazione, nel marketing: www.vogue.it/magazine/blog-del-direttore/2011/01/26-gennaio
Avete ragione. Infatti anche io le ho detto che questa facoltà non le consente di avere i contatti giusti ma nemmeno le conoscenze.
quoto Lolo. Adesso esistono molte più possibilità per coltivare l'interesse specifico per la moda. Passare per architettura la vedo una perdita di energie che potrebbero essere spese meglio.
Io la laurea la prenderei comunque, anche perché se vuoi entrare in una scuola di giornalismo, quella ci vuole. Io ho preso la laurea in architettura e poi ad un certo punto ho iniziato a scrivere, ma sempre restando nell'ambito dell'architettura. Se potessi ritornare al nastro di partenza, seguirei una scuola di giornalismo, di quelle biennali che ti permettono l'accesso all'esame da giornalista, e, come ti dicevo, almeno che non sia cambiato qualcosa, tra i requisiti di ingresso c'è la laurea.
Ovviamente queste scuole ti formano, ma poi è ancora più importante la formazione sul campo. Per cui ti consiglierei di iniziare da subito a scrivere, magari proponendo direttamente articoli a riviste che ti interessano. Anche perché scrivere ti aiuta a restare aggiornata.
Poi da quanto ne so, ci sono anche master legati al mondo della moda e della comunicazione. Cerca con termini in inglese, tipo "luxury", "fashion", etc..
Ovviamente queste scuole ti formano, ma poi è ancora più importante la formazione sul campo. Per cui ti consiglierei di iniziare da subito a scrivere, magari proponendo direttamente articoli a riviste che ti interessano. Anche perché scrivere ti aiuta a restare aggiornata.
Poi da quanto ne so, ci sono anche master legati al mondo della moda e della comunicazione. Cerca con termini in inglese, tipo "luxury", "fashion", etc..
Max Tortora, perché un architetto decide di fare il comico? «Fin da bambino sentivo che avrei voluto fare questo mestiere. Ma non avevo contatti né sapevo come entrare nel mondo dello spettacolo. Allora mi sono detto che, finché non fossi riuscito ad arrivare dove volevo, avrei intrapreso altre strade. E siccome da ragazzino credevo che fare l'architetto avesse un che di artistico, ho scelto questa strada. Poi ho scoperto che di artistico in architettura c'era ben poco, ma ormai avevo cominciato e io non lascio le cose a metà. Ma ho sempre saputo di voler fare l'attore».